La Santanchè è indifendibile, e si sa. Mi ha tuttavia un po' inquietato il riflesso condizionato per cui pochi minuti dopo il suo intervento sulla moglie di Maometto c'era già qualcuno on line che replicava citando l'età della madre di Gesù. (Cito Gilioli, ma ci sarà stato qualcuno anche prima di lui).
Sono convinto che chi azzarda paragoni del genere è in buona fede. Come minimo vuole dimostrare che "tutte le religioni" traggono linfa da vecchie storie antiche ambientate in contesti tribali remoti dalla nostra esperienza, per cui a una sposa bambina musulmana corrisponde una sposa bambina cristiana ecc. ecc.
Ma basta aver letto un po', perdio, per rendersi conto che è un autogol. Aisha non è Maria, sono quasi l'opposto. Da una parte c'è una bambina che, grazie alla buona memoria dei biografi orali di Maometto, risulta avere 6 anni all'età della nozze e 9-10 all'età della prima consumazione. Qui l'unico sistema per uscirne puliti è sostenere (qualcuno lo fa) che forse i biografi hanno contato male gli anni.
Dall'altra c'è una giovane, di cui non è detta l'età, a cui l'arcangelo Gabriele annuncia una possibilità, e lei la accetta. C'è il libero arbitrio, non so se è chiaro. Che Aisha a 6 o 9 anni difficilmente poteva esercitare. Ah, e poi nel secondo caso non si parla di atto sessuale, ma di concepimento senza congiunzione carnale: qualsiasi vecchietta è in grado di confermarvi su questo punto teologico.
Poi chi lo sa come sono andate veramente le cose? Nessuno. Magari Aisha aveva 16 anni e Maria ha concepito come tutte le altre donne. Non lo sappiamo: però i miti li possiamo giudicare per quello che raccontano, e qui mi dispiace, ma non c'è gara. Da parte abbiamo una religione (l'Islam) che mostra nella tradizione biografica del suo profeta un modello patriarcale ormai lontanissimo dalla nostra sensibilità; dall'altra abbiamo una religione (il cristianesimo) che con i secoli ha reinterpretato il mito levigando i tratti più brutali e adeguandolo ai tempi.
Poi la Santanchè rimane indifendibile, ma è indifendibile anche il multiculturalismo del frullatore: tutte le religioni sono uguali, tutti i profeti si portano a letto le bambine. No. Tutti no. Le religioni sono diverse, e alcune ci possono piacere più di altre.
Leo, mi sa che hai toppato, qui. La cosa e' un po' piu' complessa. Leggiti un po' chi era Aisha (che a differenza di Maria e' un personaggio storicamente certo) e poi ne riparliamo.
RispondiEliminaquindi il punto non sarebbe che all'epoca (e anche dopo) sposarsi le bimbe era normale, ma che la tradizione islamica avrebbe dovuto, gradualmente, trasformare la novenne in quindicenne?
RispondiEliminaLa cosa interessante è anche che la nostra idea di un Giuseppe vecchio che sposa Maria bambina è un prodotto della letteratura medievale. Non è presente in nessuna fonte evangelica, ma è una invenzione dell'epica cristiana medievale per giustificare il fatto che Giuseppe non era interessato sessualmente a Maria. Chi sa il tedesco può leggere qua
RispondiEliminaChe in certe culture patriarcali ci si sposi in tenerissima età, d'accordo. Non credo però che la pedofilia c'entri molto (se non per i canoni giuridici di oggi), perché dubito che quelle culture raccomandino anche la consumazione del matrimonio prima della maturità fisica della sposa, cosa che sarebbe contraria alle leggi biologiche, prima di tutto (ne verrebbero compromesse le capacità di riprodursi). Poi che c'entra, io non c'ero.
RispondiElimina"Leggiti un po' chi era Aisha"
RispondiEliminaIbn Garitr al-Tabari va bene? Hai consigli
La fregola del "personaggio storico" non la capisco. Sono entrambi due personaggi mitizzati da secoli, che poi abbiano o no radice in una realtà storica è ormai fatto irrisorio.
"quindi il punto non sarebbe che all'epoca (e anche dopo) sposarsi le bimbe era normale, ma che la tradizione islamica avrebbe dovuto, gradualmente, trasformare la novenne in quindicenne?"
Sì: è quello che alcuni esegeti fanno, anche perché non credo che da nessuna parte sia scritta l'età a cui il matrimonio fu consumato. Si ricava sovrapponendo date di altri eventi. Se non sbaglio.
