lunedì, luglio 26, 2010

La Love Parade è un evento stupido

Anche quando non muore nessuno.
Prevengo l'obiezione: lo so, di stupidità è pieno il mondo. No, non voglio chiudere i rave, i concerti, il campionato di calcio e di altri sport, le autostrade, i bar, gli autoscontro i calcinculo. Non voglio chiudere niente. Ci tengo a dirlo perché l'anno scorso morirono due ragazzi a un rave, e io feci notare che nel frattempo erano morti 40 turisti in montagna, e molti capirono che volevo proibire le montagne. No. Ma.
Avrà anche ragione Bordone, a dire che Repubblica ha un approccio da matusa al problema. Cioè, vogliamo dirci che Repubblica, in ispecie la domenica, è un giornale da sessantacinquenni neanche troppo arzilli? Ce lo vogliamo dire? Ce lo siamo già detti. Basta guardare l'inserto domenicale, dove per pescare gli argomenti credo che si usi una ruota della fortuna brevettata nel '47, "e oggi parleremo di... Mottarelli! Lambrette! Gazose, ma solo quelle con la biglia di vetro! Il grande duello della musica del '900, Urlatori vs Claudio Villa! Mottarelli! Ne abbiamo già parlato l'anno scorso? Va bene, allora... granatine! L'eterno duello tra i seguaci del tamarindo e gli adepti dell'amarena"... Per dire, sulla Rep di ieri c'era in prima pagina un fondo sui pattìni, detti anche mosconi, quegli affari che usavano i vostri nonni per appartarsi al largo, o più probabilmente per braccare i vostri genitori appartatisi in pedalò o in gommone. Quindi sì, la Repubblica è un quotidiano da casa di riposo. Non ci si può aspettare un pezzo misurato sulla Love Parade. 
Ma il punto è: chi è che ha bisogno di un pezzo misurato sulla Love Parade? Cioè, a un certo punto, fatta la tara generazionale, fatta un'altra tara antropologica per cui anche le usanze di quei signori della Nuova Guinea che insistono a mangiare i loro nemici e adottarne i figli meritano comunque di essere studiate; fatte tutte le tare del caso; a un certo punto uno deve fronteggiare la stupidità intrinseca dell'evento. 
Scrive Bordone: "uno che vuole scrivere di ’sta roba deve almeno esserci andato, un paio di volte, a ballare la techno". Ecco, un paio di volte; poi le strade si biforcano. Grosso modo il tipo di gente che apre un quotidiano alla domenica non vuole leggere un pezzo in cui si celebra il bello di stare schiacciati in mezzo ad altre trecentomila persone ad ascoltare musica insulsa. Così come quelli a cui piace andarsi a schiacciare in un prato a ritmo di musica insulsa non sono grosso modo il tipo di gente che compra il giornale. Target diversi.
Il mio è forse un punto di vista estremo, ci sono così tante così tante cose che ritengo comunque stupide... Ecco, nello stesso numero di Repubblica c'è un'intervista a Soldini che ha fatto trenta regate transoceaniche, ebbene, per me anche una regata transoceanica in solitaria mi sembra una cosa un po' stupida. Farne trenta, poi. Mi sfugge il senso. Certo, è una stupidità di nicchia, una stupidità solitaria, eroica, e in effetti ammetto di stimare più Soldini di un anonimo frequentatore di Love Parade. Ma è anche una questione di gusti e di fobie; io, si sarà capito, non amo la folla e la musica insulsa. (Dovrei? Mi perdo qualcosa?)

20 commenti:

  1. e se non altro Soldini non può morire schiacciato nella ressa

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  2. ... e il suo 730 lo scagiona senz'altro da ogni sospetto di stupidità.

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  3. Sì, Leonardo, il mondo è pieno di gente che fa cose stupide insulse o talmente di nicchia da sembrarlo. Possiamo chiamarle anche "cose che non capiamo", tipo copiare a mano, per ore ed ore ed ore ed ore che ammontano a vite, antichi manoscritti, miniandoli con ghirigori dorati. Voglio dire, c'è una cosa più inutile ed insulsa che miniare? Eppure lo facevano, quei fregnoni. Io e te non andiamo alla Love Parade, ma noi siamo due, quelli sono milioni. Giornalisticamente, vincono loro. Anzi vincono loro in assoluto, perchè sono giovani e belli e muoiono giovani, dunque saranno giovani per sempre. Io e te siamo vecchietti inaciditi, ci raccontiamo che la Love Parade è una cosa insulsa, perchè non potremo mai più andarci, per scoprire di che si tratta in realtà.
    Mai più.

