Cosa ci diranno in proposito gli archivi storici dei giornali?
Il nome di Renato Vallanzasca compare per la prima volta sulla Stampa il 19 luglio 1969. Tenta uno scippo ai danni del cliente di una banca ma viene inseguito e affrontato dallo stesso e da alcuni passanti. Gli viene ripreso il maltolto. Lui allora spara, manca il bersaglio, scappa, viene arrestato dalla polizia mentre cerca di nascondersi sul pianerottolo di un edificio. Ha 19 anni e il giornale dichiara che è incensurato. Non è del tutto vero, perché è noto che il primo incontro con la polizia lo ha avuto a 8 anni ma probabilmente è il primo arresto da maggiorenne. Delitto e castigo insomma. (19/7/1969 “Rapinatore spara ma viene catturato”, articolo di g.m.)
La Lega Autonomista Lombarda invece spunta a metà degli anni ‘80 (14 aprile 1984 sulla Stampa “La prima lista per l’Europa” e 16 giugno 1984 su Repubblica). E’ monotematica e il monotema è la grande congiura dei meridionali ai danni dei nordisti. Inoltre tutti la vedono come una copia della Liga Veneta, che ha già ottenuto qualche piccolo successo elettorale.
Folcloristico il suo leader, tal Umberto Bossi. La prima volta su Repubblica (se si escludono gli elenchi dei candidati), il 2 luglio 1985, fa un comizio davanti a una ventina di persone in un alberghetto milanese (“Da Milano la Lega Lombarda punta al parlamento di Roma”, articolo di Guido Passalacqua). La terza - 27 giugno 1987 - fa già a cazzotti per una questione di soldi e poltrone (“La Lega Lombarda festeggia il voto ma la riunione finisce in pugilato”, articolo di Antonio del Giudice).
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