Scusa, scrivevo in condizioni precarie e non ho avuto tempo di spiegarmi meglio. Cerco di farlo qui sotto:
RispondiElimina1) Riguardo al "personaggio storico", quello che volevo dire era: Maometto e i suoi contemporanei sono personaggi storici accertati. E anche se sussistono incertezze soprattutto sulla prima parte della vita del profeta, non c'e' in quel caso lo spazio disponibile alla mitizzazione che c'e' invece per Gesu', Maria o gli apostoli - e che e' stato usato ampiamente.
2) Non tutte le religioni sono uguali. D'accordo. Ma non tutte le religioni sono uguali a se stesse. Il cattolicesimo di Ratzi non e' quello di Kung. O quello di S. Agostino - tenendo conto della dimensione temporale, la variabilita' e' ancora superiore. Dal punto di vista di un occidentale moderno, l'Islam e' stato per diversi secoli eticamente piu' avanzato del cristianesimo. Chi puo' dire come sara' l'Islam fra sei secoli?
Poi, piu' in particolare, mi sembra una eccessiva semplificazione quando dici:
"Da parte abbiamo una religione (l'Islam) che mostra nella tradizione biografica del suo profeta un modello patriarcale ormai lontanissimo dalla nostra sensibilità..."
Beh, la tradizione biografica del profeta mostra un quadro piu' avanzato (per i nostri occhi) di quanto lo sia gran parte dell'Islam oggi. Senz'altro piu' avanzato della cristianita' a lui contemporanea. E in particolare Maometto, che aveva sposato in prima battuta una vedova piu' vecchia di lui ed economicamente indipendente, una che ha continuato a tenere i cordoni della borsa e a mantenerlo finche' non ha deciso di vestire i panni del profeta, non mi sembra proprio nel solco del modello patriarcale. Tralasciando anche certa tradizione biografica islamica che vede Maometto spesso impegnato nei lavori domestici.
Riguardo ad Aisha e al suo libero arbitrio, ne sappiamo ancora meno che dell'eta' che aveva quando ha sposato il profeta. Tra parentesi, la giovane eta' di Aisha ha l'aria, lei si', di essere una forzatura miticizzante per rendere certa la sua verginita' all'epoca del matrimonio, un accorgimento sorprendentemente simile a quello della grande differenza di eta' fra Maria e Giuseppe.
Quel che si sa di Aisha e' che e' stata una figura pubblica con un profilo politico estremamente importante. Che ha guidato un esercito in battaglia e che e' stata sul punto di esercitare in prima persona il ruolo di successore del profeta. Non proprio il modello di sottomissione all'autorita' patriarcale. A essere in mala fede, potrei darti ragione quando affermi che Maria e' l'opposto di Aisha, arrivando di conseguenza a un bel 0 - 3. (In effetti mi accontenterei anche di un bel 1 - 2 fuori casa).
In definitiva, usato bene il relativismo non e' un frullatore, ma un modo di contestualizzare le religioni rispetto al loro ambito storico. Certo, le religioni sono diverse, e alcune possono piacerci piu' di altre. Ma spostandoci nello spazio e nel tempo, non e' detto che la preferita sia sempre la stessa.
Roberto
P.S.: cazzo, come t'innervosisci facile quando si parla di religione (al-Tabari poi e' fin troppo, io mica l'ho mai letto).
L'ho preso da qualche parte a metà prezzo (m'innervosisco? Perché?)
RispondiEliminaOk, Aisha è stata importante, ma a 6 anni non credo che abbia contrattato un matrimonio di sua scelta.
Scusa Leonardo, però l'accento, sempre crescente, posto dalla religione cattolica sull'importanza della verginità di Maria mi pare che ai fini della condizione femminile i suoi bei guai li abbia prodotti (e continui a produrne).
RispondiEliminaDall'altra parte invece mi sembra notevole l'episodio tramandato di Maometto che (fregandosene fra l'altro di influenti malelingue che gliela volevano far ripudiare) "perdona" Aisha che ha trascorso fortuitamente un'intera nottata in compagnia di un baldo giovane.
Forse basta ricordare che a quell'epoca (stiamo parlando del VI-VII secolo d.C.), anche nel "nostro" Occidente era normale il matrimonio di ragazzine in tenera età.
