sabato, giugno 21, 2008

Arsenio Lupin, non sei nessuno

Questa me la dovete spiegare meglio. Cioè, questo signore apriva le buste e s'impossessava dei bancomat, e va bene; e poi "chiedeva di comunicargli il codice segreto 'pin' gia' in loro possesso"... come? Faccio fatica a immaginare la scena.

"Buongiorno, sono il postino, avrei bisogno del codice PIN del suo nuovo bancomat".
"Ah, bene, è arrivato il mio nuovo bancomat?"
"Ehm... no, però avrei bisogno del suo codice PIN".
"Ma scusi, come fa a sapere che mi è appena arrivato un codice nuovo?"
"Eh, sa, sono il postino".
"Ha ragione. Aspetti che lo vado a prendere. Nel frattempo si accomodi: vuole un the? Un caffè? Vuol dare un'occhiata a mia figlia che si fa la doccia?"
"Ma perché no".
"Un attimo... ecco. Il nuovo PIN è otto... otto... tre... due... sei.... Forse è meglio se se lo scrive".
"Grazie".
"Ah, guardi, qui ho anche la combinazione della cassaforte che è lì dietro la riproduzione della Gioconda. Le do anche quella, non si sa mai".
"Grazie ancora".
"Allora per il nuovo bancomat aspetto, eh?"
"Aspetti, aspetti pure".
"Arrivederci e grazie!"

1 commento:

  1. Sono sempre stato convinto che sì, mettiamo in galera Vanna Marchi, ma interniamo anche chi s'è comprato il sale! Secondo me fanno più danni loro dentro una cabina elettorale che il maestro donascimiento in un mese di televendite...

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