venerdì, marzo 31, 2006
martedì, marzo 28, 2006
Get down fratello, Alleluia
Correvano i primi anni 90, i centri sociali spuntavano come funghi, nascevano le Posse e impazzava l’hip-hop italiano. Anche i preti cantavano il rap per inseguire i ggiovani sul loro terreno.
Bitto e Fox, per l’occasione Speaker Jesus e Mc Abramo (Omelia Posse), davano il loro contributo al momento storico cantando Alleluia (musica di Termos, altro ex Paolino Paperino Band)
Cult da sempre ma c’è sempre qualcuno che non la conosce
Spk. Jesus, Mc Abramo – Alleluia - DOWNLOAD
sabato, marzo 25, 2006
è già Cult
8. Kefia (all'ombra del maiale) - DOWNLOAD
10. Amen - DOWNLOAD
(scaricabili per gentile concessione degli autori)
dalla prefazione a “Opera Omnia”
Sul finire del primo lustro del terzo millennio, in concomitanza con la dipartita del sommo Pontefice Giovanni Paolo II, in quel di Modena, 2 peccatori di fronte a un simile evento, che angosciava il mondo intero, riscoprivano la fede dando vita a 2 Stinchi di Santo. Di lì a pochi giorni costoro animati da furore mistico concepivano la loro prima opera intitolata “Cantando Portando La Croce” (…)
Contatti e Confessioni a:
bork71@virgilio.it
Hey teacher, leave us kids alone
Tra tutti i generi letterari, l’appello credo sia il più triste in assoluto. A qualcuno viene in mente qualcosa di peggio ?
Ma largamente sottovalutati credo siano anche i danni che può fare. Questo voler tirare per la giacchetta (o per la t-shirt o per il tailleur ) il prossimo, oltre che infastidente, potrebbe essere spesso controproducente. Qualcuno ha mai provato a testare seriamente i risultati di un appello ?
Il dubbio che ho sempre avuto è che chi fa appelli non li faccia in realtà per far vincere questa o quella causa ma per rimarcare agli altri la propria identità, per porsi come il centro di una questione, per un interesse meramente personale insomma. E se danneggia la causa pazienza.
Ma largamente sottovalutati credo siano anche i danni che può fare. Questo voler tirare per la giacchetta (o per la t-shirt o per il tailleur ) il prossimo, oltre che infastidente, potrebbe essere spesso controproducente. Qualcuno ha mai provato a testare seriamente i risultati di un appello ?
Il dubbio che ho sempre avuto è che chi fa appelli non li faccia in realtà per far vincere questa o quella causa ma per rimarcare agli altri la propria identità, per porsi come il centro di una questione, per un interesse meramente personale insomma. E se danneggia la causa pazienza.
venerdì, marzo 24, 2006
Caro elettore di sinistra ti scrivo
qualche anno di ritardo, qualche secolo d'anticipo
(...) Questa volta egli ci agita innanzi lo spettro della reazione. I clericali, i borbonici, i partigiani del colpo di Stato, egli dice, combattono le istituzioni parlamentari per ritornare all’assolutismo: dunque uniamoci per difendere quelle istituzioni che, per quanto cattive, valgon sempre meglio dei governi assoluti.
L’argomento non è nuovo. Per la paura di Crispi, Cavallotti ed i democratici della sua risma appoggiarono Di Rudini, e non è ben chiaro se non lo appoggiano ancora: per la paura dei clericali tanti “liberali” avevano difeso il Crispi... Ma giusto, perché non ci mettiamo a difendere la monarchia sabauda, che i preti vogliono abbattere o per lo meno scacciare da Roma? Della Monarchia, diremo parafrasando Merlino, si ha ragione di dire tutto il male possibile: ma questo è certo che essa val meglio del governo dei preti.
Con questa logica si può andare lontano; poiché non v’è istituzione reazionaria, nociva, assurda, che non trovi chi la combatte allo scopo di sostituirvene un’altra peggiore. Quindi bisognerebbe che non vi fossero né anarchici, né socialisti, né repubblicani (salvo nei paesi dove esiste la repubblica), e diventassimo tutti conservatori... per salvarci del pericolo di tornare indietro. Oppure, bisognerebbe che i repubblicani difendessero la monarchia costituzionale per tema di veder tornare l’Austria ed il Papa re; che i socialisti difendessero la borghesia per garantirsi contro un ritorno al medio evo; che gli anarchici facessero l’apologia del governo parlamentare per paura dell’assolutismo.
