martedì, novembre 02, 2010
Forse ci è, forse ci fa, comunque ci offende
Siete liberi di considerare l'ultima trita uscita di Berlusconi ('meglio puttanieri che gay'), come
(a) lo sprovveduto delirio di un vecchietto sotto stress che non sa più dov'è e cosa fa;
(b) la fredda esecuzione di uno schema studiato a tavolino, il botto che dà inizio a una campagna elettorale 2011 che prevede l'arretramento della retorica PdL sulla linea paliniana: e quindi tasse brutto, ricerca scientifica brutto, gay brutto.
Può essere sia (a) che (b) e, come spesso accade a Berl, può anche essere (a) e (b) insieme. Io mi limito a osservare come il giorno dell'orgoglio omofobo al governo sia caduto proprio il 2 novembre. A 35 anni dall'assassinio Pasolini, essere gay in Italia è ancora un grosso problema.
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Con una presa di distanze piena di contestualizzazioni ("quella di Silvio Berlusconi è stata una battuta, la chiusa di un discorso serio, di ben altro tenore") e rivendicazioni del lavoro svolto ("questo governo ha il merito di essersi impegnato, come nessuno prima, contro le discriminazioni nei loro confronti") la Carfagna giganteggia per indipendenza di pensiero. No, per dire del nanismo dei suoi colleghi.
RispondiEliminaUn palazzinaro losco che ancora non ha capito che le battute da osteria fanno a pugni con la carica pubblica che ricopre, non ce lo voglio A PRESCINDERE!
RispondiEliminaE questo sarebbe il genio della comunicazione? Nel duetto con il tipo del motoshow (o quel cazzo che è) mancava solo la gag del "tirami il dito".
RispondiEliminascusate, ma mi dissocio, "meglio le gnocche che i ghei"...ovvio,
RispondiEliminaanch'io preferirei sodomizzare le figlie di berlusconi
+ttosto che berlusconi
eccheccazzo!!