lunedì, marzo 08, 2010

L'infetto

(L'immagine da Pocodopoknef).

Alcuni colleghi più *anziani* (ehi, colleghi, sto scherzando, nessuno di voi è anziano) mi danno del miracolato, perché loro ci hanno messo 20 anni per diventare di ruolo; io assai meno. Sì, ho avuto le mie fortune, le mie finestre favorevoli. E ho avuto anche pomeriggi orribili, come quando in sindacato mi dissero Guarda che ti hanno depennato dalla graduatoria perché non hai messo una crocetta a pagina 34365 della domanda. E io: Ma sì che ce l'ho messa, figuratevi, altrimenti perché avrei compilato la domanda? E loro: ne sei sicuro? Sicuro sicuro? E io: oddio, vi prego, sto per andare ad abitare con una che pensa che sono una persona normale che sa mettere le crocette, tutto questo non può succedere veramente a me, vi prego, alterate il continuum spaziotemporale, fate qualcosa.

Imprecai, supplicai, piansi. E loro mi dissero fa' così: va' in Provveditorato e impreca, supplica, piangi, e scrivi una letterina di scuse. Portati anche la vasellina... no, scherzo, ma se mi avessero detto di portarla l'avrei portata, perché era la mia vita e non potevo permettere che prendesse una direzione solo perché mi ero scordato (forse) una crocetta.

Vi leggo in questi giorni tutti molto scrupolosi della legge, tutti ossequiosi compilatori di impeccabili modelli unici, tutti pagatori di multe senza fiatare, tutti fatturatori infaticabili. Vi approvo, vi stimo, e internamente mi rodo. Io non sono tra voi. Il morbo dell'italianità mi ha contagiato, io sto tra i miracolati. Non ho corrotto nessuno, penso: ma avrei potuto farlo, magari un giorno lo farò (alla prossima crocetta). La vostra crociata contro il regime del Vizio di Forma è cosa buona e giusta, perdonatemi se vi seguo a distanza.

12 commenti:

  1. Io sarò meno scrupoloso della media di chi non vuole riammettere le liste PDL di lazio e lombardia. Sono una persona molto sbadata in effetti. Mi è capitato diverse volte di consegnare in ritardo o mal compilato qualche documento. Spesso però tutto si è risolto pagando una salata mora, e mi chiedo perchè in questa occasione non si è potuto trovare questo tipo di soluzione. La legge avrebbe potuto essere concordata con una parte di opposizione e consistere in una multazza da qualche decina di milioni di euro. Ma in Italia questo non potrà mai accadere: quando ho proposto questa soluzione mi hanno attaccato da tutte le parti.
    B. d'altronde non paga mai più di un euro del dovuto, per lui è tutta un'azienda. E l'opposizione vorrebbe trasformare un paese di delinquenti pasticcioni in santi e martiri a colpi di legalità. Stiamo messi bene, insomma.

    Ps. però insieme alla multa dovevano chiedere anche la sostituzione di Formigoni.

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  2. La multa introduce un criterio pericoloso: chi ha le risorse può permettersi di far tardi, gli altri no.

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  3. Ok il rispetto delle regole no, la multa neppure, invece il "condono per decreto" quello può andare. Bello.

    A questo punto, mi spieghi a cosa serve la regola? E non solo questa: qualsiasi regola?
    Chi decide in quali casi e fino a che punto si parla di forma e in quali altri si tratta di sostanza, per cui si può soprassedere sulla applicazione?

    Io posso incazzarmi per la multa presa per divieto di sosta (secondo me la macchina non dava fastidio a nessuno), e magari posso chiedere all'amico vigile di levarmela, ma da questo ne consegue che il codice della strada può essere applicato a discrezione?

    No, davvero: spiegami come faresti a gestire uno stato con in vigore questa storia della forma e della sostanza, perché a me sfugge...

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  4. carina come autoflagellazione, ma no...non è la stessa cosa :|
    marty

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  5. Anch'io sono in linea di massima per il rispetto delle regole, anche se credo che la sostanza vada privilegiata sulla forma. Noto anche in questa occasione che la gente che bazzica su internet è formalista a dei livelli impressionanti. Un po' vi ammiro, ma, ripeto, non sono dei vostri.

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  6. Il giovane precario che ha fatto tutti gli stessi sacrifici che hai fatto tu per avere quel posto e che aveva messo coscienziosamente la crocetta sarà stato contento quando si è visto scalzato dal posto cui avrebbe avuto diritto perché tu sei andato a frignare in provveditorato.

    Le competizioni hanno regole e chi non le rispetta è un baro. Se l'arbitro poi è uno dei giocatori l'attenzione a rispettare le regole dovrebbe essere maggiore e non minore. Se non la pensi così mi dispiace per te e per chi da te deve imparare a vivere.

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  7. Fammi capire: io dovevo perdere non un posto, ma qualcosa come 500 posti in graduatoria (e il lavoro) perché forse, dico forse, avevo omesso una crocetta in una domanda? E tu al mio posto non avresti frignato?

    Qui Berlusconi non c'entra più niente, eh, c'entra il buonsenso.

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  8. hai fatto benissimo a frignare, avrai anche frignato benissimo, e se lo avesse fatto un qlkn altro, suppongo avrebbe avuto il suo posto in graduatoria...se il pd avesse presentato le firme in ritardo, avrebbe avuto un decreto ad hoc...?
    marty

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  9. ma qui della tua crocetta non ci frega: mica sei il figlio del provveditore, quindi non è la stessa cosa...

    F.

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  10. son d'accordo con Leonardo...la crociata contro i felloni della (mancata) crocietta è veramente comica...che poi la battaglia della legalità sia partita dai radicali che della disobbedienza civile e del non rispetto delle leggi ne hanno fatto una bandiera politica fa veramente pensare che siano tutti usciti di testa, sul web in primis....ma d'altro canto lo aveva già detto Flaiano..."In ogni minoranza intelligente c'è una maggioranza di imbecilli".

    C.

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  11. sono quello della proposta-multa: la tua risposta è la stessa di mio padre. la mia contro-obiezione è stata: embè? non è forse già così ovunque? meglio la multa al ricco che il ricco che truffa a gratis, no? al che lui mi ha risposto, ok, meglio fargli pagare qualcosa almeno, meglio scendere a patti, però non in maniera formale, non nero su bianco, non la forma che contraddice la forma! si potrebbe fare, chessò, formigoni sì ma la polverini se la piglia in quel posto, il tutto in via informale. l'ha detto oggi a pranzo. al che io ho detto: vedremo.

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  12. In Italia si preferisce frignare e/o accordarsi sottobanco contro regole complicate e assurde (ma anche contro quelle semplici e ragionevoli) piuttosto che cambiarle: forse bisognerebbe cominciare a rendersi conto che in altri paesi il fatto che le leggi e le regole siano più chiare (altrove è più facile pagare le tasse, aprire attività commerciali, iscriversi a concorsi, ottenere documenti eccetera) è legato al loro rispetto da parte di tutti. Le regole non rispettate non cambieranno mai. Almeno ai radicali (che non voto e non amo) va concesso che fanno battaglie politiche trasparenti sulle norme che ritengono sbagliate, non ricorrono a sotterfugi o a decreti ad listam.

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