non ho niente contro la tua schiavitù volontaria ma molto contro la mia. siccome però viviamo in una società che si muove per "quantità" e per maggioranze il tuo essere schiavo felice danneggia anche me, quindi ho ragioni per odiarti.
effettivamente Ormazad ha ragione.... Viviamo nell'epoca che più ha liberato l'uomo dal lavoro...
Un contadino medievale e un operaio dei tempi di Dickens cosa dovrebbero essere se noi siamo schiavi ? Lo so che la frustrazione, la noia, il bar sulla spiaggia a Cuba etc Ma restano pensione, mutua, liquidazione diritto del lavoro... Certo tutto questo posto che tu non sia un precario se no ha ragione lui...
> Viviamo nell'epoca che più ha liberato l'uomo dal lavoro...
Falso. I cacciatori-raccoglitori impiegano solo 3-4 ore al giorno per procurarsi il cibo, il resto è tempo libero. Così probabilmente accadeva per l'intera umanità prima dell'invenzione dell'agricoltura.
Cragno, ma se io mi sento libero e felice nonostante lavori anche più di 8 ore al giorno, mi odi? (tutto questo per dire che anche a me sembrano un mucchio di stronzate... vorrei vederlo il tuo amico Agosti procurarsi da mangiare, scaldarsi, lavarsi ecc. in un mondo dove nessuno fa più un cazzo.) Con affetto, comunque Zagabart
Vivere come un cacciatore-raccoglitore del neolitico lavorando solo 3-4 ore è facilissimo anche oggigiorno . Basta spogliarsi di tutti i beni materiali e fare il barbone . O meglio , il clochard che fa più figo . Ormazad
Vorrei vedere Silvano Agosti e chi è d'accordo con lui mollare il proprio lavoro, "svegliarsi" come dice lui, e andare a zappare la terra, allevare vacche e maiali e farsi il culo veramente per vivere. Poi vediamo quanto tempo passa prima che rimpiangano la vita comoda e il supermercato sottocasa a prezzo di quelle 8 ore di lavoro al giorno. Chi parla di schiavismo con questa nonchalance evidentemente non sa cosa vuol dire veramente.
E si sta a discutere se siano stronzate o meno... Mi sa che quello che ha veramente ragione è il tipo che sentenzia l'irreversibilità della cosa (fino alla prossima Catastrofe planetaria, ovviamente).
secondo me non avete capito un cazzo. Non credo che l'intervista si riferisse ad un quanto mai improbabile ritorno all'epoca dei cacciatori-raccoglitori. Certo posta in questi termini è un po' dura, ma se siete dipendenti come me, in balia dei capricci del capo, circondati da orribile servilismo, lavoratori il cui solo scopo nella giornata è far fare profitto a una decina di persone che stanno sulla piramide che grava sulla tua testa, allora forse la cosa acquisterebbe un po' più dei senso... anche se forse dopotutto ognuno ci può vedere il senso che vuole.
Non c'è niente nella vita degli uomini che si possa fare per otto ore consecutive. Né mangiare, né bere, né fare l'amore. Con un'eccezione: lavorare. William Faulkner
Caro Silvano Agosti, in questa società nella quale l'economia da mezzo è diventato fine, autonomizzandosi completamente dai bisogni che originariamente doveva essere strumento per soddisfare, noi proviamo a dire cose ovvie. Tipo che il dividendo sociale dello sviluppo tecnologico dovrebbe essere pagato in termini di riduzione progressiva dell'orario di lavoro e non in termini di playstation aggiuntive in case che già scoppiano di i-shitpodphone. O almeno che venga data la possibilità di scelta a ogni lavoratore tra il nuovo i-shit e un'ora in meno di lavoro. Io e te, caro Silvano, facciamo questo perchè siamo dei moderati di buon senso. Ma il mondo è in mano agli estremisti, siano essi schiavi o padroni, e d'altronde estremista è il meccanismo stesso davanti al quale ci troviamo, che invoca crescita continua come alternativa al collasso. Noi sappiamo che l'essere umano si muove anche quando dorme e che il lavoro non coincide con l'attività ma ne costituisce semplicemente la forma coercitiva e iterativa. Noi sappiamo che Ulisse si vantava di aver costruito il letto nunziale personalmente, senza per questo voler fare il falegname otto ore al giorno. Noi sappiamo di avere ragione ma altrettanto di aver poca possibilità di farla valere. Ci consola l'odio nei confronti di schiavi e padroni e la voglia di divertirci. Con affetto cragno
Concordo. Però l'unica possibilità sarebbe dividere il lavoro necessario (anche se "necessario" è una parola vaga). Ma visto che non si dividerà mai, per adesso concordo con il discorso.
