Una qualunque Domenica, un punto qualunque della penisola: sassaiola contro un pulman di tifosi avversari, botte da orbi ad una famigliola che entrava allo stadio, accoltellamenti a soggetto.
Da Domenica sera a Mercoledi' sera: reprimenda senza soluzione di continuita' da ogniddove. Che siano stati provocati o meno con saluti fascisti e comunisti o financo tirando in ballo la mamma e la nonna, non c'e' giustificazione che tenga per i tifosi teppisti: alla gogna... bestie, incivili, assassini, delinquenti (e mughinate a piacere)!
Giovedi': lungo, cavernoso e profondo post di Leo con annessa analisi psicosociopatologica del perche' e percome i teppisti suddetti non hanno completamente torto, che', anzi, e' forse piu' colpa nostra che loro.
... Oh, Leo, non mi deludere... mica me li snobberai solo perche' questi adorano Eupalla invece che una divinita' qualunque!! Voglio una bella sovrastruttura... direi un due piani. Con mansarda, grazie.
(oh, si fa per scherzare. pero' se mi censuri vado da Martelli con Cragno)
censura ? quale censura ? leo non censura nessuno. tutela gli appartenenti alle altre religioni che sono troppo stupidi per capire l'ironia.
RispondiEliminavorrai mica atteggiarti a martire del sovrastrutturismo ?
Io tutelo la mia decenza, anche voi del resto.
RispondiEliminaSe mi capita di togliere i bestemmioni dai commenti, non vedo perché avrei dovuto tenerne uno in homepage.
Wile, il calcio è, tra le altre cose, uno strumento di controllo sociale. Lo stadio è indicato come mezzo di sfogo apolitico per una serie di frustrazioni che la società non è in grado di risolverti. Tu pensa a quanti potenziali rivoluzionari e kamikaze che in Italia vengono ghettizzati in una curva ed esauriscono il loro potenziale di violenza in uno striscione stronzo o menando altre persone arrabbiate come loro per motivi del tutto arbitrari (il colore della maglia, l'accento). Pensa la convenienza, da parte delle forze dell'ordine, di doverli menare, inquisire, controllare, imprigionare in quanto tifoserie violente e non in quanto fazioni politiche.
Il problema è che quando la società soffre di più, anche uno strumento come lo stadio rischia di sfuggire al controllo: le tifoserie si politicizzano, la violenza diventa sempre più organizzata, le frange si coalizzano contro la polizia, ecc.. Ma lo stadio resta uno sfogo, un brufolo. Possiamo curare un brufolo che è già scoppiato, ma la prevenzione è un'altra cosa.
ora ho capito!!!! Non e' solo sovrastrutturismo, e' iperdietrologismo sovrastrutturale. Ma Leo... e' una malattia.
RispondiEliminaNon credo, in sincerita', sia necessario spiegare tutto: esistono semplicemente esseri umani che cercano un pretesto per potersi comportare da bestie, per impaurire, per sentirsi piu' forti.
E' come il compagno di classe pluribocciato che e' piu' grosso e appena apri bocca ti appende al muro. Ha una semplicissima ragione per farlo: la necessita' di sopraffarti.
Mi spiace. Comprendo molte cose. L'arroganza e la sopraffazione no. Chi brucia un'ambasciata o uccide provocato da una vignetta malriuscita e' semplicemente un malvivente. Di qualunque religione sia.
Altrimenti, gli ebrei avrebbero dovuto radere al suolo il mondo intero per il Protocollo dei 7 Savi... no?
Wile, a un certo punto o sei un ateo rigoroso, o non lo sei. Ma allora non puoi neanche più guardare i preti con aria superiore.
RispondiEliminaQuello che tu stai cercando di difendere, coi tuoi esempi, è il libero arbitrio. Chi brucia un'ambasciata, provocazioni a parte, è un malvivente. Chi ti mette al muro (secondo te) poteva anche scegliere di non farlo, ma è trascinato dall'esigenza di sopraffarti.
Bene.
Peccato che un ateismo rigoroso, scientifico, materialista, non contempli la nozione di "libero arbitrio". Perché tutto è determinato: il nostro comportamento è il risultato dell'ambiente in cui siamo cresciuti, del DNA, e al limite del caso. Ma la scienza non ha ancora identificato una cosa che si chiama "libero arbitrio". Chi l'ha definito, questo LA?
La Chiesa.
Neanche tutta. Quella cattolica.
Wile, quando tu reclami di poter giudicare una persona per le azioni che compie, indipendentemente dai condizionamenti genetici o ambientali, tu stai ancora applicando un parametro cattolico. Non è che devi chiedere il copyright a Ratzinger per questo. Però devi rispettarlo, Ratzinger. Oppure.
Oppure devi essere ateo sul serio, e ammettere che l'energumeno che vuole sopraffarti lo fa perché è cresciuto in un ambiente in cui la sopraffazione è tutto: e l'unico modo di migliorare la situazione è modificare l'ambiente. A quel punto puoi anche liquidarlo, Ratzinger. Ma non prima.
enorme differenza filologica e filosofica: per me ratzinger non esiste. Ed il libero arbitrio non l'ha inventato la Chiesa, ma Socrate.
RispondiEliminasei proprio sicuro?
RispondiEliminaPer Socrate tutti farebbero il bene, se sapessero cos'è. Anche gli ultrà e i pluribocciati.
gia' ma, prima cosa, il "bene" o meglio "il giusto" esiste... secondo, e' pura scelta del'individuo seguirne le orme. Niente sovrastrutture: se la legge dice "morte", morte sia; sono libero di criticare e di combattere con i mezzi che la legge offre per cambiare la legge. Il mio libero arbitrio finisce laddove inizia il civil vivere.
RispondiEliminaIn un mondo nel quale ognuno e' intitolato a sbagliare per via del background... capisci bene da solo che io stesso potrei avere molti piu' motivi di un terzomondista a uscire in strada con un M16...