giovedì, novembre 22, 2007

vale mille parole, e poco più


Non fa proprio esattamente schifo, no.
Questa sensazione, a mezzo stomaco, non è necessariamente schifo.
Anche perché è facile sparare sempre a zero. E poi tutta questa competenza di grafico non ce l'ho. Allo stesso tempo, tuttavia, una certa esperienza l'ho maturata, quindi butto già alcune dilettantesche impressioni.

1. Già il fatto che sia necessario il bordino nero, la dice lunga. Lo sfondo bianco sarà sempre un problema sui manifesti. E' come se i grafici dei logo e i grafici dei manifesti non dialogassero mai tra loro.

2. Il tricolore, oltre a essere banale, toglie il colore di riferimento: i democratici non saranno né rossi né rosa né arancioni, niente. Questo da una parte è un handicap, dall'altra una scelta obbligata, vista la storia che c'è dietro. Fosse stato per me, avrei optato per un logo a bande bianche e rosse, e poi ci saremmo chiamati i "biancorossi", come il Lanerossi Vicenza. E' sportivo, rispetta la tradizione, cosa volevi di più.

3. Per fortuna hanno salvato l'Ulivo. Al di là della storia, un oggetto concreto è importantissimo. Intanto salva la vita ai Democratici, che quando avranno bisogno di sinonimi, potranno chiamarsi "ulivisti". E poi è qualcosa che si può toccare, come la falce, il martello, la quercia. Ci tenevo molto, al ramoscello. Meno male.

4. Non so perché, ma continua a sembrarmi storto. So benissimo che non è storto, eppure. Credo che sia un effetto ottico: il cervello tende a completare alcune linee, nota che non s'incrociano, e mi suggerisce che è tutto storto. Oppure è venuta male la gif, da non escludere.

5. Un altra sensazione è: manca una lettera. La P è verde, il D è bianco, e la banda rossa cos'è? Forse il mio inconscio è segnato per sempre dal logo del PLI di Altissimo: P verde, L bianco, I rosso.

6. A me i loghi semplicissimi con caratteri GROSSI piacciono, però devono essere davvero semplicissimi e GROSSI. Insomma, quella specie di spoiler nel buco della P e della D mi dà fastidio, è quel classico elemento che io definisco "frùfrù", e se non mi capite, non riuscirò a spiegarmi meglio di così (fottetevi).
Il bello è che probabilmente gli spoiler sono stati aggiunti perché a qualcuno piaceva semplice e GROSSO, e a qualcun altro temeva l'effetto "lo sa fare il mio cuginetto con Paint". Insomma, si fanno le cose semplici perché ci si vergogna di essere colti, ma poi ci si vergogna anche di passare per ignoranti, ci si vergogna di qualsiasi cosa, si compra un biglietto sola andata per l'Africa, ma poi vengono a prenderti all'aeroporto e ti innalzano sugli scudi, maledetti, maledetti.

9 commenti:

  1. il secondo giorno mi pare già meglio ...

    (sono uno che si accontenta, si vede)

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  2. Per i colori hanno fatto bene, hanno levato l'esclusiva della bandiera italiana al berlusca. La cosa che più mi dà fastidio è l'angolo smussato della base della P, mi sa d'instabile, pare che da un momento all'altro la lettera possa cadere a faccia a terra. Poi sono d'accordo sul punto 5, e se gli spoiler sono quei cunei nei buchi sono d'accordo pure su quelli.

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  3. Non è brutto, è malinconico.
    E' banale, e quelle tacche all'interno dei buchi gli tolgono anche l'eleganza della semplicità.
    E' asimmetrico, si allunga inutilmente verso una lettera rossa che non c'è più.
    La S di "sinistra".
    E la D bianca dà un senso di vuoto.

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  4. ma nessuno fa notare ai decisori di simboli la pacchianaggine del bianco rosso e verde che fa l'effetto ristorante italiano in america ? ma non provoca un fastidio fisico questo cattivo gusto ? naturalmente non riguarda solo questo stemmino ma quasi tutti quelli degli ultimi anni.

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  5. Un simbolo innocuo. Poevano fare di meglio, ma anche di mooooolto peggio.

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  6. E' che il tricolore, che in effetti è un po' triste, non lo puoi lasciare agli avversari.
    Il problema è: come farlo stare in un simbolo di partito, senza che uccida il simbolo stesso? Secondo me l'unico ad esseci riuscito è stato Guttuso. Avesse fatto quadri belli come i simboli, sarebbe il mio pittore preferito.

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  7. Ho trovato: dovevano fare la parte rossa un po' più stretta, la fascia dove c'è la scritta rossa (tuttuno col rosso di sopra), e la scritta bianca invece che nera. E non sorgeva neanche il problema dei manifesti

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  8. è stupidissimo, ma è il logo giusto per un partito che nessuno, soprattutto al suo interno, ha capito che cosa sia, a cosa serva, e dove deve andare: l'unico modo per rappresentarlo era usando l'acronimo, perchè volendo usare un simbolo non si sa proprio che diavolo si sarebbe potuto metterci, è una (involontaria?) ammissione di impotenza. l'ulivino che piace tanto a leonardo poi è sinceramente patetico. E poi, se vogliamo proprio dirla tutta, anche con i dettaglietti frufrù è comunque alla portata del più pokemonizzato dei miei cuginetti.

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  9. vero, nel simbolo di guttuso il tricolore era più discreto. ma non solo per la posizione della bandiera, anche per le tonalità: il verde del pd è il verde del basilico di una catena di pizzerie fast food. cosa c'entra con la bandiera, che invece, per legge, ha questa tonalità
    e il rosso del pd cosa c'entra con questo e poi: perchè la legge italiana dice che il rosso della bandiera è rosso pomodoro mentre il codice Pantone lo definisce "flame scarlet"?
    mah

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