Mi rivolgo a lei come donna che ha provato – sulla sua pelle, come si è soliti dire in modo brutale ma efficace – l’immane dilacerazione tra due necessità che lei ha risolto essere irrimediabilmente divergenti. Per il poco che può contare, sappia, io condivido quella sua scelta. E, anche se non ci conosciamo di persona, mollerei due solenni ceffoni a chiunque osasse affermare che in una situazione come quella sia prioritario il diritto del feto sulla salute fisica della gravida (ma mi spingo a dire anche psichica, per quanto l’art. 7 della legge 194 non la consideri ragion sufficiente).
Sto per suggerirle di intervenire con un atto di censura sulla libertà di espressione di chi dirige Il Foglio? Non mi permetterei mai: le chiedo di esercitare un diritto che Giuliano Ferrara riconosce pienamente ad un editore, come ha eccellentemente argomentato nel caso del licenziamento di Daniele Luttazzi da parte de La7. Vedrà, nel caso fosse rimosso dalla direzione del suo giornale, troverebbe facilmente di che vivere come dimostra il suo notorio curriculum.
giovedì, gennaio 03, 2008
se gli embrioni sapessero chi li difende, si abortirebbero da soli
Qualche anno fa Veronica Lario Berlusconi dichiarò di avere vissuto un aborto terapeutico - una cosa che al direttore del suo giornale non piace più tanto. Oggi Malvino le suggerisce di licenziarlo. Non fa una grinza.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento