E quindi dove l'avrà trovato Dell'Utri un inedito di Pasolini? L'avrà comprato. E' quel tipo di persona a cui chiunque, trovandosi in possesso di un inedito di Pasolini, farebbe riferimento. Perché tra i bibliofili c'è chi ha fiuto per i pezzi unici. Dell'Utri non è tra questi. Ci sono anche quelli che si fanno rifilare qualsiasi sòla. Dell'Utri è più probabilmente tra questi. Se vi rammentate l'episodio dei diari di Mussolini... no? Ah, memorie corte.
In breve: c'erano in giro queste agendine attribuite a Mussolini. Avevano provato a rifilarle a tutti: Feltrinelli, Panorama, L'Espresso, e chissà quanti altri. Sapevano di sòla da un miglio. Chiunque sarebbe felice di trovare diari inediti di Mussolini (finalmente materiale nuovo per le dispense in edicola), però quando il grafologo ti dice no, lo storico ti dice no, il linguista ti dice no, insomma, alla fine è no. Puoi credere a tutto, ma non a un Mussolini che fa errori di quinta elementare: un ex-insegnante che prima di tutto era un instancabile giornalista divenuto poi, per una serie di complesse circostanze, dittatore di un popolo analfabeta (gli scherzi del destino). Magari ti sforzi un po' e riesci a credere a un patito di Nietzsche che sbaglia a scrivere il nome di Nietzsche, però poi sbaglia anche a scrivere la data di nascita di sé stesso, insomma. E poi è plausibile scrivere tutte quelle pagine di diario senza introdurre un solo dato che gli storici non conoscessero già, neanche il cognome di un'amante inedita di Ciano, niente di niente, solo che gli dispiace tanto per i poveri Ebrei (uno che si sta facendo in quattro per mandare avanti le leggi razziali)? Così alla fine nessuno si sentiva di comprarle, 'ste agendine.
Poi un giorno arriva Marcello Dell'Utri, con una specie di scritta in sovraimpressione COMPRO QVALSIASI SOLA A QVALSIASI PREZZO, e fa lo scoop.
La cosa fantastica è che ci crede ancora: ogni tanto qualcuno ritira fuori la storia e lui conferma: li sto rileggendo, penso proprio che siano autentici, ne esce fuori un Mussolini molto umano. Va bene. A questo punto mettetevi nella testa di un falsario d'Italia: uno che piazzando una roba del genere ci campa per degli anni. E volete che non ci provi? Non bisogna nemmeno sforzarsi. Qual è lo scrittore più chiacchierato del Novecento? Ha scritto incompiuti? C'è da qualche parte un riferimento a un capitolo mancante? Benissimo. Che macchina da scrivere usava? Con un po' di fortuna è ancora in commercio. La carta si trova. Addirittura si sa già cosa doveva contenere il capitolo: scottanti retroscena su Mattei. Capite: Mattei morto ammazzato in circostanze misteriose, Pasolini pure, prime pagine assicurate, Dell'Utri compra sicuro. Ti piace vincere facile? Vendi un falso Pasolini a Marcello Dell'Utri.
Poi da qualche parte magari quel capitolo c'è. Ma che a Dell'Utri possano avere venduto l'originale... a Dell'Utri si rifilano le sòle, per definizione. E' l'equivalente bibliofilo di andare a donne e ritrovarsi a trans. Senza riuscire ad ammettere che ti ci ritrovi perché è esattamente quello che cercavi, ti piace più il finto del vero, hai il gusto della sòla, e che male c'è? Piace a tutti. Si chiama fiction. (Massimo rispetto allo scrittore che ha buttato giù un capitolo finto di Petrolio, non vedo l'ora di leggerlo; spero che oltre Dell'Utri prenda in giro anche Pasolini, che la prima lettera di ogni paragrafo componga la scritta F O R Z A C A L V I N O, cose del genere).
Capezzone anni fa aveva in cantiere un libro su Pasolini. Srsly.
RispondiEliminaPensa al contrario. CAPEZZONE, o le 120 giornate di Arcore, di Pier Paolo Pasolini (giovani radicali promettenti vengono internati e costretti a inghiottire e rigettare escrementi sotto forma di comunicati).
RispondiEliminaHo una teoria (parafrasando...): Dell'Utri compra le sole per corroborare la sua immagine mediatica
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