domenica, ottobre 22, 2006

Meccanici popolari vs. teorici della cospirazione/3

Ecco la terza puntata dell'inchiesta della rivista americana Popular Mechanics a proposito delle teorie cospirative sull'11 settembre
Le altre puntate : 1 - 2
Ricordiamo che si tratta di un'esclusiva di Piste per i suoi lettori. Solito disclaimer su errori ed omissioni che potete segnalare nei commenti
------------------------------------------------------------------------------------
Seismic Spikes
Asserzione: I sismografi del Lamont-Doherty Earth Observatory di Palisades, 21 miglia a nord del WTC hanno registrato gli eventi dell’11 settembre. “Le scosse più forti sono state tutte registrate all’inizio del crollo, ben prima che i rottami dell’aereo colpissero il suolo” riporta il sito web WhatReallyHappened.com.
Un redattore di Prisonplanet.com, sito web legato al talk show radiofonico di Alex Jones, dichiara che i picchi sismici (grafico 1)sono “l’inconfutabile prova che potenti esplosioni hanno buttato giù le torri. Il sito web dice che le sue scoperte sono confermate da due sismologi dell’osservatorio, Won-Young Kim and Arthur Lerner-Lam. Ciascun “picco acuto di breve durata”, dice Prisonplanet.com, è compatibile con una “implosione tipo demolizione controllata”

Realtà: “Non c’è base scentifica per la conclusione che furono esplosioni controllate a buttare giù le torri” dice Lerner-Lam a PM. “Quella rappresentazione del nostro lavoro è assolutamente scorretta e fuori contesto”
Il rapporto di Lamont-Doherty include vari grafici che mostrano i rilevamenti sismici prodotti dagli aerei nello schiantarsi contro le due torri così come il crollo successivo di entrambi gli edifici. WhatReallyHappened.com ha scelto di mostrare solo un grafico (grafico 1), che presenta i rilevamenti in un arco di tempo di 30 minuti, con relativi problermi di scala.
Su quel grafico, gli 8 e 10 secondi dei crolli appaiono ingannevolemente come due picchi improvvisi. Il grafico del Lamont-Doherty dove gli stessi dati sono presentati in una scala di 40 secondi (grafico 2)
dà un’immagine più dettagliata: le onde sismiche – blu per la torre sud, rosse per la torre nord – partono piccole e crescono mano a mano che gli edifici rovinano al suolo. Traduzione: niente bombe.

WTC 7 Collapse
Asserzione: Sette ore dopo la caduta delle due torri, la torre 7 del WTC (WTC 7) è crollata. Secondo 911review.org: “Il video mostra chiaramente che non si è trattato di un crollo conseguente a fuoco, ma anche qui di una demolizione controllata, tra gli investigatori su Internet c’è accordo su questo.”

Realtà: Molti teorici della cospirazione indicano il rapporto preliminare della FEMA che dice che i danni alla WTC 7 furono relativamente modesti prima del suo crollo. Col beneficio di più tempo e maggiori risorse, i ricercatori del NIST adesso sostengono l’ipotesi di lavoro che la WTC 7 fosse stata di gran lunga più danneggiata dai rottami cadenti di quanto avesse indicato il rapporto FEMA. “La cosa più importante che abbiamo trovato è stato che c’erano, in effetti, danni fisici sul lato sud della torre 7.” dice Sunder del NIST a PM. “ Su circa un terzo della facciata, verso il centro e verso il fondo – approssimativamente 10 piani – circa il 25 per cento della profondità dell’edificio era stata scavata. Il NIST ha anche scoperto danni, prima non documentati, ai piani alti della torre 7 e all’angolo sud-ovest.
Gli investigatori del NIST ritengono che una combinazione di fuoco intenso e pesanti danni alle strutture abbiano concorso al crollo, anche se per assegnare l’esatta ripartizione dei contributi sono necessarie ulteriori ricerche. Le analisi del NIST suggeriscono che la caduta del WTC 7 sia stato un esempio di “crollo progressivo”, un processo in cui la caduta di parti di una struttura crea squilibri che alla fine fanno sì che crolli l’intero edificio. I video della caduta della torre 7 mostrano incrinature o “incurvature” sulla facciata dell’edificio appena prima che i due attici spariscano dentro la struttura , uno dopo l’altro. L’intero edificio cadde su se stesso. Fu un crollo diagonale, con il cedevole lato orientale che tirò giù quello occidentale.
Secondo il NIST ci fu una causa primaria per il crollo: le colonne vicine alle incrinature stavano portando un carico eccezionalmente elevato. “Quello che le nostre analisi preliminari hanno mostrato è che tirando via anche solo una colonna su uno dei piani bassi” – dice Sunder – “si può causare un’evoluzione di crollo di tipo verticale, dunque l’intera zona dell’edificio viene giù”
Altri due fattori che possono aver contribuito sono tuttora oggetto di indagine: innanzitutto le capriate del quinto e settimo piano erano progettate per trasferire i cariche da un insieme di colonne ad un altro. Con le colonne della facciata sud apparentemente danneggiate, sarebbe stato comunicato un elevato stress da carico alle colonne dell’altra facciata portandole in questo modo oltre la loro capacità di carico e tenuta. Secondariamente c’è la questione dell’incendio al quinto piano, durato oltre sette ore. “Non c’erano pompieri alla torre 7” dice Sunder. Gli investigatori sono convinti che il fuoco sia stato alimentato da serbatoi di gasolio, carburante che molti affittuari impiegavano per far funzionare i generatori d’emergenza. La maggior parte dei serbatoi presenti nell’edificio erano abbastanza piccoli ma un generatore al quinto piano era collegato a un grosso serbatoio interrato attraverso una linea pressurizzata. Dice Sunder: “La nostra attuale ipotesi di lavoro è che la linea pressurizzata abbia fornito alimentazione [al fuoco] per un lungo tempo.”
WTC 7 avrebbe forse potuto resistere ai danni fisici che ricevette o al fuoco che bruciò per ore, ma I due fattori combinati – abbinati all’inusuale costruzione dell’edificio – sono stati sufficienti a innescare la reazione a catena del crollo.
(continua)

Nessun commento:

Posta un commento