Le persone che vanno in depressione a Natale esistono veramente.
E la depressione natalizia esiste realmente. Voglio dire che non è una posa, un mi si nota di più se batto la testa contro il muro. Ci sono persone che a Natale davvero soffrono, e a trattarli da snob non li aiutate. Abbiate un po' di pazienza perché magari il resto dell'anno sono persone dolcissime, ma il solstizio d'inverno è un momento difficile.
Aggiungo che secondo me la depressione natalizia non è causata dal Natale, ma viceversa è il Natale a essere stato inventato, in tempi antichissimi, per esorcizzare questo problema che era sentito da molti: le giornate sono molto corte, fa freddo, stiamo male. E allora sin dalla notte dei tempi ci siamo inventati che il primo giorno un po' più lungo dopo il solstizio d'Inverno si festeggia la vittoria del Sole (Sol Invictus per i latini), che proprio all'ultimo momento riprende vigore e riallunga le giornate, dai, forza, è ancora lunga ma ce la possiamo fare. Coi bambini funziona. Con molte persone funziona. Ma non con tutti: c'è una ridotta quota di persone che continuano a deprimersi anche se gli dai l'albero, il presepe, il regalo, le renne e tutte le altre cazzate. Non funzionano. Magari è una questione genetica. Non si sa, ma con i problemi che non si conoscono ci vuole un po' più di rispetto.
Anche per tutte le persone che fingono di godere e non godono, dai che ne avete conosciuto tutti qualcheduna.
Aggiungerei che le festività sono spesso molto dolorose per le persone sole, che si sentono più vulnerabili quando tutti sono in giro (fintamente) allegri e contenti. Quando ero in Croce Rossa però mi sono stupito di una cosa, correlata ma differente: c'è un picco dei suicidi non per le feste, ma nelle prime settimane di febbraio. La gente, anche qui più vulnerabile, punta molto sull'anno nuovo, sulla differenza del +1 che sembra portatrice di cambiamento e troppo spesso si risolve in un nulla di fatto...
RispondiEliminamolto carino e dolce
RispondiEliminaCaspita che ragionamento. Mi piace veramente la tua esposizione e sono pienamente d'accordo. Quindi un augurio particolare a tutte quelle persone che, è assodato, hanno una sofferenza spesso nascosta, ma non meno reale. Un augurio che possano stare, se non bene, meglio.
RispondiEliminaCiao_
Roby
può essere, eh. però io dal giorno dopo natale, dopo l'esaurimento nervoso per i regali, il conto corrente sempre più in pericolo, le dodici ore di pranzo, la messa e i parenti che mi dicono "come-sei-cresciuta-ti-fai-sempre-più-grande", ecco, dal 26 dicembre, io mi sento un po' più sola e un po' più leggera...
RispondiEliminaauguri :)
s.