chissa' perche' la gente si fa le pippe mentali del se nessuno fa un cazzo... Ma nessuno ha detto di non fare un cazzo! basta fare la propria parte (senza il ricatto del denaro) e basterebbero 3-4 ore al giorno tutti; nessuno ti (ruberebbe) togerebbe il laavoro ed avresti diritto a tutto, come tutti, si parla di vivere non di non fare un cazzo!!!!
ragazzi..avere tempo x la propia famiglia sara´ un problema se si lavora cosi tante ore! e poi fino a 65 anni.. ma dai io paghero´ contributi fino a 65 anni cioe´ piu´ d 250.000 euro.. e poi..? quel po´ d anni ke mi rimangono mi danno 1000 euro al mese da spendere con fatica, visto ke ho faticato fino a 65 anni!e magari crepo dopo 10, e nn beko un euro!!! loro non capiscono, xke´ guadagnano 20.000 euro al mese e mettono e tolgono dalle nostre taske. la vita sta´ aumentando ogni anno, e lo stipendio e´ rimasto misero com era! i loro figli devono essere stuprati da stranieri, ed ammazzati da ubriaki x strada, derubati in casa, ed in negozio, e vedremo ke leggi del cazzo ke faranno.. xke´ la gente onesta ke lavora nn si puo´ manco difendere ke viene arrestata!!!!!!!!!
Ciao a tutti ho appena letto i vostri pensieri, il vostro modo d'intendere la cosa, io ho 30 anni e sono operaio in una salina, ultimamente mi capita di lavorare 13 14 ore al giorno sotto il sole, con uno stipendio base di 900 euro dei quali, tolti affitto e macchina, mi restano circa 350 al mese. Ora chiedo a voi tutti, se io esco di casa alle 6:30 della mattina e rientro alle 19:00 o alle 20:00? per chi è che sto vivendo? per me o per l'azienda dove lavoro? L'unica nota positiva in tutto ciò è che ho deciso di svegliarmi, nuova coscienza, nuova vita, presto mollo questo lavoro inizio a viaggiare, salto da un'occupazione all'altra. Basta con lo schiavismo e con chi mi vuole schiavo e mi considera il numero di una busta paga.
Schiavo o non schiavo, una volta per vivere un boscaiolo si alzava alle 7 della mattina, andava in montagna, segava 4 tronchi, li vendeva e con quelli ci mangiava. Certo non a base di caviale. Ora il boscaiolo si alza un'ora prima, va in montagna e grazie alle nuove tecnologie vende in paese 40 tronchi al giorno. E ci guadagna appena un po' di più di quando ne segava 4. Allora tutto questo perchè? PErchè con la tecnologia attuale non sego i 4 tronchi in un'ora ed il resto del tempo non lo si utilizza in modo migliore?
