giovedì, agosto 26, 2010

Umberto Bossi Luisa Corna e me

Probabile sia successo anche voi almeno una volta negli ultimi tre anni: qualcuno, con l'aria di saperla lunga, vi ha spiegato che Umberto Bossi l'ictus se lo è procurato mentre trascorreva qualche piacevole momento in compagnia di Luisa Corna. Prove? Nessuna. Fonti? Sentita in giro. E ci credi? La gente ci crede. Un po' come quando il più figo della cumpa ti raccontava la torbida liason Barale-De Filippi, che glielo aveva detto un amico che le aveva viste strusciarsi in discoteca (e Costanzo le lumava dal privé, ovviamente). Ecco, al piano di sopra c'era Bossi con la Corna, e nei sotterranei la marmotta che incarta la cioccolata. La gente a queste cose ci vuole credere. Però c'è anche bisogno che qualcuno se le inventi. Già. Chi se le inventa?

Un mese fa (qualcuno ne avrà già sentito parlare) era scoppiato un increscioso caso con indymedia. Un farabutto stava scrivendo cose molto diffamanti su di me, con annesse minacce di morte; e io chiedevo che le rimuovessero, ai sensi della loro policy (e del codice penale). E' una storia lunga che non si è ancora conclusa, quindi non linco niente e vorrei che nessuno lo facesse. La discussione è stata abbastanza tesa. Devo dire che alcuni mi hanno capito. Altri invece no, hanno continuato a spostare la discussione, a parlare di censura, a sentirsi minacciati da me, eccetera. Ma non volevo parlare di questo.

A un certo punto, tra gli interventi, ne è comparso uno abbastanza lungo e motivato che in sostanza spiegava che Indymedia non può controllare il newswire, neanche per evitare di danneggiare i suoi sostenitori (è capitato anche a me di sostenerla, indymedia). Perché altrimenti perderebbe la sua ragion d'essere. Ne ricopio un grosso pezzo, spero che l'autrice/autore non me ne vorrà.

Se non esistesse Indy, e la sua policy, noi non avremmo saputo nulla delle storie citate, ma nemmeno di tante altre, su aggressioni di fasci, su poliziotti infami, su piccole e grandi ingiustizie, che a metterle in fila ci arrivi al polo.
La storia di Bossi e Luisa Corna è ancora lì
http://italy.indymedia.org/news/2004/06/572089.php
Con la logica che vorrebbero far passare oggi alcuni compagni in lista (italy), quella notizia andava editata, hiddata, cancellata, perché non verificabile. "L'infermiere" non ci ha mai mostrato un attestato professionale, e allora perché permettergli di infangare la reputazione di quella brava persona di Bossi? E quella della Corna...? Ci pensate alla reputazione della Corna?
Su T******* e sull'accusa di filo-pedofilia da lui ricevuta il discorso è lo stesso dei casi precedenti. Indy non può farsi carico di verificare la veridicità di quelle informazioni , può soltanto, e "deve", lasciare a tutti lo spazio di esprimersi e replicare.
E volendo provocare, se un giorno una compagna postasse in maniera anonima (perché non se la sente di venire allo scoperto) di essere stata stuprata da un fascista mettendone nome e cognome lascereste il post visibile? Sì...? Lo spero, altrimenti davvero Indy sarebbe finita.
Ma se a stuprarla fosse stato un compagno, in una serata allegra in un centro sociale? Lascereste lo stesso la sua testimonianza? Pretendereste di verificarla? O peggio, dareste un giudizio sulla tipa dicendo che è chiaro "da come scrive" che è una mitomane e quindi va cancellato il suo post infamante?

Io ho difeso Indymedia e l'open publishing, tanti anni fa. Mi sembravano cose giuste. Sapevo che un newswire di anonimi era destinato a essere una fogna a cielo aperto, ma credevo che il sistema avesse gli strumenti per regolarsi da solo.

