giovedì, marzo 29, 2012

Emilio Fede, lato A

Secondo una felice intuizione del linguista Genette il comico sarebbe il tragico visto di spalle.
Emilio Fede si sono sforzati tutti di guardarlo solo di spalle per oltre 20 anni, visto di fronte è la misura della decenza mancante da questo paese. E della bufala della meritocrazia.

La documentazione più sfavorevole alla Rai è stata fornita dallo stesso Ente che ha consegnato al giudice un «dossier» di Arcangelo Scursatone, che ha là maggiore anzianità come redattore capo della Rai (22 anni). « Scursatone — dice Capello — è quello che ha fondato la Rai, organizzando per gli "Alleati" i servizi radiofonici sin dal 25 aprile 1945. Per aver denunciato alcune illegalità del sistema è stato messo in un "ufficio d'isolamento" nonostante sia uno dei più colti (tra l'altro parla otto lingue). Dalle testimonianze di Scursatone e altri emergono storie emblematiche: il giornalista Emilio Fede che si fa dare dagli orafi di Valenza alcuni preziosi e «tende a non restituirli» o fa filmare a St-Vincent una ballerina che danza nuda e si impossessa della pellicola. Di lui Ettore Bernabei, consuocero di Fanfani ed ex direttore generale della Rai, ha detto al processo: «...ha sempre cercato di essere dentro alla notizia» sia pur aggiungendo che «con tutta sicurezza nemmeno la direzione centrale amministrativa saprebbe riferire sulle centinaia di milioni che il Fede è costato alla Rai». (Stampa Sera, 26/10/1978)

Nessun commento:

Posta un commento