giovedì, ottobre 18, 2007
Fast Food Province
Ho visto Fast Food Nation* e questo mi spinge ad un outing. Quando facevo il vecchio lavoro derattizzavo il magazzino che rifornisce tutti i McDonald’s d’Italia. Perché in Italia McDonald’s è modenese: a Castelvetro (Mo) si fanno le polpette, a Bomporto (Mo) il pane. E di fianco allo stabilimento del pane c’è il magazzino. Era un posto pulito, ai limiti dell’asettico. A un certo punto dovevo infilarmi una giacca a vento ed entrare nella cella freezer (“E’ meno 20 ma è molto secco, quindi non sembra così freddo”). Dentro correvo quasi. Per finire più in fretta il giro e uscire dalla ghiacciaia con ancora le dita mobili. Mi ricordo che mi domandavo come ci sarebbe potuto finire un topo in quella catacomba di gelo. E anche una volta che ci fosse finito quale danno avrebbe potuto combinare nei pochi minuti prima di finire ibernato. Ma a colpirmi veramente erano i pomodori della cella frigo (+ 5 °C). Talmente uguali tra loro nel colore arancio, nella forma e nelle dimensioni che ero certo che toccandoli li avrei trovati di plastica. Non l’ho mai fatto, per mantenere almeno il beneficio del dubbio.
Non ricordo di aver mai trovato topi al magazzino di Bomporto. Ne trovai invece uno all’interno del McDonalds del più grande centro commerciale della zona. Ma non è per quello che ve lo sconsiglio, quello fu un fatto episodico. E’ perché nei bagni del personale non c’era il sapone.
* Fast Food Nation è un piacevole filmetto per no global romantici ed ingenui ma allo stesso tempo riassume bene, seppur in maniera un tantino didascalica e didattica le tematiche scomode legate all’industria del settore. Ricorda i contenuti di un vecchio volantino, “What’s Wrong With McDonald’s” (qui in italiano), che, diffuso a Londra nei primi anni 90 fece insorgere la multinazionale e sfociò in un lungo processo, per buona parte vinto dagli attivisti che volantinavano. Il succo è che l’industria della ristorazione veloce sfrutta i lavoratori per produrre cibo di scadente qualità nel quale finisce anche qualche schizzetto, non metaforico, di merda.
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