mercoledì, marzo 19, 2014

Cronaca minore della Comune di Parigi/1



COSE DI FRANCIA. I giornali di Parigi nell'appoggiare le idee esaltate della popolazione, la quale vorrebbe escludere dalla società francese tutti i Tedeschi, oltre al recare sfregio alla vera civiltà, rendono pure un ben brutto servizio alla propria nazione, che, per ricostituirsi davvero, per ricuperare le forze perdute frammezzo a tanti disastri sofferti, invece di isolarsi in un malinteso risentimento, avrebbe piuttosto bisogno grandissimo del concorso di tutte le altre nazioni sorelle. Che un primo sfogo d'ira a lungo concitata, un primo desiderio di vendetta possano far nascere, coteste idee in chi trovasi accasciato da infiniti dolori, si capisce: ma che uomini, la cui missione dovrebbe esser quella non già di fomentare passioni sconsiderate, non già di spingere le masse ad inconsulti impeti d'ira, ma di saper giudicare con giusto criterio la posizione del proprio paese, ponderare le più gravi difficoltà del momento, e ricercare con oculata sollecitudine tutti i mezzi migliori per vincere quelle difficoltà e trionfarne, non lo possiamo davvero comprendere. Economicamente parlando, quali vantaggi si pretende di ottenere dalla cacciata di tutti i Tedeschi dalla Francia? quali frutti si sperano da una così puerile vendetta per il commercio, per l'industria d'un paese che deve adoperarsi in tutti i modi per ricostruire la propria fortuna dispersa? Non v'ha dubbio che una più tranquilla riflessione sullo stato delle cose darà luogo ben presto ad idee più positive su questo proposito, e meno esclusiviste. Fra qualche giorno, dice la France del 16, il Governo sarà completamente e definitivamente ristabilito a Parigi. Giulio Simon ritornò mercoledì da Bordeaux, e potè assistere al Consiglio dei ministri tenuto da Thiers nel pomeriggio dello stesso giorno. Il generale Le Fio ed il sig. de Larcy, ministro dei lavori pubblici , ritornarono giovedì alla capitale. Dicesi che le spese di rappresentanza di cui potrà disporre il capo del potere esecutivo saranno fissate a tre milioni: e cosi si potrebbero ottenere 22 milioni di economia sulla lista civile; inoltre lo Stato riscuoterà i proventi dei domini della Corona, e non avrà più da pagare le dotazioni (famiglia imperiale, Senato). Questo aumento di entrate e questa diminuzione di spese produrranno sul bilancio una economia di 60 milioni per lo meno. La Verité credèsi in grado di poter annunziare che il ministro delle finanze Pouyer-Quertier avrebbe intuizione di proporre che si ristabilisca la cauzione ed il lollo per i giornali. Soggiungesi che i fogli letterari e finanziari non sarebbero neppure esenti dal bollo come pel passato. Il prodotto del bollo sulla stampa giornalistica non è certo di grande importanza, non potrebbe riuscire di molto aiuto all'erario nelle attuali difficoltà finanziarie della Francia: quindi, perché una tale imposta sul pensiero, che mentre, arrecherebbe poco o nessun vantaggio allo Stato, potrebbe solo riuscir dannosa alla educazione popolare ed alla" vita politica? È giunto a Parigi il maresciallo Mac-Mahon, accompagnato dalla propria famiglia, dal generale De Gallifet, dal marchese D'Harcourt e da altri ufficiali dell'esercito francese. Il maresciallo è perfettamente guarito dalla sua ferita: ma si mostra molto triste ed abbattuto.

Gazzetta Piemontese, 19 marzo 1871

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