venerdì, aprile 29, 2011
mercoledì, aprile 27, 2011
martedì, aprile 26, 2011
I Am Number Two
Non è tanto l'indecisione - perché, c'è stata una sola volta in cui eravamo decisi? - del resto è un aspetto del carattere nazionale che fa tutt'uno con la nostra scarsa autostima, l'idea di aspettare sempre di vedere chi vince (se almeno funzionasse, e invece le prendiamo lo stesso).
Ma stavolta non sappiamo nemmeno su cosa siamo indecisi. Quali erano le opzioni? Lasciarli incanaglire in stile Somalia? Aspettare che Gheddafi facesse terra bruciata e poi tornare a stringergli le mani come niente fosse? E invece adesso chi stiamo appoggiando? Qual è il progetto? Boh, mah, andiamo avanti.
Nostalgia di GWBush, che almeno un piano lo aveva, un obiettivo più o meno chiaro, e potevi dirgli: Mr. GWBush, che piano del cazzo, che obiettivo assurdo. Ti vien voglia di dare un'occhiata all'Afganistan, succedono sempre cose fantastiche in Afganistan. Per esempio oggi hanno ucciso il Numero Due di Al Qaeda, ti rendi conto? Il Numero Due Di Al Qaeda! Fa così 2004, i Franz Ferdinand, le frangette, per favore, divulgate altri fatti brutti su Guantanamo, arrestateci qualche altro Numero Due. I nostri dubbi hanno bisogno di certezze.
giovedì, aprile 21, 2011
I volonterosi bersagli di Steve
mercoledì, aprile 20, 2011
lunedì, aprile 18, 2011
sabato, aprile 16, 2011
Il berlusconismo comincia in casa
Berlusconi contro la scuola pubblica
"Sottrarre figli a insegnanti di sinistra"
E voi di Repubblica date una mano.
(E il PD vuoi che resti indietro?)
venerdì, aprile 15, 2011
Umani dopo tutto
Credo che abbia a che fare col problema dell'umanità, ovvero che quando la perdi non te ne accorgi. Non sei più umano, e quindi non te ne frega più sostanzialmente nulla, puoi cominciare ad addentare carne umana come se niente fosse.
Prendi Deborah Fait. Io ritengo che sia umana: fin troppo umani sono i suoi difetti. Lei però non credeva, per esempio, che Vittorio Arrigoni fosse umano. E non sto interpretando, guardate, lo ha scritto proprio lei, con le sue manine talvolta un po' maldestre:
Chissa', Vittorio, se hai gridato ai tuoi disumani carnefici "Restiamo umani".
Loro non lo sono mai stati e tu lo sei diventato solo nell'ultimo momento della tua vita.
L'onore delle armi: Vittorio non era umano, però lo diventa mentre lo strangolano, nel momento in cui non può più provocare danni di immagine a Israele. Lo diventa giusto per qualche istante, giusto il tempo di diventare una vittima dell'islamofascismo. Un attimo prima era ancora islamofascista anche lui, e quindi - deduco - non era umano. E allora cos'era? Un vampiro antisemita, uno zombie islamofascista, cos'era quell'essere non umano che stava tanto a Gaza? La Fait non ce lo dirà, ci ha detto fin troppo: come minimo ha ammesso un po' di confusione tra i concetti di Israele e Umanità.
giovedì, aprile 14, 2011
mercoledì, aprile 13, 2011
Gabriellona lo sa?
"So it is built to easily withstand even a violent earthquake"
Se questo non era un tastierista
(Stampa Sera 1/2/1988 – “Parte Juke-box 90 concerti rock”)
martedì, aprile 12, 2011
"Voleva buttarsi, abbiamo dovuto abbatterlo"
"Al giudice ho dato dei soldi per evitare che si facesse corrompere.
Ai testimoni ho dato dei soldi per evitare che prendessero dei soldi.
Alla madre ho dato dei soldi per evitare che vendesse la figlia.
Ai parlamentari ho dato dei soldi per evitare che votassero per interesse.
Al pappone ho dato dei soldi per evitare che sfruttasse le donne...."
[Continua]
giovedì, aprile 07, 2011
Se questo non è un assassino
Innanzitutto perché fa parte di quel centinaio di parenti virtuali che ci entrano nel tinello tutti i giorni per anni e anni. Ci affezioniamo anche ai peggiori, figurarsi al giovanile musicista soul Bobo Maroni, con quella faccia da compagno di classe che ce l’ha fatta senza per questo aver preso nemmeno un filo di arroganza o supponenza. Poi perché ammettere che gli italiani siano democraticamente governati da un assassino che gode di un largo consenso popolare (peraltro crescente, si dice) è qualcosa che tende a urticare profondamente le coscienze a posto di noi impiegati.
Tuttavia a un esame appena appena un po’ freddo delle cose occorre riconoscere che ci sono circostanze difficili da negare: Roberto Bobo Maroni, Ministro dell’Interno e tastierista dei Distretto 51 è da tanti anni ai vertici assoluti di un partito di governo che
- ha fatto introdurre il reato di clandestinità
- si è accordato con uno stato dittatoriale, la Libia, perché arginasse il flusso di migranti. Costasse quel che costasse
- ha cercato di togliere le cure primarie agli immigrati senza permesso di soggiorno
- ha inaugurato la politica dei respingimenti in acque internazionali
Quest’ultimo punto, del quale è stato ispiratore, Maroni lo rivendica come uno dei maggiori successi del governo.
Occorre qui sottolineare come i respingimenti siano avvenuti nonostante autorevoli pareri abbiano spiegato che costituivano violazione del diritto internazionale e italiano e nonostante autorevoli organizzazioni abbiano invitato l’Italia a non giocare con la vita delle persone. I risultati di questo successo si possono trovare qua e là per la rete (1 , 2 , 3 , 4).
Ecco, ammettiamo pure che Bobo Maroni, Ministro dell’Interno e musicista per passione non sia un assassino. Ma allora come lo definireste voi?
mercoledì, aprile 06, 2011
Definiamo "genocidio"
Indovinello
1. La camorra
2. La Yakuza
3. La SIAE
Un aiutino: Non ti assicura contro furti e incendi alla proprietà.
lunedì, aprile 04, 2011
Il dolore della gente non riguarda la mia età
Dell'Utri ve li compra facile
No, è una sola. Almeno per Peter Thonemann (Oxford).
"The only possible explanation is that the text on the bronze tablet was copied directly from the inscription in the museum at Amman by someone who did not understand the meaning of the text of the inscription, but was simply looking for a plausible-looking sequence of Greek letters to copy. He copied that sequence three times, in each case mixing up the letters alpha and lambda.
This particular bronze tablet is, therefore, a modern forgery, produced in Jordan within the last fifty years. I would stake my career on it".
domenica, aprile 03, 2011
Oggi domenica senz'auto
Oggi domenica senz’auto
allora ho preso la bicicletta
e investito una lucertola
vittima inconsapevole della domenica senz’auto