E ci credo ancora. In un qualsiasi forum appena appena decente, oggi, se un tale arrivasse dicendo "sono un infermiere e ho visto Bossi con la Corna", la maggior parte degli utenti gli risponderebbe, semplicemente: pics or it didn't happen. E' così che si è evoluto il sistema: se hai fonti e prove, le citi: sennò stai spammando, trollando, non sei attendibile. Su qualsiasi forum o wiki o blog appena decente questo succede, da anni.

Su indymedia - almeno su un pezzo di indymedia - no. Qualsiasi voce di corridoio va bene. Tizio dice che sei un pedofilo? E' un suo diritto. Ti diamo la libertà di scrivere sotto in piccolo che invece non lo sei, e ringraziaci. Mettiamo in giro le più grossolane leggende urbane degli ultimi anni, e lo rivendichiamo come merito. Se non ci fosse indymedia Gigetto al bar non potrebbe raccontare la favoletta di Bossi che si piglia un colpo mentre si tromba la soubrette, lo trovi giusto? Noi non lo troviamo giusto. Perché dovremmo preoccuparci della reputazione di una soubrette o di un insegnante di scuola? Noi crederemo sempre a qualsiasi letterina anonima, purché sia scritta con una calligrafia femminile e dica che c'è un maschio cattivo che mena. Non sei d'accordo? Probabilmente sei un pedofilo, amico di pedofili, che mena le donne. Almeno, noi stiamo cominciando a pensare che chi scrive così non abbia tutti i torti, però se vuoi puoi provare il contrario. Dai, dimostraci la tua non-pedofilia.

Lo ripeto: non tutti a Indymedia la pensano così, e ne sono contento. Però c'è gente che questo modo di pensare lo rivendica. Ci tengono anche a far capire che non sono neofiti, che c'erano al tempo delle BBS. E insomma, quindici anni fa stavano sulle BBS, ora stanno al bar con Gigetto.

27 commenti:

  1. Io ho difeso Indymedia e l'open publishing, tanti anni fa. Mi sembravano cose giuste.

    non ti preoccupare. io quando c'era sinéad o'connor mi sono rapata a zero: poi si cresce.

    (le leggende, in italiano, sono «metropolitane» – sì, lo so, c'è certamente un link di wikipedia che dice che puoi dire «urbane», yawn.)

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  2. Ormai sono sinonimi, e tra sinonimi la forma più breve è preferibile.

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  3. manfatti. anzi io considererei come seconda opzione «cittadine», per il conteggio caratteri. anche se ne conta comunque uno in più di «correggo» – ma senza il suo devastante impatto psicologico.

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  4. più che altro, nessuno ha messo in rete l'indirizzo della Corna dicendo "andiamo a massacrare la z*****a che ci ha quasi accoppato il leader maximo". quindi, ragione a leo.

    clà

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  5. oh, senti, io sono convinto che non c'è quasi niente che va bene sempre.
    gli antibiotici, per esempio, se uno rischia la polmonite hanno un loro porco perché, ma non è che sono buoni sempre. con indymnedia è lo stesso, secondo me, probabilmente quindici anni fa (intenet frequentata da pochi, perlopiù colti e sufficientemente smaliziati da distinguere un delirio, o una vendetta, da una denuncia minimamente fondata) era uno strumento che poteva avere una sua funzione, adesso è cambiato il contesto e quello strumento, al di là dei singoli, non va.

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  6. be io conoscevo un "compagno" che postava deliberatamente notizie false su indymedia, solo per vedere di nascosto l'effetto che fa.

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  7. beh, c'era anche il troll in carne ed ossa dal nomignolo arboreo che pubblicava notizie false sui giornali.

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  8. ma poi se davvero all'Umberto gli è arrivato l'ictus mentre si sollazzava con la Corna, c'è qualcosa di male?