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  4. e della stupidità degli organizzatori e della polizia che blocca ogni via di fuga, ne vogliamo parlare?
    E di quella di Bertolaso? "In Italia - ha aggiunto - non sarebbe mai potuto accadere, anche grazie all'esperienza che abbiamo maturato nell'organizzazione dei Grandi Eventi [sic!]": ma che se ne stia un po'zitto a farsi fare i massaggi!

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  5. punto interessante. oggi ho aperto il sito della bild zeitung per vedere come ne parlavano loro (tragedia, lutto, maledizioni, politici incompetenti!), e ho trovato alcuni macabri articoli di sabato, precedenti al tutto. a quel punto, la bild era ancora entusiasta. perché? anch'io ero sorpreso del fatto che la bild tratti così giovanilisticamente eventi (love parade, ma anche le decine di festival musicali estivi tedeschi) organizzati per giovani che probabilmente non la leggono. ooops. ho detto "per giovani"? ecco, forse è questo il punto: non è affatto detto che alla love parade ci vadano solo ragazzine emo. l'organizzatore della love parade oggi ha 50 anni, e un sacco di 30-35enni ci vanno ancora. e anche ai 60enni non troppo arzilli, che però nel 1985 erano abbastanza giovani e interessati da aver seguito con la coda dell'orecchio la nascita della house e poi della techno, magari potrebbe piacere (su questo bordone magari ha ragione) sentirsi coccolare nei loro desideri di giovanilismo, invece che trattati come ospiti di una casa di riposo.

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  6. Hai un’idea di folla che è quella della coda in autostrada, e non è quella della Love Parade. Hai l'idea pum pum baccano della musica elettronica di chi non la conosce, oltre a non apprezzarla. Niente di male, ma il fulcro della questione è proprio la musica. E se uno scambia la musica della Love Parade per pum pum baccano, sta confondendo la piscina comunale e la Sardegna. E poi sta dicendo che è scemo andare in Sardegna a fare il bagno in quell'acqua insignificante da piscina comunale.

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  7. Ma che cazzo c'entra la musica? Vai ad un evento di quelle dimensioni per la musica? E poi il resto dell'anno rompi il cazzo che se non la ascolti con una cuffia da 300 euro non la apprezzi appieno? Però all'aperto, con un milione di persone attorno sì?

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  8. A me quella musicaccia faceva schifo anche a 18 anni, mica solo ora che ne ho 40...

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  9. Io credo che il fulcro della Love Parade sia la grande reperibilità di sostanze a prezzi concorrenziali. Detto questo, in quel tunnel sarebbero morti schiacciati dal panico anche i papaboys (il cui fulcro... vabbè, parliamone un'altra volta).

    Detesto essere sempre lo spezzalancia di Bertolaso, ma gli italiani hanno un know how in fatto di folle abbastanza incontestabile, forse perché abbiamo iniziato con i giubilei nel XIV secolo, e poi da noi saper organizzare la plebe è un'arte. Basta confrontare una Giornata Mondiale della Gioventù nostra con una in Germania: organizzativamente ne escono a pezzi. Sono bravi a fare le automobili, i crauti, i telefilm con gli incidenti in autostrada e i monaci che tirano calci rotanti.

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  10. E infatti rimarcavo la stupidità degli organizzatori tedeschi e di chi doveva controllare l'ordine pubblico: al limite va loro concesso di aver pubblicamente ammesso di aver fatto la cazzata senza cercare scuse (e mi sa che fra un po' rotoleranno teste); per quanto riguarda Bertolaso, penso che usare ogni tragedia come occasione per vantarsi del tipo Se c'ero io non succedeva nulla sia parecchio da merde vero o meno che sia.

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  11. il fulcro della Love Parade è la musica e il fulcro dei porno sono i dialoghi

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  12. Il fulcro sarà la musica sì, ma la leva è proprio uno sballo.

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  13. sono casualmente finita su questo blog casualmente. devo dire che ho trovato il commento molto interessante e bello. volevo aggiungere che, probabilmente, in italia l'interesse perdura da più di 24 ore solo perchè tra i morti c'è stata un italiana...altrimenti sarebbe già finito nel dimenticatoio.
    saluti

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  14. trovo questo commento insulso. tanto quanto l'autore trova insulsa la musica della love parade ... ma io almeno il post l'ho letto tutto, tu l'hai sentita bene la musica?

