giovedì, luglio 29, 2010

Il blog degli errori 2

(Questo pezzo va on line in versione fifona perché la vita è breve).

Io non voglio accusare M4ss1mili4n0 Fr4ss1. Solo far notare come si comporta. Si comporta in modi che credo sia legittimo definire... strani. E' una stranezza tutta disponibile on line, non c'è bisogno di pescare torbidi retroscena.

Dieci giorni fa è uscito questo pezzo sull'Unità in cui lo criticavo. Non è un pezzo completo: la carne al fuoco era tantissima, e io non sono molto bravo a fare inchieste. Ci tengo però a dire che tutto quello che è scritto lì è stato verificato, e sembra abbastanza incontestabile. Nessuno del resto lo ha contestato. Nei commenti è venuta gente a parlare di altre cose, come è inevitabile che sia. Ma nessuno mi ha fatto notare inesattezze su quel che ho scritto riguardo a Fr4ss1.

Il pezzo sull'Unità è stato ripreso dal Post. Insomma, in quei giorni Fr4ss1 potrebbe essersi sentito un po' preso di mira. Però non ha replicato, non ha reagito, niente. Poi qualche giorno fa è apparso un articolo anonimo su un quotidiano on line di Latina ("Punto a capo on line") fino a quel momento sconosciuto ai più, con una serie di accuse infamanti a Zanetti e una replica di Fr4ss1.

Da noi contattato Fr4ss1 non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione in merito. “Preferisco parlare di cose più importanti che dare visibilità a certi anonimi soggetti. Se volete una mia dichiarazione vi anticipo che a settembre avremo una due giorni che riunirà quasi mille famiglie provenienti da tutta Italia, famiglie di minori abusati, mentre ad ottobre porteremo il responsabile dell’unità anti pedofili della F.B.I. e quello di Scotland Yard Londra, con cui collaboro da anni. Al chiacchiericcio infamante di pochi, rispondiamo con i fatti”.

Dove gli "anonimi soggetti" non si sa bene chi siano, Zanetti ha un nome e un cognome e ce li ho anch'io. Il pezzo non lo noterebbe nessuno, senonché qualcuno lo ricopia nei commenti del mio articolo sull'Unità. Lì Zanetti lo legge e replica. Ma già che c'è chiede una rettifica a Punto a Capo on Line. La redazione risponde subito, e oltre a garantire spazio per una replica, offre un'informazione interessante: quell'"articolo" in realtà era un comunicato stampa e recava in calce il nome di M4ss1mil1an0 Fr4ss1. No, ma tu pensa la coincidenza.

Insomma, invece di replicare a un articolo, scrive un'intervista a sé stesso, la manda a un quotidiano semisconosciuto e poi la re-incolla su un articolo dell'Unità. Posso dire che si comporta in un modo un po' strano? Se uno non ha alcuna dichiarazione in merito, di solito non dichiara niente. Invece questo si intervista da solo e si auto-risponde (anche un po' scocciato) che non ha niente da dichiarare.

Però non è mica finita qui. Quando su Punto A Capo On Line l'articolo viene re-editato con il nome del suo autore, finalmente Fr4s interviene dal suo blog. La replica si legge qui: http://massimilianofrassi.splinder.com/post/23069613/carneade-chi-era-costui, ed è ovviamente pretestuosa, aggiunge cose che non c'entrano niente (l'Ipad, addirittura), ecc... però io vorrei attirare l'attenzione sul corredo iconografico. Uno scacco matto. Cosa c'entra? Poi, in fondo, una canzone: We are the champions. E' come se esultasse, si compiacesse perché ha vinto, ma cosa? C'era una partita a scacchi e lui pensa di aver mattato il re avversario?  E la mossa vincente quale sarebbe stata? Come sempre, le immagini che usa dicono molto di più di quanto lui non vorrebbe dire.

Fr4ss1 vorrebbe oscurare i siti che non gli piacciono. Io non vorrei che il suo sito fosse oscurato, perché è oggettivamente interessante. Dice molte cose su di lui, e in generale su di noi.