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  9. Più che altro, ma qua siamo sempre al "me l'ha detto un tizio che conosce un testimone dell'evento" , la persona che soccorse Bossi fu poi nominato deputato per riconoscenza.

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  10. per i miei gusti sei stato anche troppo paziente con questi assange de noantri (senza offesa per assange).
    Come il garantismo è stato snaturato e ridotto a scudo per delinquenti, così la sacra libertà di informazione rischia di diventare paravento dei furbi diffamatori che trovano sempre degli sciocchi danno (inconsapevolmente?) loro una mano.

    Lascia perdere chi dovrebbe tornare ai bonghi e alle bolas infuocate (senza offesa per... anzi con offesa, va') e lascia che sia un giudice a discuterci.

    L'unico dubbio che mi rimane è se stai pagando il post sui seguaci di ray wire o quello sulla diabolica rettifica.

    hai la mia piena solidarietà

    andrea

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  11. Temo di dover pagare anche per cose più sciocche, tipo aver difeso la Fernovus Saratoga ("Brava Giovanna Brava"). Alcune blogger femministe non me l'hanno perdonato.

    (No Mau, non ci sarebbe niente di male. Lui stesso è il primo a non essere stato danneggiato da questa leggenda - non mi risulta l'abbia mai smentita seccamente - che magari è nata tra i suoi sostenitori; se l'avesse inventata un nemico della lega, probabilmente avrebbe scelto una soubrette del meridione).

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  12. Scusa Leo, ma perchè dici che è falso? Allora sono false pure tutte le indiscrezioni sulla Carfagna?

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  13. Bella, mi stai chiedendo perché non credo a tutti i pettegolezzi che mi raccontano.

    Finché qualcuno non mostra foto, intercettazioni, qualcosa di tangibile, le "indiscrezioni sulla Carfagna" restano pettegolezzi sulla Carfagna.

    Lì c'è la questione della famosa intercettazione che secondo Paolo Guzzanti molti esponenti del PdL hanno ascoltato. Qui non c'è neanche quello: fino a prova contraria resta una leggenda da bar.

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  14. Non sarà ancora una prova contraria, ma il Nouvel Observateur non è esattamente Cronaca Vera, quindi lo riposto perché in certi casi infierire è giusto!

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  15. Guzzanti, lo stesso della Mitrokhin? O quella era una balla (lui continua a sostenere il "prodi agente del kgb") ma adesso ha ragione?
    O non crediamo a nulla senza prove oppure ascoltiamo tutto e valutiamo caso per caso

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  16. Entrambe: non crediamo a nulla senza prove, ascoltiamo tutto il possibile, valutiamo caso per caso.
    Io non ho mai dato la liaison Carfagna-Berlu come provata, semplicemente perché non lo è. C'è una intercettazione di cui parlano tutti da anni (la stessa evocata dal Nouvel Observateur, la stessa di Guzzanti), ma la prova io non ce l'ho.
    Sull'affare Corna c'è ancora meno. Perché dovrei crederci?

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  17. Per me 'sta liason Bossi-Corna è stata inventata dai leghisti per supportare il celodurismo ideologico ed incarnarlo nella verga del leader: il cervello può anche cedere e chi se ne importa, non è un organo vitale, l'importante è che i corpi cavernosi siano sempre irrorati e pronti a castigare la vogliosa fiancheggiatrice, fosse anche l'ultima azione della vita. "Però, il Bossi: ma lo sai che l'ictus gli è venuto mentre...".

    Per le stesse ragioni ideologiche il delfinato della Trota viene vissuto senza particolari risentimenti.

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  18. Quello che ti stanno facendo, Leo, mi sembra una forma per poveri del metodo Boffo. La cosa più sconcertante però è l'atteggiamento da bulletti di quartiere di quelli di Indy. Possiamo pubblicarlo e dunque lo pubblichiamo, è la loro posizione. Parlano di libertà di espressione senza neanche sapere di cosa si tratta, hanno una conoscenza di leggi e giornalismo di una superficialità vergognosa. Sono di una violenza e di un arroganza inaudita. Sono fascisti e non si sono neanche accorti di esserlo

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  19. Non conosco l'articolo cui si riferisce questo post.