    Flaminia

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  15. dal 2007 seguo le love parade.
    Non mi drogo, sono un imprenditore 28 enne con la testa sulle spalle, ma per un giorno su 365 torno ad essere il ragazzino di 18 che ballava spensierato.
    Si, mi piace quella musica,ma più di tutto amo il contesto che si crea ( e chi l'ha vissuto sa di cosa parlo).
    -C'è chi parla di drogati, alcolizzati, ma purtroppo dato un mezzo alla massa, il suo uso varia da persona a persona.(la love parade accoglie anche Bambini, famiglie, anziani tanto per far capire quanto noi siamo prevenuti nell'associare quella " musica" a determinate persone)
    -La love parade era un punto di ritrovo sociale, dove la città veniva donata per un giorno ad una passione comune.
    -La love parade di duisburg invece è stato un mattatoio.Siamo stati recintati come capi di bestiame e poi.... come avete letto e visto sui giornali.
    Giulio

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  16. la love parade un evento stupido? gli italiani danno le paste ai tedeschi per quanto riguarda l'organizzazione?

    leonardo, sta' bonino, per piacere. c'eri ai mondiali di germania 2006? oppure al karnival der kulturen che si svolge a berlino ogni anno? o ad uno delle decine di festivals di ogni tipo di musica che si susseguono nell'estate tedesca? l'hai vista, davvero, la loro organizzazione? no, non l'hai mai vista, e allora, davvero, è tutto molto bello e siamo tutti fautori del libero pensiero, ma è meglio quando parli di cose che conosci.
    (appunto sulla bild: uno pseudogiornale aggressivo, populista e stupido che non meriterebbe nemmeno di essere citato e che la dice lunga su chi inneggia alla presunta "superiorità" della stampa estera (e dire che è il giornale più venduto della germania). certo che parlano di eventi "giovanili": 20 persone morte glielo fanno diventare duro più di una squillo 18enne intinta nella nutella calda)

    claudio

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  17. No, non diamo le paste ai tedeschi per quanto riguarda l'organizzazione. Abbiamo un certo know how in fatto di gestione di folle.
    Tra tutti gli esempi recenti di folle schiacciate (Heysel, Hillsborough, concerto dei Pearl Jam) non me ne viene una che sia successa in Italia: e i nostri stadi e i nostri concerti sono ugualmente affollati. Bisogna che arrivi un tornado, come all'Heineken.

    Questo paradossalmente significa che stiamo correndo rischi grossissimi, perché vent'anni fa gli inglesi hanno avuto Hillsborough e hanno capito che dovevano rifare gli stadi, spazzar via gli hooligans e togliere le reti intorno al campo. Vent'anni dopo noi continuiamo ad avere le reti, abbiamo gli stadi letteralmente gestiti dagli ultras, però una strage così ancora non è successa. Purtroppo la legge dei grandi numeri non è dalla nostra parte.

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  18. forse hai ragione. magari è che i sistemi di per sè caotici reagiscono meglio a situazioni di crisi.

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  19. Dalla discussione su ff pesco questa perla:

    "leonardo, ti faccio una confessione sconvolgente: ballare, fumare, farsi un acido ogni tanto, scopare, leggere i giornali, bere la birra, guardare una partita di calcio, giocare alla wii, comprarsi delle scarpe belle, andare a cena con gli amici, andare a un concerto, ecco tutte queste cose qui sono cose divertenti. dovresti provare, dammi retta." - Simona Siri

    Versione prolissa dell'ordigno fine di mondo dei bimbiminkia: get a life.

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  20. Pensa un po' un libro scritto tutto a mano, stessa calligrafia, stesso colore, stessa impaginazione... come faccio a capire in quale punto sono? Magari se il libro in questione è non so un manuale o una raccolta di leggi? forse che una miniatura fatta bene mi aiuta a capire che sono all'inizio di un certo capitolo e una decorazione sulla pagina mi dice anche che a quel punto sono al che so, terzo capitolo di cinque...
    (per non parlare del banale piacere di "guardare le figure", tipo Borso d'Este per restare da quelle parti, eh).
    Non erano poi così insulsi all'epoca e soprattutto non sprecavano niente.

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