sabato, febbraio 04, 2006

Voltaire, le vignette e il maestro Miyagi


“Odio le tue idee eccetera eccetera” – Voltaire

“ Se stai di qua dalla strada, va bene. Se stai di là dalla strada, va bene. Ma se stai in mezzo alla strada, ti schiacciano”
- Il maestro Miyagi, Karate Kid

Va da sé che se difendo la libertà di espressione, le espressioni che difendo sono proprio quelle che più mi stanno sui coglioni.
Altrimenti, anziché una scelta etica, compio al massimo una scelta tautologica.

Ma è sulle motivazioni che vorrei soffermarmi. Difendo le espressioni che più mi stanno sui coglioni non perché sono masochista. Non perché sono buono. Ma proprio perché sono più cattivo e voglio fare male al mio nemico.
Per distruggere le idee che mi stanno sui coglioni è assolutamente necessario che chi le ha le possa esibire. Poichè le mie sono migliori (chiaro, se no non sarebbero le mie) sono convinto di poter neutralizzare quelle che odio all’interno del dibattito sociale.
Faccio un esempio: il manifesto qui sopra (tratto da Maxwell), io lo trovo un vergognoso incitamento all’odio religioso e, perché no, razziale. Ma non ne chiederei mai la messa al bando né tantomeno la persecuzione di ideatori e committenti.
Un manifesto come questo qui sopra incita alla guerra civile, eppure la guerra civile in Italia non scoppia. Continuerà a non scoppiare fino a quando gli anticorpi sociali a questo tipo di messaggio saranno più forti del messaggio stesso. Ma se per caso, in un certo momento storico, il messaggio dovesse prevalere, allora non ci sarà messa al bando del manifesto o sanzione contro gli autori che potrà tenere.
Puro succo volterriano.

Naturalmente c’è un alternativa a questa scelta (se no che scelta sarebbe?), cioè adottare l’etica opposta: siccome le mie idee sono migliori (chiaro, se no non sarebbero le mie) posso conquistare il potere e imporle a tutti con la forza. La solita Storia.

Poche cose trovo così vomitevoli come gli striscioni di certe tifoserie ma non saranno certo le cariche dei celerini a tutelarmi.
Nel senso che: o gli insulti, il razzismo ecc, sono una bravata da stadio, e allora (come è probabile che in effetti sia) è solo un giochino a “guardate quanto siamo brutti e cattivi” che rientra nel campo della sociologia. Oppure dietro c’è un progetto politico che si cerca di veicolare nella società . E allora o io mi difendo nella società o non c’è celerino che tenga.

Pochi scritti mi danno la nausea come quelli della Fallaci. Ma l’idea di processare la Fallaci per il contenuto dei suoi libri è ancora molto peggio del contenuto stesso.

Sono 4 anni che insisto sul fatto che la democrazia imposta con la forza sia una colossale baggianata.
Non vedo perché non dovrebbe esserlo l’imposizione della tolleranza per decreto (ci prova in Italia la legge Mancino contro l’incitamento all’odio razziale, recentemente emendata)

Emblematica è la figura del ministro Pisanu, che ci vuole tutelare tanto dai razzisti da stadio, sequestrando loro gli striscioni con le cariche dei celerini, quanto dai vignettisti blasfemi, magari multandoli o sequestrando i giornali che li pubblicano. Ma il ministro Pisanu e il suo ministero sono anche quelli a cui deleghiamo una parte della nostra libertà ogni volta che invochiamo un intervento repressivo per risolvere un problema. Discorso che ci porterebbe lontano.

Torniamo quindi a bomba: sappiamo tutti che la religione è la cosa su cui è più difficile scherzare, anche in Europa. La censura cinematografica italiana, ad esempio, che un tempo si sfogava sulle pruderie oggi è esclusivamente religiosa. Tutti i sequestri di film degli ultimi anni sono per presunto vilipendio della religione. Ultimo caso quello di Totò che visse due volte. E questo conferisce più valore e significato alla questione in esame. Non è solo con gli altrui santi che è necessario scherzare, ma anche con i nostri. Ovvio, con la differenza che a Ciprì e Maresco hanno sequestrano il film, Rushdie l’hanno condannano a morte.

E siamo giunti alle vignette sataniche. Se a livello di valore artistico il paragone è quantomai oltraggioso per Rushdie, in effetti la disputa ideologica è quella.

Lo riconoscono tutti, sono discutibili. Mediocri secondo alcuni, pessime per altri. Personalmente trovo che quella con Maometto col turbante bomba può essere anche razzista, come dice leo qui sotto.

Ma l’idea che non debba essere consentito pubblicarle perché certe libertà valgono per noi e non per i musulmani è o non è razzista ?
E’ o non è un cedimento all’etica di tipo b, quella di chi vorrebbe imporre con la forza la propria visione del mondo ?

Io sono per l’etica di tipo a, quindi nel mio blog le vignette le pubblico.

E qui entra in gioco il maestro Miyagi.
Perchè essere per la libertà d’espressione di tutti va bene. Essere contro la libertà d’espressione, ovvero per l’imposizione forzosa della propria visione del mondo va bene.
Ma voler garantire la libertà ai vignettisti danesi e imporre la democrazia cittadini iracheni vuol dire che sei un Ralph Macchio senza il proprio istruttore. Oppure che a Voltaire preferisci quei pensatori italiani che si rifanno a quell’altro pensatore francese.

(ultim’ora: arriva anche il Vaticano. Ma allora ho proprio ragione)

5 commenti:

  1. adesso non ho tempo ma poi ti (vi) rispondo, tranquillo.

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  2. ho cercato di rispondere a lia col post qui sopra. Ho lasciato perdere alcune questioni come il 74esimo posto, la sinistra e le battaglie già vinte e le occupazioni militari. In parte perchè stanno già in questo post, in parte perchè dovresti già sapere come la penso. Ma se vuoi approfondire approfondiamo.

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  3. Tu stai sprofondando, piuttosto.

    Te l'ho messo in bozza. Cerca di comportarti da persona civile.

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