Anonimo5: Sono 100 anni che si lavora 8 ore al giorno. Nei 100 anni precedenti invece il progresso sociale era stato enorme. Troppe guerre troppi bambini troppe playstation.
non sapete quanto sono contento di sapere che ci sono persone che concordano sulla necessità di dividere il lavoro, lavorare meno, avere possibilità di periodi sabbatici il diritto ad un ozio creativo il lavoro va demistificato altro che ozio padre dei vizi
Schiavo o schiavo, una volta per non vivere un boscaiolo non si alzava alle 7 della mattina, non andava in montagna, non segava 4 tronchi, non li vendeva e con quelli non ci mangiava. Certo a base di caviale. Ora il boscaiolo non si alza un'ora prima, non va in montagna e grazie alle nuove tecnologie non vende in paese 40 tronchi al giorno. E non ci guadagna appena un po' di più di quando non ne segava 4. Allora tutto questo perchè? PErchè con la tecnologia attuale sego i 4 tronchi in un'ora ed il resto del tempo lo si utilizza in modo migliore?
c'è niente nella vita degli uomini che non si possa fare per otto ore consecutive. Né non mangiare, né non bere, né non fare l'amore. Con un'eccezione: non lavorare. William Faulkner
Caro Silvano Agosti, in questa società nella quale l'economia da mezzo è diventato fine, non autonomizzandosi completamente dai bisogni che originariamente non doveva essere strumento per non soddisfare, noi non proviamo a dire cose ovvie. Tipo che il dividendo sociale dello sviluppo tecnologico non dovrebbe essere pagato in termini di riduzione progressiva dell'orario di lavoro e in termini di playstation aggiuntive in case che già non scoppiano di i-shitpodphone. O almeno che non venga data la possibilità di scelta a ogni lavoratore tra il nuovo i-shit e un'ora in meno di lavoro. Io e te, caro Silvano, non facciamo questo perchè non siamo dei moderati di buon senso. Ma il mondo non è in mano agli estremisti, siano essi schiavi o padroni, e d'altronde estremista non è il meccanismo stesso davanti al quale non ci troviamo, che non invoca crescita continua come alternativa al culasso. Noi non sappiamo che l'essere umano non si muove anche quando dorme e che il lavoro coincide con l'attività ma non ne costituisce semplicemente la forma coercitiva e iterativa. Noi non sappiamo che Ulisse non si vantava di non aver costruito il letto nunziale personalmente, senza per questo non voler fare il falegname otto ore al giorno. Noi non sappiamo di non avere ragione ma altrettanto di non aver poca possibilità di non farla valere. non Ci consola l'odio nei confronti di schiavi e padroni e la voglia di non divertirci. Con affetto cragno
E non si sta a discutere se non siano stronzate o meno... non Mi sa che quello che non ha veramente ragione non è il tipo che non sentenzia l'irreversibilità della cosa (fino alla prossima Catastrofe planetaria, ovviamente).
Cragno, ma se io non mi sento libero e felice ostante non lavori anche più di 8 ore al giorno, non mi odi? (tutto questo per dire che anche a me non sembrano un mucchio di stronzate... non vorrei non vederlo il tuo amico Agosti non procurarsi da mangiare, scaldarsi, lavarsi ecc. in un mondo dove nessuno non fa più un cazzo.) Con affetto, comunque Zagabart detto er frocio
Ho letto qualche commento brillante con il quale sono completamente daccordo e una marea di frecciate velenose da chi non sa più pensare come un uomo libero. Frasi buttate li, digitando come ossessi su una tasteria, con rabbia per contrastare immediatamente chiunque dissacri un modello sociale basato sul furto (della Vita e delle ricchezze altrui) ma che conoscono come unico e irremovibile.
La paura è tanta a quanto pare, eguagliata solo dallo spirito da schiavo che ormai è penetrato nelle ossa di questa gentucola. Non vogliono sentir parlare di un modello diverso, di conti alla mano su quanto ci resta da vivere, su una possibile riduzione se non altro dell'orario di lavoro per avere più tempo per se e per la propria famiglia, sul diritto a pensare, a riposarsi, a rendersi conto che la vita è ora e non alla pensione, niente.
L'importante è dissacrare con frecciatine tragicomiche qualunque dissonanza con il proprio modello di "vita" tanto amato.
Bè, dovrei odiarvi? Si, ma solo perchè la vostra maggioranza mi priva della vita e di quella della mia famiglia. Se potessi lasciare voi nelle miniere e scegliere per me qualcosa di diverso non vi odierei, ma so che già, accecati dalla vostra ottusità e dal terrore animalesco, mi state rispondendo "fai il barbone allora".
Che dire? Voi continuate a mettere fiori alla finestra a sbarre della vostra cella, tanto, il bello è che basta un soffio di vento a distruggere la vostra INesistenza e a farvi cadere nella disperazione e nello stesso tempo a liberare noi sia da questo modello sociale che dalla vostra presenza.
Il numero di cervelli non atrofizzati cresce, nonostante le vostre piccole trappole per topi per il cervello. E quando si è in tanti il cambiamento è sempre alle porte. Chi può dirlo? L'ennesimo terremoto, una guerra, un maremoto, una meteora, una centrale nucleare guasta, un'invasione aliena, una crisi alimentare mondiale, un crash economico definitivo che voi cervelloni probabilmente non sapete nemmeno molto probabile, una crisi energetica, risorse esaurite. chi lo sa?
Sarà bello vedere la disperazione di questi androidi mal programmati dimenarsi come ossessi. Ne varrà la pena anche nel caso ci vada di mezzo personalmente.
Aggrappatevi forte alle sbarre della vostra cella se avete paura di vedere cosa c'è fuori. Io nel frattempo continuerò ad odiarvi.
Bravissimo Luca concordo con te, ormai viviamo in una società che se ti azzardi a dire che lavorare è un m...a e che l'orario di lavoro è troppo lungo, si dovrebbe cambiare questo sistema schiavista che ti priva la libertà cominciano subito a dirti da rassegnati che non c'è soluzione se vuoi vivere devi lavorare... poveri illusi!!! w la liberta!!! libertà!!! libertà!!! io voglio essere libero di fare ciò che voglio non devo pagare per studiare!!! non deve esserci moneta che ci limita la vita e fa distinzione sociale!!! noi tutti non dovremmo avere limiti e imposizioni!!! bisognerebbe vivere liberamente senza limitazioni!!!
Potete rigirarla come vi pare la frittata ma è innegabile che tutti i lavori di fascia medio-bassa sono sfruttamento spietato e sottopagato della forza lavoro. Ciò causa l'impossibilità di una vita lavorativa e sociale dignitosa per tutte le persone coinvolte. E non c'è bisogno neanche del caro Silvano Agosti per capire questa cosa, basta un po' di esperienza sul campo per verificarlo, parlo di lavori senza neanche un giorno di festa o con 12/14 ore continuative di attività, tipo gli stagionali, o con paghe da fame, praticamente tutti. Gli unici lavori che si salvano sono quelli di elité: imprenditori e amministratori vari, politici, avvocati, giudici, notai, medici, calciatori, attori, ecc...che sono tutt'altro che una passeggiata intendiamoci, ma di certo non sono sottopagati! Quindi non si tratta di abolire il lavoro o di vivere tutti in campagna, ma di LAVORARE TUTTI MENO e avere una paga DIGNITOSA...cosa che ovviamente nessuno di quelli che amministrano il paese vuole o può fare, visto che purtroppo in politica c'è un bel divario fra quello che è giusto fare e quello che si può fare.
A me sembrano un cumulo di stronzate .
RispondiEliminaMa io sò schiavo .
Ormazad
non ho niente contro la tua schiavitù volontaria ma molto contro la mia.
RispondiEliminasiccome però viviamo in una società che si muove per "quantità" e per maggioranze il tuo essere schiavo felice danneggia anche me, quindi ho ragioni per odiarti.
effettivamente Ormazad ha ragione....
