giovedì, giugno 11, 2009

Il Leone liberato

Stasera va in onda su sky "il Leone del Deserto", una prima visione assoluta per la televisione italiana nonostante il film sia del 1979.
Questo blog ne parlò alcuni anni fa. Se qualcuno vuol sapere qualcosa di più sulle vicissitudini del film più censurato in Italia può provare qui (nei commenti, soprattutto)
Tra l'altro non sapevo che il regista fosse morto in un attentato nel 2005. (via wittgenstein)

16 commenti:

  1. Ho visto il film ( ed ho appena letto il tuo post sulla censera del film) : anche a me hanno particolarmente colpito le immagini originali dei campi di concentramento.
    Altra cosa di cui ho avuto la conferma e' che siamo stati noi ad inventare la rappresaglia sulla popolazione civile attraverso la decimazione non i nazisti ed anche ad aver introdotto per primi non solo l' aviazione a scopo bellico e quindi i primi a realizzare bombardamenti su popolazioni civili...

    Che dire, ha fatto bene SKY a trasmetterlo, ha fatto un operazione meritevole dal punto di vista civile

    ciao

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  2. Concordo.
    Il primato sull'uso dell'aviazione per i bombardamenti, avvenuto proprio in Libia, è noto. Sul resto non ho approfondito ma lo trovo molto verosimile.

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  3. Dimenticavo la cosa più importante: il fatto che non esista un solo film italiano che ci racconti il nostro colonialismo è una vergogna sesquipedale. Non credo manchino le sceneggiature, sospetto che manchino i produttori. Possibile che nessuno chieda conto di questa cosa? Cosa serve una legge sul finanziamento statale del cinema se non a raccontarci cose che i produttori non sono disposti a finanziare? E poi: perchè i produttori, posto che le cose stiano così, non finanziano? C'è nessun giornale che vuole porre dieci domande al mondo del cinema?

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  4. Beh, non vorrei tornare sul tema censura di cui si è dibattuto qualche tempo fa, però, in effetti, la censura è proprio la cosa più stupida. Il film secondo me è un film di guerra, punto. Non è un film di guerra di Coppola o Kubrick, non usa un linguaggio innovativo, non rappresenta una pietra miliare del cinema, è un film di guerra come tanti usciti negli anni 60-70, e tratta gli italiani come appunto tanti quei film trattano i tedeschi (cioè come il nemico, il male, i bastardi, insomma). E' una vergogna che non esista nessun film italiano sull'argomenro, sono d'accordo. Se penso ai tanti film Usa sul Vietnam e sulle guerre indiane, non posso che pensare che gli italiani sono solo dei sepolcri imbiancati democristiani.

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  5. @ cragno.
    Io ho approfondito o per meglio dire la visione del fim mi ha confermato le cose che, sulla campagna di Libia avevo sentito qua' e la'.
    Per quel che riguarda il fatto che tu dici che e' una vergogna che non si sia mai fatto un film sulla colonizzazione italiana, credo che in generale, si facciamo pochi film sulla nostra storia moderna, dico italiana, inquanto veniamo di fatti formati senza basi storiche...pertanto perche' proporre dei film storici ad un pubblico che , non certo per colpa sua, non ha le basi per comprenderli e neppure la volonta'.
    Ad esempio il film Al Alamein, che trattava della grande battaglia tra le forze italo-tedesche ed Inglesi nel deserto egiziano, pur non trattando del colonialismo italiano ma della nostra storia recente , non mi pare abbia avuto una vasta eco, almeno tra la critica. Figurati se avessero fatto un film sul nostro colonialismo....non siamo ahime' un popolo che ama approfondire troppo.

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  6. @ marco
    non posso che pensare che gli italiani sono solo dei sepolcri imbiancati democristiani.
    visto i governi di tutti i colori che si sono succeduti dopo quello che lo ha censurato dovresti aggiornare la frase....

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  7. @ bigliettaio
    solo per restare nelle ultime settimane è passata una fiction su Enrico Mattei che suppongo abbia ottenuto grande successo di pubblico. Dunque la storia moderna/contemporanea può tirare. A quando una fiction Rai sull'eccidio di Debrà Libanòs dopo il fallito attentato a Graziani? Rovina la digestione a qualcuno? Mette in fuga gli sponsor? pazienza, non lo chiamano servizio pubblico?

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  8. @ cragno
    non credo che metterebbe in fuga nessuno,
    credo solo che i tempi non siamo ancora maturi, ma vedrai che arrivera' il momento in cui ci riprenderemo la nostra Storia, vedrai.

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  9. Affermare che non esistano altri film sul colonialismo italiano mi sembra esagerato. Per esempio, c'è il Tempo di Uccidere; Le rose del deserto; Scemo di guerra. Sono comunque pochi, e poco conosciuti, ma esistono.

    Magari manca il filmone di guerra in technicolor, ma quello era un genere che in Italia non è mai stato molto praticato.

    Credo che il problema comunque non sia cinematografico: di solito dietro a film storici c'è un soggetto solido (quasi sempre un romanzo). Se pensi che lo stesso libro ha ispirato sia Scemo di guerra di Risi che Le rose del deserto di Monicelli, evidentemente a un certo punto la volontà di raccontare qualcosa di questo periodo tra i cineasti c'era: quel che mancava erano i libri decenti da cui trarre un soggetto.

