La documentazione più sfavorevole alla Rai è stata fornita dallo stesso Ente che ha consegnato al giudice un «dossier» di Arcangelo Scursatone, che ha là maggiore anzianità come redattore capo della Rai (22 anni). « Scursatone — dice Capello — è quello che ha fondato la Rai, organizzando per gli "Alleati" i servizi radiofonici sin dal 25 aprile 1945. Per aver denunciato alcune illegalità del sistema è stato messo in un "ufficio d'isolamento" nonostante sia uno dei più colti (tra l'altro parla otto lingue). Dalle testimonianze di Scursatone e altri emergono storie emblematiche: il giornalista Emilio Fede che si fa dare dagli orafi di Valenza alcuni preziosi e «tende a non restituirli» o fa filmare a St-Vincent una ballerina che danza nuda e si impossessa della pellicola. Di lui Ettore Bernabei, consuocero di Fanfani ed ex direttore generale della Rai, ha detto al processo: «...ha sempre cercato di essere dentro alla notizia» sia pur aggiungendo che «con tutta sicurezza nemmeno la direzione centrale amministrativa saprebbe riferire sulle centinaia di milioni che il Fede è costato alla Rai». (Stampa Sera, 26/10/1978)
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