RispondiEliminaTanto per essere più specifico, conosciamo epigrafi funerarie romane che parlano di spose di 10-11 anni. Certo non sono i 6 che secondo una certa tradizione avrebbe avuto Aisha, ma credo proprio che per la Santanché anche i Romani sarebbero pedofili...
RispondiEliminaLeonardo sta lentamente compiendo il passaggio di quella linea d'ombra che porta direttamente alla Democrazia Cristiana dello spirito (prima o poi succede a tutti): del resto è difficile resistere agli effetti della popolarità, dell'apertura di un mutuo, delle comparsate televisive.
RispondiEliminaSpero che prima di giungere alla micheleserrizzazione totale riusciremo a leggere ancora qualche post decente ;)
scusate ma voi avete problemi...
RispondiEliminaMa chi se ne frega dell'età di Aicha e di Maria.
Per quello che mi riguarda Maria è un personaggio mitico tanto varrebbe cominciare un dibattito sull'età di Nausicaa. Di Aicha non so nulla.
Ma voi verament e volete ridurvi a farvi dettare le linee del dibattito dalla Santaché ?
Il problema è: come è trattata nel mondo mussulmano la donna oggi. (al posto di "donna "siete liberi di metterci omosessuali, minoranze etnico religiose, etc). Come le stesse categorie sono trattate in occidente. Come le differenti visioni sono conciliabili (se lo sono). A me di verificare se Maometto andasse o meno con le bambine comparando il testo di AL Gamal con quello di al Yussef non me ne frega nulla.
Quello che mi ha colpito della storia della Santaché è la sua pretesa di utilizzare le leggi attuali per giudicare il passato. La legge italiana fino al 1975 prevedeva anche se con dispensa il matrimonio alle dodicenni. Che dobbiamo concludere che dunque noi italiani siamo figli di una cultura pedofila?
RispondiEliminaMa questo è lo stesso Leonardo che anni addietro s'affannava a dimostrare, Scritture alla mano, come il cristianesimo fosse in realtà misogino quanto l'islam se non di più?
RispondiEliminahttp://leonardo.blogspot.com/2004/11/i-versetti-misogini-ehm-temo-di.html
Per carità, mica per criticare, anzi, se vuoi mi rispondo da solo: solo i cretini non cambiano mai idea e io son rimasto al 2003 e tu invece sei più avanti di due sistemi operativi sei upgrade e diciannove patch e in realtà lo sei sempre stato, etc.
Solo una cosa mi preoccupa: non è che fra un paio d'anni mi sorpassi a destra così, senza freccia come Casarini?
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2009/17-novembre-2009/casarini-ora-fa-l-imprenditore-in-piazza-le-partite-iva-1602020679991.shtml
Il mio povero vecchio cuore potrebbe non reggere.
tibi
Poi chi lo sa come sono andate veramente le cose? Nessuno. Magari Aisha aveva 16 anni e Maria ha concepito come tutte le altre donne. Non lo sappiamo.
RispondiEliminaMolto bella, specie se indossata su questo:
2,01. Ma insomma, alla fine Dio c'è o no? Non si sa.
Ignoramus. Potrebbe essere socratico, chissà.
Ciò detto, vuoi mettere Maria con Aisha? concepimento virginale, carrozzeria a prova di peccato originale [en passant: ma l'uomo della sindone il pomo d'Adamo ce l'ha o no?], alzacristalli elettrici, conversazione con omino alato, libero arbitrio, madre di suo padre (daje, Freud!), tette-missili... ehm, no aspetta, forse sto sbagliando mitologia di riferimento; e allora chiedo perdono; accetta questo come segno di pace.
Forse il confronto-reazione che hai letto e' proprio causato dal desiderio di individuare la non applicabilita' di un'etica relativamente nuova (degli ultimi 40 anni, tuttalpiu') a situazioni sociali antiche. Per questo Maria e Aisha non sono usabili, entrambe, allo scopo di comparazione con i problemi che le varie religioni affrontano oggi.
RispondiEliminaSarabba stato meglio, sempre in tema di religioni, confrontare Aisha (in campo, per l'Islam) con magari la societa' ateniese classica (rappresentante solidissimo dell'altra grande religione di oggi, la Democrazia, al cui altare abbiamo sacrificato negli ultimi anni nel di piu' di quanto non abbiamo voluto fare per il piu' attempato Cristianesimo).
I Greci amavano la giovane eta', nei giovinetti piu' che nelle femminucce, si dice... Questa argomentazione mi sa piu' solida di quella relativa a Maria... in effetti.