lunedì, marzo 07, 2011

Lerner e la Cialtromania

Io ritengo che la Lega, nel suo essere una banda di cialtroni succhiasangue, rappresenti perfettamente alcune caratteristiche dell'Italia settentrionale, intendo settentrionale fino a Rimini: il nanismo imprenditoriale e culturale, il culto dell'ignoranza, del Bertoldo che più ha le scarpe grosse più deve avere fino il cervello, la fobia per il diverso, il disprezzo per chi studia, la cultura del divertimento per cui a un certo punto la tua identità diventa una roba che si veste e comprende un elmo di plastica made in taiwan con le corna. Non siamo tutti così in valpadana, ma lo siamo in una buona percentuale, e i leghisti probabilmente ce li meritiamo. (Qui un pezzo di Noise from Amerika, giusto per mettere un link).

Detto questo, possiamo anche contrastarli. In generale credo si faccia così: si prendono i leghisti e li si mette davanti alle loro responsabilità e alle loro contraddizioni: da quanto governi? Mi hai calato le tasse? Quanto hai speso in cazzate del tipo cartelli-in-dialetto? Hai migliorato la sicurezza? Dove sono le ronde? Eccetera. Se lo tratti come un politico qualsiasi, il leghista lo smonti in mezz'ora. Ma prendi Gad Lerner.

Lui non fa questo. Ci mancherebbe. A lui interessa il leghismo come un fatto culturale. Come un'identità, massì, una religione sotto sotto. E quindi manda un'inviata alla festa della Lega. Non la manda a chiedere quanto ci costerà il federalismo municipale. No, la manda a chiedere a Maroni se preferisce la coccarda verde o quella tricolore. Poi Gad chiede ai leghisti pareri sulle bandiere, pareri sugli inni, poi fa suonare il Va' Pensiero e domanda agli ospiti leghisti perché hanno messo la mano sul cuore. E va avanti da tre ore. In pratica, se il frame dell'identità leghista traballava un po', lui si sta adoperando al massimo per rimetterlo in sesto. E invitiamo di nuovo quel pirla del sindaco di Adro, e parliamo un altro po' di ruote delle Alpi e crocefissi. E se bisogna festeggiare o no il diciassette. Un invito a nozze, tutti da Gad a fare il gioco dell'identità, dai, figo, io faccio il leghista, mi porto la camicia di flanella.

Loro non chiedono di meglio. Continuare a discutere di inni, di stemmi, di Ottocento, continuare a vendere gadget made in china sulle bancarelle. Governano a Roma, ma continuiamo a trattarli come i piazzisti di Pontida. Andremo a votare, incasseranno il quindici per cento, diranno che hanno vinto, gli crederemo, ci aumenteranno le tasse municipali, ci preoccuperemo per la sorte di Mameli. Ce li meritiamo, sì, ma fino a questo punto?

9 commenti:

  1. tutto quello che hai detto nel post prcedente su Makkox si applica a quello che scrivi : sei spaventosamente bravo sempre, ma soprattutto quando devi fare corto per ragioni di editing/spazio/impostazione del blogghe ... vorrei creare un pure player solo per avere i tuoi editoriali
    sei un genio !
    Stefano

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  2. Se non erro, anche con il 9% fanno il terzo partito (dopo pdl e pd).
    Non sarà una vittoria schiacciante, ma di certo è clamoroso (sopratutto per un partito che ha base in un terzo del territorio).
    http://affaritaliani.libero.it/politica/lega_flop_federalismo_sondaggio_carroccio020311.html

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  3. Sì, ok, sono il terzo partito. Peccato che siano anche il primo come quantità di fuffa prodotta.
    Lo si può far notare no?
    Nel '98, secondo (perdonatemi) il libro di Vespa, l'ottantottopercento (88%) degli italiani era convinto che la cura "Di Bella" fosse meglio della chemio. Presente la classica affermazione "tanta gente lo crede (o lo vota), non staranno mica sbagliando tutti(o non saranno tutti cretini)?" beh, al riguardo da allora mi sono fatto un'idea ...

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  4. Possiamo anche discutere del fallimento della democrazia rappresentativa, ma credo che esuli dagli scopi dei commenti al post...

    Sono daccordo sulla sostanza del post, ma ostinarsi a dire che non contano nulla è negare l'evidenza.

    Come a buona parte dell'elettorato di quella coalizione, ho l'impressione che anche alla base leghista le balle piacciano più della verità. Chissà se mi sbaglio.

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  5. Purtroppo non vedo più la7

    Però per esperienza mi fido di Lerner, e non liquiderei su due piedi le questioni identitarie / culturali, che sono l'humus che permette il resto.

    Ci vorrà pure qualcuno che chiami le cose col loro nome, in questo clima anni 30.
    Lo smonti in mezz'ora comunque: ma non sembra determinante.

    D'altra parte, mi sembra che anche l'approccio opposto abbia contribuito a legittimare per anni il leghismo nel suo complesso, prendendolo sul serio, e trattandolo da politico (come gli altri), non credi?

    Se l'approccio identitario/tribale fa guadagnare voti, lo fa a prescindere da tasse, promesse, "risultati" (che per fortuna latitano: hanno accantonato le ronde, bene, a quelli che sollevano seriamente l'argomentazione direi solo lasciamole nell'armadio, o vogliamo peggiorare ancora?)

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  6. Grufolo,
    hai perfettamente ragione a dire che contano, stante anche la debolezza dei primi due partiti, quello che vorrei però vedere io, e probabilmente anche anche Leonardo, è un po' di fact checking su quanto fatto. Poi la gente magari li vota lo stesso e noi continueremo a bere l'amaro calice ma insomma, che sia chiaro che votano dei contaballe.
    Quanto all'approccio identitario e all'esaltazione della filosofia dei sederi di piombo, di quelli che pensano di valere qualcosa perchè sono nati in un certo posto, scusate ma lo ritengo fuffa da falliti, sia per la miseria dei concetti sia per l'allucinante fatto che la gente si beve queste sciocchezze invece di controllare quanto fatto di concreto. Ah per le ronde: non è che le hanno accantonate, è che dopo tutto il casino fatto e l'approvazione del pacchetto sicurezza, solo una ronda in tutta Italia (e in liguria, manco in padania, che c'è la nebbia), è stata istituita. Sederi di piombo fino in fondo.

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  7. Claudio
    io capisco, però ho l'impressione che il fact checking conti per pochi nella politica dominata dal marketing (cioè dall'immagine/percezione del partito o movimento).

    Un esempio di marketing perfetto era a Ballarò di ieri sera, quando la Brambilla accusava di falsità Vendola e la Perina, salvo poi dover dare loro ragione sui singoli punti. Quello che rimane impresso alla maggioranza è comunque la negazione della generalità delle loro affermazioni.

    Poi per quanto riguarda la fuffa da falliti, sarà pure, ma in questa democrazia ogni fallito ha un voto da spendere come chiunque altro.

    Andrea

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  8. Costituzione amara a cui ci si può solo arrendere ...

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  9. Intendevo "Constatazione" ...mhh, bel lapsus :-)

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