giovedì, maggio 03, 2018

Go downtown put the drugs in my body

Maggio in teoria è il più dolce dei mesi, sono sempre stato convinto di questo: talmente soave che si fa fatica a mandarlo giù; talmente sublime che non riesci neanche a godertelo. Troppa vita, troppo amore, in pratica troppo polline. Maggio sarebbe il migliore dei mesi ma che ne so? Sono sempre drogato.



(Mi fanno impazzire i campionamenti di chitarra acustica, sono inquietanti come le smorfie degli androidi, e a parte questo: i campionamenti non vi mandano mai in paranoia? non cominciate ad ascoltare altre cose pensando: ma questo pezzo sarà campionato o no? Non l'ho già sentito? No? Sono l'unico che va in paranoia così? Vabbe').

C'è gente che butta giù gli antistaminici come caramelle. Per me, alla mia età, una volta riconosciuti e scartati quelli un po' tendenti al depressivo, a volte è ancora come infilare la testa nella boccia dei pesci e lasciarla lì tutto il giorno. Non è che non vi sento, se mi parlate. Non è che non vi capisco. Non è che non partecipo alle vostre gioie e ai vostri dolori. È solo che tra me e le vostre gioie e i vostri dolori c'è la boccia dei pesci, con l'acqua e il castello di plastica e i pesci stessi che ci guizzano dentro; a parte questo tutto ok. Alla mia età poi una scusa ufficiale per andare in giro un po' stonato è praticamente un privilegio. Maggio è il più drogato dei mesi e va bene così, step back up I'm the life of the party.

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