domenica, gennaio 13, 2008

il rogo delle vanità

Su Corriere.it, il rapporto interno della Thyssen-Krupp tedesca sull'incidente di Torino

Gli operai sopravvissuti al rogo e i compagni di lavoro delle vittime «passano di televisione in televisione » e vengono rappresentati «come degli eroi»
. Un fatto, quest'ultimo, particolarmente sgradevole, che impedisce ogni possibile misura di censura o di richiamo a questi testimoni, che sono ancora e a tutti gli effetti dipendenti della società, ma che in questo momento sarebbe inopportuno colpire sul piano disciplinare, anche se non si esclude di poter prendere in considerazione questa ipotesi per il futuro, dopo un'attenta analisi degli aspetti formali e delle rassegne stampa cartacee e televisive. Infine, nella lettera ritrovata all'interno di una valigetta nelle perquisizioni, si traccia anche un affresco della situazione politica italiana in generale, facendo notare come lo stesso governo guidato da Romano Prodi, che attraverserebbe comunque un periodo di «crisi», possa trarre vantaggio dall'estrema attenzione dei media sul rogo di Torino, che può esercitare, se non altro, un ruolo di calamita capace di distrarre l'attenzione dei lettori e dei telespettatori da altri e più urgenti problemi di politica interna.

Insomma, c'era il serio rischio che si smettesse di parlare della riforma semipresidenziale con lattuga alla tedesca, o dell'omicidio di Garlasco, o della ficcion su Bettino Craxi, che son queste le cose che ci devono realmente interessare, mica gli estintori.

(M)

4 commenti:

  1. Gli estintori dovrebbero installarglieli immediatamente, ma dove dico io... (ai dirigenti Krupp, si capisce)

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  2. gli estintori durano pochi secondi e servono per fiamme di modesta entità. per farti un esempio quello che c'è di solito dal benzinaio dura sei secondi. ho letto il reportage su repubblica, non ho capito bene se ce l'avrebbero fatta a scappare se solo ci fossero stati gli estintori. sicuramente il sociologo dell'industria e i sindacalisti non sanno un cazzo di antincendio e diffondono risentimenti inutili. è stata una grande sfiga, per tutti. anche per i dirigenti krupp e per la krupp che, un danno di immagine incalcolabile. ed è vero che questo governo sta chiudendo tutte le possibili scappatoie per gli imprenditori, converrai che un a fabbrica obsoleta è meglio che chiuda, ma è più facile dire che dovevano cagare sul tavolo i soldi per l'impianto di spegnimento automatico e le buste paga. invece il clima rigido per le imprese fa si che gli investimenti siano sempre più necessari e si concentrino su poche unità.
    a fare le fiammate è stata la reazione chimica con l'acqua, a vederla così sembra che nessuno abbia detto loro di rimanere nel "pulpito" e di non usare la manichetta in caso di emergenza, o forse lo sapevano ma presi dal panico e dalla sicurezza di cui si sente specializzato nel settore hanno fatto di testa loro. purtroppo è finita malissimo

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  3. Ho il cuore che sanguina per i poveri dirigenti Krupp.

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  4. a me sanguina il cervello quando leggo che è colpa degli estintori. finita la serie di incidenti sul cantiere è cominciata la serie degli incidenti in fabbrica. se gli estintori fossero stati carichi gli operai sarebbero morti lo stesso. non si può tenere a bada un incendio del genere con gli estintori e basta, ci vogliono gli sprinkler - troppo cari per krupp - o formazione agli operai su come comportarsi durante le emergenze - obbligo di krupp e obbligo degli operai attenersi. dal tuo post sembra che è colpa degli estintori, dal reportage di repubblica anche. ma è una cazzata. krupp ha le sue colpe e credo che anche gli operai abbiano fatto di testa loro. di solito anche in caso di incendi a basso rischio l.istruzione è SCAPPA e lascia bruciare la fabbrica.

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