RispondiEliminaViviamo nell'epoca che più ha liberato l'uomo dal lavoro...
Un contadino medievale e un operaio dei tempi di Dickens cosa dovrebbero essere se noi siamo schiavi ? Lo so che la frustrazione, la noia, il bar sulla spiaggia a Cuba etc
Ma restano pensione, mutua, liquidazione diritto del lavoro...
Certo tutto questo posto che tu non sia un precario se no ha ragione lui...
> Viviamo nell'epoca che più ha liberato l'uomo dal lavoro...
RispondiEliminaFalso. I cacciatori-raccoglitori impiegano solo 3-4 ore al giorno per procurarsi il cibo, il resto è tempo libero. Così probabilmente accadeva per l'intera umanità prima dell'invenzione dell'agricoltura.
Cragno, ma se io mi sento libero e felice nonostante lavori anche più di 8 ore al giorno, mi odi?
RispondiElimina(tutto questo per dire che anche a me sembrano un mucchio di stronzate... vorrei vederlo il tuo amico Agosti procurarsi da mangiare, scaldarsi, lavarsi ecc. in un mondo dove nessuno fa più un cazzo.)
Con affetto, comunque
Zagabart
Vivere come un cacciatore-raccoglitore del neolitico lavorando solo 3-4 ore è facilissimo anche oggigiorno .
RispondiEliminaBasta spogliarsi di tutti i beni materiali e fare il barbone . O meglio , il clochard che fa più figo .
Ormazad
Vorrei vedere Silvano Agosti e chi è d'accordo con lui mollare il proprio lavoro, "svegliarsi" come dice lui, e andare a zappare la terra, allevare vacche e maiali e farsi il culo veramente per vivere. Poi vediamo quanto tempo passa prima che rimpiangano la vita comoda e il supermercato sottocasa a prezzo di quelle 8 ore di lavoro al giorno. Chi parla di schiavismo con questa nonchalance evidentemente non sa cosa vuol dire veramente.
RispondiEliminaE si sta a discutere se siano stronzate o meno... Mi sa che quello che ha veramente ragione è il tipo che sentenzia l'irreversibilità della cosa (fino alla prossima Catastrofe planetaria, ovviamente).
RispondiEliminasecondo me non avete capito un cazzo. Non credo che l'intervista si riferisse ad un quanto mai improbabile ritorno all'epoca dei cacciatori-raccoglitori. Certo posta in questi termini è un po' dura, ma se siete dipendenti come me, in balia dei capricci del capo, circondati da orribile servilismo, lavoratori il cui solo scopo nella giornata è far fare profitto a una decina di persone che stanno sulla piramide che grava sulla tua testa, allora forse la cosa acquisterebbe un po' più dei senso... anche se forse dopotutto ognuno ci può vedere il senso che vuole.
RispondiEliminaNon c'è niente nella vita degli uomini che si possa fare per otto ore consecutive. Né mangiare, né bere, né fare l'amore. Con un'eccezione: lavorare. William Faulkner
RispondiEliminaCaro Silvano Agosti,
in questa società nella quale l'economia da mezzo è diventato fine, autonomizzandosi completamente dai bisogni che originariamente doveva essere strumento per soddisfare, noi proviamo a dire cose ovvie. Tipo che il dividendo sociale dello sviluppo tecnologico dovrebbe essere pagato in termini di riduzione progressiva dell'orario di lavoro e non in termini di playstation aggiuntive in case che già scoppiano di i-shitpodphone. O almeno che venga data la possibilità di scelta a ogni lavoratore tra il nuovo i-shit e un'ora in meno di lavoro. Io e te, caro Silvano, facciamo questo perchè siamo dei moderati di buon senso. Ma il mondo è in mano agli estremisti, siano essi schiavi o padroni, e d'altronde estremista è il meccanismo stesso davanti al quale ci troviamo, che invoca crescita continua come alternativa al collasso. Noi sappiamo che l'essere umano si muove anche quando dorme e che il lavoro non coincide con l'attività ma ne costituisce semplicemente la forma coercitiva e iterativa. Noi sappiamo che Ulisse si vantava di aver costruito il letto nunziale personalmente, senza per questo voler fare il falegname otto ore al giorno. Noi sappiamo di avere ragione ma altrettanto di aver poca possibilità di farla valere. Ci consola l'odio nei confronti di schiavi e padroni e la voglia di divertirci. Con affetto
cragno
Cragno,
RispondiEliminasecondo me dovresti cambiare pusher.
