Tra Berlusconi e me c'è anche questo problema: lui è un barzellettiere semiprofessionista: ne racconta appena può, quindi è lecito immaginare che le raccolga, le soppesi, scelga le più adatte, magari ha anche uno staff che gliene dovrebbe preparare di fresche.
Io per contro non ascolto spesso barzellette. Non so perché sia così. A un certo punto della mia vita senza che me ne accorgessi tutti gli amici e conoscenti che raccontavano barzellette sono spariti dal mio orizzonte sociale. Oppure continuano a raccontarle quando ci sono io - magari ho una fama di pessimo ascoltatore di barzellette, rido nei momenti sbagliati, che ne so? Insomma, il succo è che io imparerò una barzelletta nuova all'anno. Negli anni buoni.
Ho reso il quadro? Il mio Presidente è un barzellettiere ossessivo. Io per contro negli ultimi dieci anni devo averne imparate cinque o sei.
Ecco, adesso spiegatemi perché ogni volta che una barzelletta di Berlusconi va sui giornali, è una roba vecchia, ma così vecchia che la conoscevo già persino io. Tutte le volte è così. Dico, ma è impressionante.
Sapienza di Gino Bramieri, illuminalo, illuminaci.
a me l'aveva raccontata anni fa mio padre (sei anni più anziano di Berlusca)
RispondiEliminaEffettivamente è vecchissima. Però resta sempre più divertente del comizio di Bersani, anche questo è un fatto.
RispondiEliminaGino Bramieri è moltopiuindulgente, ti prego siiaccondiscendente, concedigli l'amnistia.
RispondiEliminaL'amnistia? Eh, no! Tu morirai della stessa morte che tocco' al tuo predecessore...
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