L´annuncio è chiaro. Il mondo è grande, ma l´Italia è vicina. La sua legislazione, da oggi in poi, sarà sottoposta ad un continuo "monitoraggio etico", accompagnato da una sanzione: non entrerà a far parte dell´ordinamento canonico tutte le volte che il legislatore italiano sarà colto in flagrante peccato di violazione dei «principi non rinunciabili da parte della Chiesa». Formalmente tutto può essere ritenuto in regola: uno Stato sovrano deve poter sottrarsi alle logiche altrui. Ma quali possono essere le conseguenze politiche e culturali di questo atteggiamento?
La politica italiana è debole, stremata. Qui la nuova linea vaticana può entrare in maniera devastante, aprendo conflitti di lealtà per i cattolici, stretti tra il loro dovere di legislatori civili e l´annuncio preventivo che leggi ragionevoli e miti, poniamo quelle sul testamento biologico o sulle unioni di fatto, non supereranno il test di compatibilità introdotto dalla nuova normativa vaticana. Per poter reagire dignitosamente, come si conviene ai parlamentari di un paese non confessionale, servirebbe un senso dello Stato che sembra perduto, qui dovrebbe fare le sue prove una laicità che non può ritenersi consegnata al passato. Servirebbe soprattutto la consapevolezza, smarrita, che l´unico filtro ammissibile è quello della conformità alla Costituzione, vero "principio non rinunciabile" in democrazia.
Ma il conflitto di lealtà può andare oltre le mura del Parlamento, devastare una società già divisa, dove già si manifestano impietose obiezioni di coscienza, dove davvero "pietà l´è morta" pure di fronte a casi, come quello di Eluana Englaro, che esigerebbero rispetto e silenzio. E che esigono rispetto perché espressivi di un quadro di diritti che si vuole radicalmente revocare in dubbio. Di questo dobbiamo discutere. Dell´autonomia e della laicità dello Stato, del destino delle libertà.
Vero, verissimo. Le leggi italiane saranno bollate di eticita' o conformita' d'ora in poi... solo un dubbio (da ottimista incallito): cosa penseranno i cattolici quando una legge italiana non-etica non verra' recepita? Mettiamo la riforma del diritto di Famiglia... l'equiparazione del ruolo della donna e l'eliminazione della condanna per i figli naturali...
ipotesi: il Parlamento Italiano approva una legge che sancisce la reita' della discriminazione agli omosessuali operata da chi li considera malati... il Vaticano, ovviamente, non la recepisce... qualche cattolico potrebbe farsi delle domande sulla somiglianza ad altre ideologie politiche del passato a noi ben (e tristemente) note? Dio stesso potrebbe scagliare (bonta' sua) un meteorite? Attendo.
C'è da dire che la Chiesa è un organismo molto lento e poco reattivo (specie da quando il polacco se n'è andato) che negli ultimi anni sta scegliendo una strategia di attacco che alla lunga può rivelarsi controproducente.
RispondiEliminasiiiiiiiiiii'. speranza.
RispondiEliminaMah, ho sentito ieri un presidente emerito della Corte Costituzionale spiegare che questa cosa in realtà è scarsamente rilevante, riguarda non "i fedeli", e nemmeno "la chiesa cattolica", ma esclusivamente lo stato del Vaticano, piccola enclave di qualche centinaio di abitanti...
RispondiEliminaPenso siano ben altre le contraddizioni. Quanti cattolici dichiarati e praticanti conosciamo tutti che fanno, tranquillamente, quel che vogliono, aborto e divorzio compresi?
e bene fanno... dimostrano che il genere umano s'e' evoluto dai tempi dei ciarlatani
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