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Magari è un fine intellettuale, una mente eletta, che ne so.
In ogni caso, il tizio che sta per essere eletto sindaco a Verona ha questa faccia qui.
Ma Diaco???Non si capisce una beata fava.
Quando il dito indica la luna, lo stolto guarda il dito. Se la presenza o meno di Diaco o di altri in fondo a una lista di nomi accessoria e assai subordinata a un discorso precedente assia più importante, è la prima cosa su cui riflettete prima di aderire o no, beh, non aderite. Che ci sia Diaco ha ottime ragioni, per alcuni. Per altri, chissenefrega se c'è Diaco. Poi ci sono quelli che non firmano per via di Diaco.
Il Partito Democratico e' una DC che guarda a sinistra
Perché la Màdona, la gh'à 'na forssa putàana, ch'la tos al demoni par la còda e al manda a torl'in dal...
Ci sono pochi concetti che fanno schifo come quello di famiglia. Poi magari uno nel concreto ha del culo e non si trova neanche male, anche perché di solito gli manca
Ciò detto, il dibattito al quale ci tocca assistere in Italia è invece ridicolo nella forma e assolutamente ozioso nella sostanza: se la Chiesa stia o non stia ingerendo indebitamente quando dice come devono comportarsi i politici cattolici.
Quando è evidente che il problema non è il papa conservatore (che può dire quello che vuole), né i vescovi conservatori (idem) e neppure i politici baciapile (che possono baciare e votare quello che vogliono). Il problema è ben più generale e si chiama democrazia. Questa forma di democrazia che permette, a qualsiasi latitudine del mondo, a qualsiasi minoranza che sia un po’ corposa di schiacciare tutti gli altri imponendogli le proprie regole. Quand’è che qualcuno lo dice ai giornali ?
Ci volevano le scemenze di un tal Claudio Camarca, scrittore, regista e ospite l’altro giorno a Omnibus per farmi tornare a parlare di prostitute.
Eh sì che in questi mesi la loro fregnaccia sul tema l’hanno detta un po’tutti: da Filippo Facci ad Amato, passando per Christian Rocca (Veltroni che chiama il suo progetto di riduzione del danno Roxanne, invece dovrebbe chiamarlo Police, sai le risate) e qualche altra decina di giornalisti da tg e da rotocalco serale. Ma io no, io zitto. Che le prostitute ormai fanno parte del mio passato. E poi se devi replicare a ogni pirlata che senti dire da un giornalista o da un ministro stai fresco. Ma quando un simile livello di scemenza arriva ai registi, forse abbiamo passato il segno.
Va bè, c’è il gusto del sensazionalismo. Siamo in tv e bisogna spararle grosse. Però ci sono anche dei limiti di decenza.
D’altronde il proibizionismo sul piacere individuale è qualcosa che storicamente ha sempre funzionato così bene che viene da chiedersi come mai non ci abbiamo pensato prima.
I grandi successi mietuti con la politica repressiva sugli stupefacenti sono di enorme conforto, dunque andiamo avanti per quella strada.