giovedì, febbraio 16, 2006

ma il sondaggio farlocco, per favore, no

Se ne usciremo vivi, dagli anni Zerozero, spero che uscendo ritroveremo una verità che abbiamo lasciato all'ingresso, vale a dire: i sondaggi non sono notizie. Al massimo sono presunzioni di notizie. Preparazioni a una notizia. In mancanza di meglio li possiamo anche considerare notizie: ma non lo sono.

"E i sondaggi falsi? Sono notizie o no?"
Qui vale una delle leggi fondamentali del giornalismo, vedi cane-morde-uomo. E cioè: se una persona importante racconta bugie, fa notizia: ma se quella persona è Silvio B. non fa più notizia da un pezzo. Provasse a mordere un cane, allora sì.

Il fatto è che non viviamo in un regime di "mancanza di meglio". Ne abbiamo, di cose di cui parlare. Dugento pagine di programma, tanto per gradire. O anche solo dieci punti. E invece ci buttiamo a litigare su sondaggi falsi o presunti. E' la solita vecchia strategia del polverone, e ci caschiamo sempre. Poi ci diranno che la siamo meritata.

5 commenti:

  1. Anche secondo me una cosa non esclude l'altra. A fronte d'imbarazzanti mugugni da parte del giornalismo televisivo su sondaggi favorevoli all'Unione, ecco il battage sui sondaggio svolto dalla PSB.
    Un uomo potente manipola i sondaggi per aumentare consensi... penso che sia giusto dirlo a voce alta.

    RispondiElimina
  2. è che è tutto così terribilmente già suiccesso. Nel 1994.

    RispondiElimina
  3. Concordo: è tutto così già terribilmente successo. I corsi e i ricorsi storici non mentono quasi mai: cosa urge, allora? Rivoluzione? Lotta armata? Speranza indefessa?
    Pensare che basterebbe un po' di intelligenza e di spirito critico in più da parte dei cittadini, per capire che un cambiamento (non importa quale) è necessario.
    [Ste]

    RispondiElimina
  4. Che dire...chi è causa del suo male pianga se stesso:-)

    RispondiElimina
  5. bè, dal punto di vista tecnico, riuscire a far andare sulle prime pagine di tutti i giornali e telegiornali e approfondimenti l'unico sondaggio che si è pagato di tasca propria per contraddire tutti gli altri è stata la manovra più riuscita della campagna elettorale.

    un colpo da maestro della gioiosa macchina da propaganda berlusconiana.

    RispondiElimina