lunedì, novembre 17, 2008

Quella rana che ci manca tanto

Trovandomi a Bolzano per qualche giorno non ho mancato l’occasione di mettermi sulle tracce della nostra rana crocifissa preferita, quella che ci ha fatto compagnia per mesi nel template di questo blog e che era ospitata presso il locale museo di arte contemporanea.

Troppo tardi. Cacciata la rana e poi anche la direttrice, adesso al Museion c’è solo una bella mostra sui Sonic Youth (che consiglio caldamente). Barbara, la guida, mi dice che ai tempi di “Zuerst die Füsse” davanti al museo c’era persino un tizio che faceva lo sciopero della fame contro l’esposizione del sacrilego animale (“Fosse per me lo lasciavo morire di fame quello. Un cretino di meno”). Forse si trattava del presidente del Consiglio regionale. La cosa curiosa è che tutto questo accanimento è stato rivolto nei confronti di un'opera ironica ma dal significato persino moralistico.
La citazione qui sotto è presa da internet per pigrizia ma è la stessa che mi ha dato Barbara
Il Tirolo infatti e’ fatto di ”Kneipen”, locali dove a fine giornata si beve birra a litri per poi lasciarsi andare a barzellette e battute pesanti e sconce sotto il crocifisso di legno che, normalmente, vi si trova appeso. ”Nageln” (inchiodare, i chiodi della croce) in gergo significa anche avere rapporti sessuali e ”Fred Frog (rana) rings the bell” sta per ”Facciamoci un altro giro di birra finche’ siamo ancora in grado di reggerci in piedi”. Insomma la rana in croce rappresenta l’uomo ridotto ad animale, che beve fino all’abbrutimento, che non riesce a liberarsi dalla croce dell’alcol vissuto come piaga. E Kippenberger condanna una societa’ che da una parte si dice cristiana e che dall’altra, proprio sotto o davanti al Cristo che dice di venerare, riesce ad esprimere solo il peggio di se’.

Intanto, rimosse le opere d’arte blasfeme, restano quelle ufficiali: il Monumento alla Vittoria ad esempio.

O il Mussolini equestre di piazza del Tribunale. Infatti il giorno in cui ho lasciato l’Alto Adige era prevista una manifestazione degli Schützen contro il fascismo. Che di per sé sarebbe anche un’ottima iniziativa se non fosse che anche tra i tiratori piumati devoti al Sacro Cuore di Gesù si respira una certa arietta. Meglio quella del lungo Talvera, che in una bella giornata autunnale è il posto più splendido della splendida ranidafobica Bolzano.

nelle foto, dall'alto:

1. Il Museion
2. Monumento alla vittoria. I militanti di AN depongono ceri in attesa della manifestazione degli Schützen
3. e 4. La colonna "Agli atesini caduti per l'Impero" in piazza della Vittoria
5. Lucchetti dell'amore sul Talvera
6. Castel Mareccio visto dalla passeggiata sul Talvera
7. Il Museion dall'oltre Talvera
8. Davanti al Museion. La rana non se n'è andata del tutto







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