giovedì, novembre 18, 2010

Il prof Ubiquo

Questo è un blog dove in teoria io manco dovrei scrivere, con tutti i bravi e ottimi autori che ci sono, in teoria. Poi alla fine resto solo e vi annoio coi fatti miei.

Come insegnante - forse non sapete che faccio l'insegnante - mi toccano 18 ore di lezione alla settimana. Che non sono "18 ore di lavoro" come crede gente. Il lavoro è tutt'intorno: preparare le lezioni, correggere, ecc. Certe volte anzi l'ora di lezione è il momento in cui ti rilassi. Comunque.

Questa settimana è successa una cosa strana. Alla fine di mercoledì ho contato quante ore di lezione avevo fatto. Stavo a 16. Uhm. Mercoledì è abbastanza presto, nella settimana.

Anche perché più di 17 la mia scuola non le fa (nella 17ma ora avevo i colloqui coi genitori, a un certo punto mi girava la testa, fortuna che ero a pochi cm. dalla macchinetta del caffè).

16h in tre giorni ha da essere il mio record. Ma la cosa incredibile è che sono riuscito a metterci dentro anche uno sciopero. Cioè, è andata così: il mio sindacato ha questa politica di scioperi a singhiozzo che io non discuto perché contrariamente a quello che si crede, io non è che abbia voglia di discutere su tutto (anzi a volte chiuso il blog non ho più voglia di discutere di niente). E quindi la segretaria a un certo punto mi fa: "ma lei lo fa lo sciopero di martedì?" (Notate che lei non dovrebbe chiedermelo e io non sarei tenuto a risponderle, ma ok).
E io: "Certo. Però mi sa che è in un'ora in cui io non ho lezione".
"Allora non lo fa".
"No, voglio farlo lo stesso".
"Ma non le conviene".
"E invece voglio farlo".
"Aderisce?"
"Aderisco!"

Il giorno dopo mi chiedono se posso sostituire per un'ora una che ha il bimbo con l'influenza, e io come no, pagatemi e vi faccio tutto, tanto ho un'ora buca. Dimenticandomi che proprio in quell'ora lì stavo scioperando.

La conclusione è che ho fatto un'ora di sciopero e un'ora di straordinario negli stessi sessanta minuti, che è una cosa che io stesso non so come interpretare. Forse se aveste l'ano e il membro virile più vicini, nel vostro organismo; se poteste fottervi concretamente da soli, provando in un contempo gioia e afflizione, ecco, forse capireste come a volte io mi sento.

1 commento:

  1. per carità, lascia stare ani e peni, che ne abbiamo avute abbastanza, 'sta settimana.
    clà

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