domenica, febbraio 26, 2006

Politologo anch'io

L’altra sera ho voluto soddisfare nuovamente la mia morbosa curiosità nei confronti del Christian Rocca pensiero-e-azione e così mi sono guardato il bel documentario “Dalla parte degli angeli” su La7. Considerazione a posteriori: è vero che la sinistra non ha idee nuove, esemplare l’intervista a John Podesta, ma quelle della destra sono più vecchie ancora. Forse la destra ha un orizzonte più chiaro (“ma insomma voi cosa volete, tre pistre ciclabili in più ?”non era nel doc. ma l’ho letta da qualche parte) ma idee nuove neanche a parlarne. Anche qui emblematica l’intervista a Norman Podhoretz, politologo di destra, che esprime la stupefacente povertà intellettuale del senescente neoconservatorismo.
E quando sul mercato mancano le novità, qualsiasi commesso viaggiatore può confermarlo, si vede la forza della struttura commerciale di una ditta. Questo può far pensare che abbia ragione George Lakoff, questa settimana su internazionale, nello spiegare i successi repubblicani con le sue teorie sul framing linguistico applicato alle proposte politiche. Resta sospesa la questione dell’orizzonte, per la quale forse la destra ha un vantaggio oggettivo.

(so che presto mi vergognerò di aver scritto una cosa così, devo lasciarle a leo ste fregnacce)

2 commenti:

  1. Proprio Lakoff dovrebbe spiegarti perché non ha senso confutare Rocca passo-a-passo. Finché fai così ti muovi nel suo frame e hai in bocca le sue parole d'ordine.

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  2. ma guarda che io trovo ragionevole buona parte di quello che dice rocca. a parte le idiozie sul neoconservatorismo e le schifezze su guantanamo.
    come diceva quel tale: a parte per gli hamburger, non ho niente contro mc donald's.

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