7 commenti:

  1. io intanto ti consiglio un backup giornaliero del blog. (non è una minaccia, eh, sono dalla tua parte. il problema è chi non lo è)

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  2. Intanto è uscita una smentita da parte di paconline.it (che anche quella meriterebbe un post a parte per quanto è viscida).
    I pasticcioni si sarebbero accorti solo adesso che non era davvero Fr4ss1 ad avere scritto tutto quel comunicato contro Zanetti.
    Si parla invece di una misteriosa giornalista, van sugli specchi per non dire chi è, ma basta poco per intuirlo:
    http://giustiziaintelligente.blogspot.com/2010/07/lipad-di-massimiliano-frassi.html

    E' ufficiale, Fr4ss1 dovrebbe scegliersi meglio i collaboratori: lo vedono in difficoltà, ma cercando di aiutarlo lo inguaiano ancora di più.
    C'è ad esempio il blogger fan Diohorus che pubblica ingenuamente i messaggi privati di Fr4ss1, in cui dice ai suoi sodali di aiutarlo in tutti i modi a far girare ovunque sul web gli articoli contro Zanetti "non avete idea di quanto sia importante".

    Sì, è il medesimo che sul suo blog poi si autoesalta con lo scacco matto ed i Queen, facendo finta di snobbare Carneade: "una cosa di scarso interesse".

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  3. Ha proprio sbroccato. Crede che sull'Unità si possa sporcare e diffamare impunemente come nella sua discarica personale?

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  4. le mozzarelle sono arrivate
    ripeto: le mozzarelle sono arrivate

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  5. Un bel pasticcio! Infatti tale comunicato è circolato ovunque, volontariamente e involontariamente.

    C'è chi ha ripreso il link originale nei commenti di punto informatico, quando guido scorza parlava delle modalità assurde in cui il blog "il giustiziere la fabbrica dei mostri" fu chiuso da google, poi tale scritto è stato condiviso pure su un gruppo di facebook dove sono apparsi pure dei commenti al quanto "imbarazzanti" è non parlo della gente comunque, ma di uno in particolare, che però non cito, perchè sono "un signore".

    Poi pure i copia incolla in vari blog (pure ad un compiaciuto lucignolo che nell'unità diceva che non bisognava fare tante storie per un blog chiuso...certo... voglio vedere se capitasse a te... :( ).

    L'intento era quello di "sputtanare l'avversario". Mi auguro vivamente che non era nelle reali intenzioni di Frassi, anche perchè per colpa di evenmtuali suoi collaboratori e/o affezionati stimatori, rischierebbe di finire in guai seri.

    Sta faccenda mi lascia sempre più basito.

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  6. Aggiungo ai commenti la mia convinta solidarietà a Leonardo, sono venuto a conoscenza della vicenda grazie (insomma) al suo debordare su altri siti, dove i partigiani di Fr4ss1 sono arrivati ad accusare Leonardo di essere un pedofilo pubblicando la sua foto, il suo indirizzo di casa e del lavoro.

    Un metodo che la dice lunga sulla maniera d'agire di queste persone, sul loro uso strumentale della legge (che ignorano quando pensano di esserne al riparo) e sulla purezza della loro battaglia

    In passato ho avuto modo di criticare gl atteggiamenti un po' tropo spericolati di certi sntipedofili, in particolare la tendenza a partire lancia in resta lanciando accuse non verificate e a pubblicare le foto di presunti pedofili e/o rapitori di bambini (oltre alle foto di minori) e tale critica mi è valsa l'unica richiesta di rimozione di un post (su centinaia e centinaia, molti dei quali decisamente poco teneri nei confronti di numerosi soggetti) da parte del mio hosting

    Questa vicenda non fa che confermarmi l'esistenza di una vera e propria isteria mista a fanatismo tra i "cacciatori di pedofili"