    E' interessante anche il fatto che sullo stesso soggetto siano tornati due registi 'anziani' come Risi e Monicelli: segno che la loro generazione, dopo una prima fase di rimozione, era disponibile a parlare di quegli argomenti. Non così le generazioni successive, a cui mancano riferimenti e ricordi, e che si prestano ad eternare il mito degli italiani brava gente (cfr. Salvatores, "Mediterraneo").

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  10. @ leonardo
    hai colto ancora una volta nel segno, ma farei un passo ancora piu' in la'.
    E' l' interesse verso la "nostra" Storia moderna che manca nel nostro paese...e' un discorso lungo, ma , purtropp e' la realta'.
    Al di la' comunque di episodi di brutalita' che hanno visto certamente protagonste le nostre truppe, credo non si debba neppure cadere nell' eccesso oppsoto, cioe' quello di demistificare in toto lo stereotipi degli italiani brava gente.

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  11. Innanzitutto: ho visto che piste adesso viene citato anche su wikipedia come fonte per la voce "Il leone del deserto". In realtà la mia fonte è stata a sua volta la tesi di Claudio Tosatto "Il leone in gabbia. Storia e vicissitudini del film The lion of the desert", 2004.

    @leonardo
    Credo tu abbia ragione circa i romanzi: oltre ai film mancano persino i romanzi che ci raccontino il ns. colonialismo. (però nei prossimi mesi uscirà un film-kolossal sul Barbarossa sponsorizzato dalla Lega, non tratto da alcun romanzo immagino)

    Ma tornando ai film: Confesso di non aver visto nessuno dei tre film che indichi (e forse già questo qualcosa..) ma anche andando a cercare le critiche a tutti e tre mi pare di poter riassumere che si tratta di film poco riusciti, pochissimo visti e soprattutto nei quali la tematica del colonialismo è secondaria rispetto al tema centrale che è la guerra e gli italiani in guerra in particolare. Quindi trovo che il tuo intervento confermi implicitamente quanto dicevo: non esiste un solo film degno di questo nome che ci racconti il nostro colonialismo e possa sedimentarsi nella coscienza nazionale. E questo io lo trovo enorme.

    Io credo che questo sia dovuto anche al fatto che in questo paese, come in tanti altri per carità, ma nel nostro questo è avvenuto nonostante la cosiddetta egemonia culturale della sinistra, i film che mettono in cattiva luce i connazionali siano difficili da girare, provarci vuol dire avere grane a non finire con tutti. Lo stesso Monicelli lamentava in qualche intervista che anche per girare quel capolavoro che è la "La grande Guerra" ebbe diverse pressioni preoccupate del presunto spirito antinazionale o antipatriottico del film.

    @ Gilyo
    credo che "demistificare" sia qualcosa che per definizione o si fa in toto o non si fa. Se invece quello che vuoi dire è che ci sono ragioni culturali che portano parte degli italiani a essere realmente, in taluni frangenti, "italiani brava gente", beh quanto questo possa essere vero o possa essere mito è sicuramente oggetto di dibattito storico e di riflessione. Riflessione che secondo me per essere compiuta appieno ha bisogno del contraltare che mostri invece quella parte che "brava gente" non lo è stata manco per sogno.

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  12. @ cragno
    Al di la della "lezioncina" saccente sul corretto uso del verbo demistificare, hai perfettamente capito quello a cui mi riferivo:
    Italiani brava gente si, ma con dei distinguon tra i quali appunto l' epsidodio in questione.
    Hai ragione o si demistifica in toto o niente,
    ma appunto, non vorrei che ora che cominciamo a demistificare lo stereotipo degli italiani brava gente cadiamo ( come nostro costumne nazionale) nel campo opposto : italiani bastardi...
    Comuque al di la' di tutto, vedete come una piccola ( o grande..) cosa come la messa in onda del Leone abbia portato a confronti e discussioni che fino a qualche giorno fa', ahinoi non si facevano.
    Saluti

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  13. Scemo di guerra è molto sottovalutato dalla critica, ma non ho mai capito il perché. È sì un film lento, dove poco o nulla succede, ma mi sembra che il tema del libro fosse proprio l'irrealtà di un oasi sperduta, lontano dal fronte.

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  14. caro Gilyo, faccio ammenda se sono apparso saccente, non era quella l'intenzione. Concordo sull'importanza della messa in onda del Leone per rilanciare il dibattito, anche se immagino sarà un fuoco di paglia, uno dei tanti.

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  15. @ cragno
    ciao cragno
    grazie per l' ammenda ! Cmq ci eravamo gia' capiti.
    Per quanto riguarda il resto cioe' il fuoco di paglia be', ho gia' raccolto e selezionato del materale per farci un sito.
    Penso di intitolarlo "Il Leone del deserto" e come sottotitolo o descrizione qualcosa relativo alla resistenza anti italiana e/o ai crimini dell' occupazine italiana della cirenaica & tripolitania.
    Poi vi faro' sapere.
    I documenti sono gia' stati "cerniti" debbo solo leggermeli per bene e poi mettere giu' qualcosa.
    Poi vi faro' sapere.
    naturalmente nel sottotitolo ci devo mettere anche il nome del nostro eroe...che ora non mi sovviene.

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