    Se Indymedia (che non seguo e conosco solo per nome) fa come leggo qui, è l'equivalente web di Radio Radicale dei bei tempi (interventi liberi per ore, senza filtro, come le vecchie MS).

    Ecco, non voglio esprimere giudizi su una cosa che non conosco a fondo, ma da Radio Radicale nessuno si aspettava correttezza e imparzialità, ma sfoghi e botte da orbi "virtuali".

    Mi pare che quindi, Leo, questa questione pone (oltre al tuo personale problema di sicurezza e di diffamazione) anche in risalto uno dei problemi base di internet.

    Non conoscendo indymedia non so che risalto viene dato alla discussione degli articoli, ma sono certo che se ne viene dato a sufficienza, tra breve si potrà sbugiardare il fellone.

    Nel frattempo (taglione) perchè non cercare il suo, di indirizzo? Certi rimedi antichi sembrano non perdere il loro fascino.

    Andrea

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  20. Ecco ho letto l'articolo e i commenti.

    Devo dire che la cosa peggiore è il richiamo di "Un Admin" (mi pare) che dice di voler lasciare l'articolo ma chiudere i commenti.

    Un colpo di genio o solo cattiva digestione?
    Andrea

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  21. Un genio, decisamente. Anche perché poi è andato in ferie, e quindi ha deciso di riaprire i commenti sotto a tutti i post.

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  22. Difficile credere a una storia simile, basta vedere come sta tirando su il figlio per capire di che pasta sono fatti.
    Del resto sono anni che sono alleati col presidente donnaiolo, si sa che chi va con lo zoppo...

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  23. una cosa è certa ... adesso non ce l'ha più duro .... :-)))))

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  24. leo, per chiudere il cerchio basta che la smetti di rivendicare il fatto che a suo tempo hai difeso indymedia. mi sembri liguori che rivendica il periodo di lotta continua. indymedia è un covo di persone in prevalenza estremiste e, come forse avrai avuto agio di notare, la storia difficilmente dà loro ragione ma altrettanto difficilmente le cancella dal novero del creato. e tu invece proprio quello vorresti: che rinsavissero, che diventassero sereni ed equanimi, normali, come quelli che stanno sui blog, hanno conseguito la licenza media e dopo colazione non si fumano un cannone. c'mon, you know better that that. a meno che non sia un qualche tipo di google war, starai mica giocando secondo le regole?

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  25. Leonardo, bene tutto ma "finché non ci sono foto, intercettazioni" non mi piace troppo.
    A me è capitato di avere confidenze da un caro amico del ministero della Difesa su attività scottanti dell'Esercito. Le ho raccontate in un forum e... mi hanno chiesto le foto.
    Le foto.
    Secondo loro un dipendente della Difesa va a fotografare cose segrete dell'Esercito, si, ora carica la Nikon.
    Quindi, non ha valore.
    Quindi, sono venuta a conoscenza di cose certe (amico di lunghissima data), che meritavano di essere diffuse, ma non le posso dire neanche su un forum di Internet perché non ho "le foto e le intercettazioni".

    A questo punto mi chiedo a che cacchio serva Internet, se dobbiamo aspettare la magistratura con le intercettazioni e i giornali con le foto per avere un'informazione. Torniamo al 1980 e buonanotte.

    E le mie info non si sapranno mai.

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  26. Girava la stessa voce sul povero Peppino Prisco (lui e la Corna erano spesso ospiti insieme alle trasmissioni serali di Mediaset).

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  27. La stessa voce girava sulla morte del povero Peppino Prisco (i due erano spesso ospiti a Controcampo, la domenica sera).

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