Quello che la scena finale del Caimano lascia balenare, un Berlusconi tranquillamente capace di supportare una guerra civile italiana se giudicasse la cosa meritevole per i propri fini, corrisponde esattamente all'immagine che mezza Italia ha di lui.
Il mancato riconoscimento della vittoria elettorale prodiana ha sicuramente rafforzato questa convinzione.
Ma c'è un problema fisico ad impedirlo. I vecchi rimbambiti che costituiscono la solida base del suo elettorato riescono a malapena a trascinarsi fino al seggio per fare una croce. Prendere fucile e pitale e scappare in montagna no, non è possibile.
Escluse a priori le casalinghe di Voghera che "io di politica non mi interesso", rimarrebbero come unica risorsa realmente disponibile gli arzilli commercialisti della Brianza metaforica. I quali però avrebbero troppo sommerso da perdere in cambio di una misera Ici da guadagnare. Quindi ciccia.
stai dicendo che invece gli oppositori di B., loro sì che potrebbero mostrare i muscoli, portare le munizioni in montagna...
RispondiEliminaSolo una cosa. Perché la guerra civile, nel 2006, si dovrebbe affrontare prendendo fucile e pitale e scappando in montagna?
RispondiEliminaCome sarebbe la moderna guerra civile?
chiedi agli hezbollah se non sai come si fa.
RispondiEliminaleonardo: no, dall'altra parte i circoli arci farebbero al massimo il Festival della Nuova Resistenza con Ustmamò, Disciplinatha, Mcr, Giovanni Lindo Ferretti e altri 20 gruppi riesumati. Coro delle mondine assicurato. Ingresso libero con drink card. Località Castelnovo Monti (Re)
RispondiEliminatermos: si accettano consigli per le guerre civili del futuro. dicci tu