Affettuosamente
Zagabart
non col tuo però, vende roba troppo forte per me.
RispondiEliminaConcordo. Però l'unica possibilità sarebbe dividere il lavoro necessario (anche se "necessario" è una parola vaga). Ma visto che non si dividerà mai, per adesso concordo con il discorso.
RispondiEliminachissa' perche' la gente si fa le pippe mentali del se nessuno fa un cazzo... Ma nessuno ha detto di non fare un cazzo! basta fare la propria parte (senza il ricatto del denaro) e basterebbero 3-4 ore al giorno tutti; nessuno ti (ruberebbe) togerebbe il laavoro ed avresti diritto a tutto, come tutti, si parla di vivere non di non fare un cazzo!!!!
RispondiEliminaragazzi..avere tempo x la propia famiglia sara´ un problema se si lavora cosi tante ore! e poi fino a 65 anni.. ma dai io paghero´ contributi fino a 65 anni cioe´ piu´ d 250.000 euro.. e poi..? quel po´ d anni ke mi rimangono mi danno 1000 euro al mese da spendere con fatica, visto ke ho faticato fino a 65 anni!e magari crepo dopo 10, e nn beko un euro!!! loro non capiscono, xke´ guadagnano 20.000 euro al mese e mettono e tolgono dalle nostre taske. la vita sta´ aumentando ogni anno, e lo stipendio e´ rimasto misero com era! i loro figli devono essere stuprati da stranieri, ed ammazzati da ubriaki x strada, derubati in casa, ed in negozio, e vedremo ke leggi del cazzo ke faranno.. xke´ la gente onesta ke lavora nn si puo´ manco difendere ke viene arrestata!!!!!!!!!
RispondiEliminaCiao a tutti ho appena letto i vostri pensieri, il vostro modo d'intendere la cosa, io ho 30 anni e sono operaio in una salina, ultimamente mi capita di lavorare 13 14 ore al giorno sotto il sole, con uno stipendio base di 900 euro dei quali, tolti affitto e macchina, mi restano circa 350 al mese. Ora chiedo a voi tutti, se io esco di casa alle 6:30 della mattina e rientro alle 19:00 o alle 20:00? per chi è che sto vivendo? per me o per l'azienda dove lavoro? L'unica nota positiva in tutto ciò è che ho deciso di svegliarmi, nuova coscienza, nuova vita, presto mollo questo lavoro inizio a viaggiare, salto da un'occupazione all'altra. Basta con lo schiavismo e con chi mi vuole schiavo e mi considera il numero di una busta paga.
RispondiEliminaSchiavo o non schiavo, una volta per vivere un boscaiolo si alzava alle 7 della mattina, andava in montagna, segava 4 tronchi, li vendeva e con quelli ci mangiava. Certo non a base di caviale.
RispondiEliminaOra il boscaiolo si alza un'ora prima, va in montagna e grazie alle nuove tecnologie vende in paese 40 tronchi al giorno. E ci guadagna appena un po' di più di quando ne segava 4.
Allora tutto questo perchè? PErchè con la tecnologia attuale non sego i 4 tronchi in un'ora ed il resto del tempo non lo si utilizza in modo migliore?
Anonimo5:
RispondiEliminaSono 100 anni che si lavora 8 ore al giorno. Nei 100 anni precedenti invece il progresso sociale era stato enorme.