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  7. Scrivo come Direttore Editoriale del quotidiano Punto a Capo Online (www.paconline.it), finito involontariamente e inconsapevolmente in questa vicenda, trascinato dalla mala fede di alcuni protagonisti della stessa.
    E’ bene precisare alcune cose, anche alla luce di una sorta di campagna in atto da vari blogger vicini al SIgnor Zanetti, che non solo ci dipingono come ‘complottatori’ insieme a non si sa bene chi, contro il Zanetti stesso (che scusate, ma fino a ieri non sapevamo neanche che esistesse!), ma che in qualche blog addirittura insinuano che siamo stati pagati per pubblicare quell’articolo contro Zanetti.
    Altri affermano ancora che abbiamo tolto gli articoli per paura di una querela da parte di Frassi oppure ci insultano gratuitamente dalle pagine di vari blog.
    Credo che sia giusto spiegare per esteso come stanno le cose, non adducendo una interpretazione dei fatti, ma con documenti e carte alla mano, che in questo caso sono le mail scambiate con le parti in causa e le registrazioni delle telefonate fatte. Premetto questo, visto che le parti in causa minacciano querele a spron battuto ogni qual volta li si nomini. Quindi voglio precisare che tutto quanto qui di seguito riportato può essere documentato e comprovato.

    Il Comunicato in questione è arrivato in Redazione nel periodo di chiusura per le vacanze. Eravamo tutti in ferie e uno dei collaboratori si era preso l’incarico di aggiornare comunque il giornale con qualche articolo un paio d’ore al giorno da casa.
    Vorrei specificare che nel nostro giornale siamo tutti volontari (compresa la sottoscritta ed il Direttore Responsabile), nessuno prende una lira perché non abbiamo entrate e facciamo questo mestiere con passione, perché ci crediamo.
    Non vendiamo articoli a pagamento, non facciamo ‘marchette’ come ha scritto qualcuno, e diamo spazio a tutti, come chi legge il giornale sa bene, perché crediamo nella libertà d’informazione.
    Detto questo, non abbiamo la pretesa di essere infallibili e qualche volta sbagliamo anche noi, soprattutto a concedere credito a chi approfitta della linea del giornale e la sfrutta per fini tutt’altro che limpidi.
    Credo sia proprio questo il caso accaduto al Signor Zanetti, purtroppo.

    Complice la poca esperienza, il nostro collega, vedendo che il Comunicato arrivava dall’Ufficio Stampa del Comune di Latina, ha pensato fosse un comunicato istituzionale.
    Vorrei anche spiegare che il suddetto Ufficio Stampa, si presta a tale confusione in quanto i comunicati inviati dal Comune non riportano mai la dicitura del Comune o lo stemma comunale o un qualsiasi tipo di carta intestata. Semplicemente sono testi scritti e non formattati, al massimo in allegato word o con delle foto. Possiamo anche discutere sulla professionalità della cosa, ma non è questo il momento, questa precisazione serve solo a far capire come le comunicazioni che arrivano da questo ufficio non possano essere distinte come ‘istituzionali’ o ‘non’.
    Il Comunicato è stato pubblicato ed è scoppiato il caso. Dopo neanche 12 ore dalla pubblicazione il Signor Zanetti ci ha scritto una mail dai toni poco concilianti in cui ci intimava di pubblicare entro 48 ora la sua smentita, pena una querela. Nella smentita, pubblicata anche sul suo blog personale, il Signor Zanetti rispondeva ai punti dell’articolo uno per uno, confutandoli.
    A questo punto il collaboratore ha capito la situazione ed ha chiamato il Direttore Responsabile (io ero all’estero). Abbiamo chiamato l’Ufficio Stampa del Comune di Latina chiedendo delucidazioni.
    L’Ufficio Stampa ha risposto in maniera evasiva e ci ha detto di rivolgerci direttamente al Frassi, dandoci addirittura il suo recapito cellulare, perché l’articolo era stato mandato dall’Associazione Prometeo di cui lui è Presidente.(continua)

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