lunedì, giugno 28, 2010
Il popolo moviola
Discutevo col babbo, un'ora fa, a pranzo, mentre il Tg2 dell'una mandava ad libitum le immagini della palla oltre la linea di porta tedesca, discutevo e lui mi diceva che con tutta la tecnologia che c'è oggi in giro, bisognerebbe smetterla di dare la colpa agli arbitri, c'è da imbastire dei meccanismi automatici per giudicare queste cose. Io gli rispondevo che è la solita storia dell'errore umano, del fattore umano, eccetera. Gli ho spiegato quel che è successo nella Major League, qualche settimana fa. Poi lui mi ha detto: Ho capito, ma il baseball non c'entra, il calcio non è mica uno sport. Hai ragione, babbo, gli ho risposto. E abbiam finito il pranzo parlando della festa de l'Unità, di cani, e altre cose più interessanti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Scusa la schiettezza ma ... minchiate.
RispondiEliminaIl Rugby è fango e sudore e molti meno soldi e paillettes del calcio e del football americano.
E lì la moviola in campo si fa eccome.
E l'arbitro è microfonato. E il microfono è collegato agli altoparlanti dello stadio.
Lo sanno anche sassi che l'unica ragione di tenere tutto sulle spalle degli arbitri è che così, all'uopo, si possono pilotare le partite.
"Le cose sono quasi sempre semplici". E' una frase geniale, di uno degli scrittori più brillanti in Italia.
ma infatti, alla fine, aveva ragione mio padre, e alla fine gli ho dato ragione e do ragione anche a te.
RispondiEliminaPoi, non discuto, la moviola ci può essere anche in uno sport che è ancora uno sport, come il rugby (forse, boh, non lo conosco così bene) senza intaccarlo. Mentre in altri è meglio che non ci sia, come nel baseball.