Troppe guerre troppi bambini troppe playstation.
non sapete quanto sono contento di sapere che ci sono persone che concordano sulla necessità di dividere il lavoro, lavorare meno, avere possibilità di periodi sabbatici
RispondiEliminail diritto ad un ozio creativo
il lavoro va demistificato
altro che ozio padre dei vizi
Schiavo o schiavo, una volta per non vivere un boscaiolo non si alzava alle 7 della mattina, non andava in montagna, non segava 4 tronchi, non li vendeva e con quelli non ci mangiava. Certo a base di caviale.
RispondiEliminaOra il boscaiolo non si alza un'ora prima, non va in montagna e grazie alle nuove tecnologie non vende in paese 40 tronchi al giorno. E non ci guadagna appena un po' di più di quando non ne segava 4.
Allora tutto questo perchè? PErchè con la tecnologia attuale sego i 4 tronchi in un'ora ed il resto del tempo lo si utilizza in modo migliore?
c'è niente nella vita degli uomini che non si possa fare per otto ore consecutive. Né non mangiare, né non bere, né non fare l'amore. Con un'eccezione: non lavorare. William Faulkner
RispondiEliminaCaro Silvano Agosti,
in questa società nella quale l'economia da mezzo è diventato fine, non autonomizzandosi completamente dai bisogni che originariamente non doveva essere strumento per non soddisfare, noi non proviamo a dire cose ovvie. Tipo che il dividendo sociale dello sviluppo tecnologico non dovrebbe essere pagato in termini di riduzione progressiva dell'orario di lavoro e in termini di playstation aggiuntive in case che già non scoppiano di i-shitpodphone. O almeno che non venga data la possibilità di scelta a ogni lavoratore tra il nuovo i-shit e un'ora in meno di lavoro. Io e te, caro Silvano, non facciamo questo perchè non siamo dei moderati di buon senso. Ma il mondo non è in mano agli estremisti, siano essi schiavi o padroni, e d'altronde estremista non è il meccanismo stesso davanti al quale non ci troviamo, che non invoca crescita continua come alternativa al culasso. Noi non sappiamo che l'essere umano non si muove anche quando dorme e che il lavoro coincide con l'attività ma non ne costituisce semplicemente la forma coercitiva e iterativa. Noi non sappiamo che Ulisse non si vantava di non aver costruito il letto nunziale personalmente, senza per questo non voler fare il falegname otto ore al giorno. Noi non sappiamo di non avere ragione ma altrettanto di non aver poca possibilità di non farla valere. non Ci consola l'odio nei confronti di schiavi e padroni e la voglia di non divertirci. Con affetto
cragno
E non si sta a discutere se non siano stronzate o meno... non Mi sa che quello che non ha veramente ragione non è il tipo che non sentenzia l'irreversibilità della cosa (fino alla prossima Catastrofe planetaria, ovviamente).
RispondiEliminaCragno, ma se io non mi sento libero e felice ostante non lavori anche più di 8 ore al giorno, non mi odi?
RispondiElimina(tutto questo per dire che anche a me non sembrano un mucchio di stronzate... non vorrei non vederlo il tuo amico Agosti non procurarsi da mangiare, scaldarsi, lavarsi ecc. in un mondo dove nessuno non fa più un cazzo.)
Con affetto, comunque
Zagabart detto er frocio
Ho letto qualche commento brillante con il quale sono completamente daccordo e una marea di frecciate velenose da chi non sa più pensare come un uomo libero. Frasi buttate li, digitando come ossessi su una tasteria, con rabbia per contrastare immediatamente chiunque dissacri un modello sociale basato sul furto (della Vita e delle ricchezze altrui) ma che conoscono come unico e irremovibile.
