martedì, settembre 14, 2010

Sorge Piersilvio

Negli ultimi tempi io (che non sono uno esperto, ogni tanto giova ribadire) sono diventato un sostenitore dell'ipotesi dinastica: dopo Berlusconi ci sarà un altro Berlusconi. Non solo per il gusto della provocazione (ok, anche per quello). Si tratta più che altro dell'esito naturale di una narcisocrazia: SB ha avuto 10 anni di tempo per pensare alla successione, e non lo ha fatto. La fine è una cosa alla quale non riesce a pensare, è uno dei suoi più grandi limiti. Ha bruciato Casini, ora punta a far fuori Fini, domani farà in modo di seccare Tremonti; per tacere di tutte le intelligenze valide che nel '96 ancora lo circondavano e progressivamente sono state soppiantate da nani, ballerine, gerarchi da operetta, tutto un demi-monde che non ha nessuna speranza di sopravvivergli. Nel frattempo però c'è un'azienda che fattura, e che per sopravvivere ha bisogno di mantenere una situazione di monopolio o duopolio in determinate situazioni (raccolta pubblicitaria, palinsesti in chiaro, eccetera). Le aziende tendono, come qualsiasi altro organismo che non sia un partito di sinistra italiano, all'autoconservazione: perciò mi sembra inevitabile che Mediaset cerchi di riempire il vuoto che SB presto o tardi lascerà. Non dico che ce la farà, ma vuoi che non ci provi?

Il problema è che bisogna essere delicati. Per prima cosa, non bisogna offendere SB, che davvero non è in grado di ragionare sulla cosa: lui sconfiggerà il cancro e camperà 120 anni, probabilmente intrattenendo la Trista Mietitrice con sapide freddure. Ma nel frattempo bisogna preparare l'italiano medio. Anche quello milanista col conto mediolanum e l'Amoroso sull'ipod: anche lui, all'idea di Piersilvio o Marina premier non è mica tanto pronto. Ma intanto il tempo passa, e non si arresta una hora(*).

Tutto questo per dire che l'ultimo numero di Chi, in pratica una monografia su "Torso-Nudo" Piersilvio, mi sembra il fatto politicamente più rilevante della settimana: più di un comizio a Mirabello o Venezia (o a Torino, purtroppo).

(*) Venite, venite, grammarnazi.

7 commenti:

  1. "Le aziende tendono, come qualsiasi altro organismo che non sia un partito di sinistra italiano, all'autoconservazione". Vado a ordinare una targa.

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  2. io invece volevo istituire una raccolta fondi per la lotta contro i grammarnazi :-)

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  3. Dunque, la vera notizia è che Leonardo legge Chi.

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  4. Confermo. Infatti Chiambretti l'altra sera ha rilanciato il torso nudo in contesto adulatorio.

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  5. Concordo sulla tremenda previsione della dinastia B.: il nano non può tollerare che a succedergli altri non sia che che un suo quasi-clone (c'è in più qualche centimetro e un suffisso Pier, che era necessario per i libretti al portatore). Ma terrei d'occhio anche Marina, la famosa versione di B. con le tette paventata da Biagi. Male che vada, in tre-quattro anni sarà a capo di Confindustria o Mediobanca. E nei suoi sogni secondo me ogni tanto completa un poker con Luigi papa e Barbara papessa straniera del PD.
    Ops, me ne manca una.

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