Scrivere di petrolio è facile, credo lo farò anche in futuro: è stato detto e si dice tutto e il contrario di tutto. Improbabile andare incontro a figuracce evidenti.
Il problema è semmai che le fonti e le notizie sono talmente tante che occorre selezionare drasticamente.
Seleziono anch'io dunque: in Italia c'è un blog interessante. Non sempre scritto benissimo, a volte ai limiti del gossip ma di solito molto utile per chi ha passione per l'argomento: Petrolio, appunto.
Scelgo una notizia (di una settimana fa):
Il Presidente messicano Felipe Calderon l'ha ormai ammesso candidamente e chiaramente la settimana scorsa a Los Angeles:
La capacità del Messico di produrre petrolio sta declinando perché le nostre riserve sono in esaurimento. Probabilmente dureranno solo altri 9 anni.
Il Messico ha (aveva) molto petrolio: è il terzo Paese a esportare petrolio in USA (dopo Canada e Venezuela), e il 40% delle entrate dello Stato messicano derivano proprio dal petrolio. (...)
Effettivamente, è da tempo che si vocifera di una depletion dei giacimenti messicani, specialmente di Cantarell che è il terzo giacimento del mondo per dimensioni.
Io la trovo clamorosa. Si dice che il presidente messicano abbia agito per calcolo politico e ci mancherebbe altro. Ma la straordinarietà rimane. Perchè finora nessuna autorità aveva mai ufficialmente ammesso di stare terminando le risorse petrolifere, che anzi di solito vengono ampiamente sovrastimate per motivi di interesse politico-economici.
Ecco, non mi pare che in Italia l'abbiano data.
Grazie per il link, piste.
RispondiEliminaNon mi difendo dall'accusa di gossip: la stampa italiana è talmente imbalsamata sull'argomento petrolio che far passare notiziole interessanti e "saporite" credo sia praticamente un dovere!
Però non sono molto d'accordo sulla presunta facilità dell'argomento: finché si rimane sul fumoso, chiamando in causa ignoti "speculatori" o altrettanto misteriosi sceicchi si va sul liscio; ma se si desidera dare notizie precise, fare informazione sull'oro nero senza dire baggianate ti assicuro che il terreno è scivolosissimo, e soprattutto che ci sono centinaia di esperti pronti a sparare a zero ed a costringerti a correggere...
;-)
naturalmente non mi riferivo a te cara debora, scrivere come lo fai tu anzi richiede un'attenzione maniacale. Ma è un fatto che sul petrolio si dica (e si scriva) di tutto: quest'articolo di gianni silvestrini che riassume le (pen)ultime posizioni "autorevoli" in ordine di tempo è solo un esempio http://qualenergia.it/view.php?id=30&contenuto=Editoriale
RispondiEliminaqui il link
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