RispondiEliminaLa paura è tanta a quanto pare, eguagliata solo dallo spirito da schiavo che ormai è penetrato nelle ossa di questa gentucola. Non vogliono sentir parlare di un modello diverso, di conti alla mano su quanto ci resta da vivere, su una possibile riduzione se non altro dell'orario di lavoro per avere più tempo per se e per la propria famiglia, sul diritto a pensare, a riposarsi, a rendersi conto che la vita è ora e non alla pensione, niente.
L'importante è dissacrare con frecciatine tragicomiche qualunque dissonanza con il proprio modello di "vita" tanto amato.
Bè, dovrei odiarvi? Si, ma solo perchè la vostra maggioranza mi priva della vita e di quella della mia famiglia. Se potessi lasciare voi nelle miniere e scegliere per me qualcosa di diverso non vi odierei, ma so che già, accecati dalla vostra ottusità e dal terrore animalesco, mi state rispondendo "fai il barbone allora".
Che dire? Voi continuate a mettere fiori alla finestra a sbarre della vostra cella, tanto, il bello è che basta un soffio di vento a distruggere la vostra INesistenza e a farvi cadere nella disperazione e nello stesso tempo a liberare noi sia da questo modello sociale che dalla vostra presenza.
Il numero di cervelli non atrofizzati cresce, nonostante le vostre piccole trappole per topi per il cervello. E quando si è in tanti il cambiamento è sempre alle porte. Chi può dirlo? L'ennesimo terremoto, una guerra, un maremoto, una meteora, una centrale nucleare guasta, un'invasione aliena, una crisi alimentare mondiale, un crash economico definitivo che voi cervelloni probabilmente non sapete nemmeno molto probabile, una crisi energetica, risorse esaurite. chi lo sa?
Sarà bello vedere la disperazione di questi androidi mal programmati dimenarsi come ossessi. Ne varrà la pena anche nel caso ci vada di mezzo personalmente.
Aggrappatevi forte alle sbarre della vostra cella se avete paura di vedere cosa c'è fuori. Io nel frattempo continuerò ad odiarvi.
Grazie Silvano Agosti.
Luca
Bravissimo Luca concordo con te, ormai viviamo in una società che se ti azzardi a dire che lavorare è un m...a e che l'orario di lavoro è troppo lungo, si dovrebbe cambiare questo sistema schiavista che ti priva la libertà cominciano subito a dirti da rassegnati che non c'è soluzione se vuoi vivere devi lavorare... poveri illusi!!! w la liberta!!! libertà!!! libertà!!! io voglio essere libero di fare ciò che voglio non devo pagare per studiare!!! non deve esserci moneta che ci limita la vita e fa distinzione sociale!!! noi tutti non dovremmo avere limiti e imposizioni!!! bisognerebbe vivere liberamente senza limitazioni!!!
RispondiEliminaPotete rigirarla come vi pare la frittata ma è innegabile che tutti i lavori di fascia medio-bassa sono sfruttamento spietato e sottopagato della forza lavoro. Ciò causa l'impossibilità di una vita lavorativa e sociale dignitosa per tutte le persone coinvolte. E non c'è bisogno neanche del caro Silvano Agosti per capire questa cosa, basta un po' di esperienza sul campo per verificarlo, parlo di lavori senza neanche un giorno di festa o con 12/14 ore continuative di attività, tipo gli stagionali, o con paghe da fame, praticamente tutti. Gli unici lavori che si salvano sono quelli di elité: imprenditori e amministratori vari, politici, avvocati, giudici, notai, medici, calciatori, attori, ecc...che sono tutt'altro che una passeggiata intendiamoci, ma di certo non sono sottopagati! Quindi non si tratta di abolire il lavoro o di vivere tutti in campagna, ma di LAVORARE TUTTI MENO e avere una paga DIGNITOSA...cosa che ovviamente nessuno di quelli che amministrano il paese vuole o può fare, visto che purtroppo in politica c'è un bel divario fra quello che è giusto fare e quello che si può fare.
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