Se avete l'impressione che l'indie stia cominciando a rivelare un appeal commerciale, avete ragione, e non sapete quanto.
Non lo sapete perché non siete archeologi come me, che ancora tengo un tubo catodico acceso in casa e, pensate, guardo le pubblicità, dove il "complessino musicale indie" è ormai uno stereotipo scontato, e non serve mica a vendere roba di nicchia.
Per dire, il cornetto Algida. E' almeno da un anno che vanno avanti col complessino che passa in 30 sec. dalla saletta prove allo stadio. Be', date un'occhiata ai vestiti, un'orecchiata al jingle. Ci sono anche donne che suonano strumenti a corda, non può che essere che indie. Probabilmente allo stadio ci andranno come spalla della band di spalla dei Maroon 5, ma suonano indie.
Nulla comunque come il nuovo tenerissimo spot del Kinder Délice. Dove i ragazzini sì, si stanno facendo le ossa sui classici dei Finley, ma lo sai che quando il chitarrista ricciotto comincerà a proporre pezzi suoi, sarà roba indie. Ce li vedi a fare Metal o Hardcore o Emo? Indie, sarà Indie.
E siccome uno dei passatempi segreti della mia vita è inventarmi carriere di band immaginarie, io sto già lavorando ai tre spot successivi, nei quali i Délice rispettivamente:
1. Aprono un my space
2. Incontrano Enzo Polaroid, che li supporta un casino senza neanche chiedere una merendina in cambio.
3. Fanno una tournée tra Pieve di Cento e Cavriago, e il Forum del Mucchio Selvaggio apre un thread di gente che li odia.
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