giovedì, gennaio 18, 2007

"tanto quei due li ammazzano"

La butto lì, ma ci devo lavorare. Uno degli aspetti positivi (o negativi?) della contemporanea società dell'avanspettacolo, è che non si tiene. Non riesce a conservare nessuna ipocrisia, nessun tabù.

L'esempio che ho in mente è l'esecuzione - che si dà per imminente - dei coniugi assassini brianzoli per mano di qualche galeotto. Mica voci da bar sport, eh? Se ne parla sui telegiornali nazionali, con tanto di interviste a gente che in galera c'è stata "e sa come vanno queste cose".

Ora, un codice non scritto della malavita ci sarà sempre stato: ferraginoso e malfunzionante come tutti i codici. Ma per secoli abbiamo finto che non esistesse. Nell'era del boom eravamo progressisti, ci vergognavamo di parlare di pena di morte, e ammettevamo l'esistenza di una galera solo a patto che educasse il cittadino disonesto. E se qualche assassino di bambini veniva trovato impiccato in cella, si parlava di suicidio e la cosa finiva lì. Eravamo ipocriti.

Adesso no, adesso siamo selvaggi e basta. E' un passo avanti, o indietro, non lo so, ma è un passo. A me, sapete, piace il movimento.

1 commento:

  1. per una volta sono d'accordo con le tue analisi sociologiche. di solito quando si parla di cambiamento di costume nella società italiana si fa riferimento sempre agli anni 60 e alla liberazione sessuale (vera, parziale o presunta che sia). ma il cambiamento degli ultimi 25 anni - che c'è ed è profondo - riguarda molto di più questa cosa di cui parli tu e forse è meno analizzata di quanto meriterebbe.

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