Francesco Saverio Merlino, Errico Malatesta – Anarchismo e Democrazia (1897)
(...) Questa volta egli ci agita innanzi lo spettro della reazione. I clericali, i borbonici, i partigiani del colpo di Stato, egli dice, combattono le istituzioni parlamentari per ritornare all’assolutismo: dunque uniamoci per difendere quelle istituzioni che, per quanto cattive, valgon sempre meglio dei governi assoluti.
L’argomento non è nuovo. Per la paura di Crispi, Cavallotti ed i democratici della sua risma appoggiarono Di Rudini, e non è ben chiaro se non lo appoggiano ancora: per la paura dei clericali tanti “liberali” avevano difeso il Crispi... Ma giusto, perché non ci mettiamo a difendere la monarchia sabauda, che i preti vogliono abbattere o per lo meno scacciare da Roma? Della Monarchia, diremo parafrasando Merlino, si ha ragione di dire tutto il male possibile: ma questo è certo che essa val meglio del governo dei preti.
Con questa logica si può andare lontano; poiché non v’è istituzione reazionaria, nociva, assurda, che non trovi chi la combatte allo scopo di sostituirvene un’altra peggiore. Quindi bisognerebbe che non vi fossero né anarchici, né socialisti, né repubblicani (salvo nei paesi dove esiste la repubblica), e diventassimo tutti conservatori... per salvarci del pericolo di tornare indietro. Oppure, bisognerebbe che i repubblicani difendessero la monarchia costituzionale per tema di veder tornare l’Austria ed il Papa re; che i socialisti difendessero la borghesia per garantirsi contro un ritorno al medio evo; che gli anarchici facessero l’apologia del governo parlamentare per paura dell’assolutismo.
Francesco Saverio Merlino, Errico Malatesta – Anarchismo e Democrazia (1897)
Adozioni e distanza
Ma siamo sicuri che se io adottassi il voto di un immigrato, Salamelik approverebbe ? (e leonardo ?)(e io ?)
E’ di oggi la notizia che il marocchino che ha filmato il pestaggio di Sassuolo si è detto pentito di averlo fatto. E dispiaciuto per il trasferimento dei carabinieri. Il tutto alla presenza di un sottosegretario molto di destra.
E’ di oggi la notizia che il marocchino che ha filmato il pestaggio di Sassuolo si è detto pentito di averlo fatto. E dispiaciuto per il trasferimento dei carabinieri. Il tutto alla presenza di un sottosegretario molto di destra.
mercoledì, marzo 22, 2006
"Viva Mangano"
Fa più male di mille treppiedi.
Berlusconi sceso dall'auto, si è avvicinato con foga al giovane, gli ha puntato l'indice contro e gli ha detto: "Tu non ti puoi permettere, tu sei un coglione!".
(Adesso vediamo chi arriva primo a spiegare che è tutta una strategia di comunicazione, messa a punto da uno staff di spindoctors, che avvicinarsi ai giovani col dito puntato è un modo di qualificarsi come autorevoli, sicuri di sé, ecc. ecc.).
Berlusconi sceso dall'auto, si è avvicinato con foga al giovane, gli ha puntato l'indice contro e gli ha detto: "Tu non ti puoi permettere, tu sei un coglione!".
(Adesso vediamo chi arriva primo a spiegare che è tutta una strategia di comunicazione, messa a punto da uno staff di spindoctors, che avvicinarsi ai giovani col dito puntato è un modo di qualificarsi come autorevoli, sicuri di sé, ecc. ecc.).
Un blogghe de che?
Berlusconi certamente a quel punto aveva già iniziato da un bel po', e io ero lì come un deficiente.
Qualcuno fa finta di sentirsi male per impietosire i poliziotti, ma questi manco per l'anima. Ogni tanto qualche fotografo riesce a passare facendosi largo tra la folla esibendo ai poliziotti qualche grosso apparecchio fotografico, io tiro fuori il telefonino lo esibisco a mo' di macchina fotografica e cerco di accodarmi ai fotografi che riescono ad entrare, ma il telefonino è troppo piccolo, non fa scena, maledetti questi aggeggi così compatti e piccoli, a cosa servono se non ti fanno passare neanche ai posti di blocco?
Ogni tanto mi saluta qualcuno che conosco "Come va? Anche tu qui?", "Eh, ci sto provando, ma mi sa che non si riesca!", "io provo dall'altra parte", "Ok, ci vediamo", "domenica vieni anche tu a sentire Fini?", "c'è Fini?... Puo darsi...", "ok, ciao...", "ciao...".
A fianco a me c'è un tipo squinternato con i capelli lunghi e una barbetta che mi sembra di aver già visto da qualche parte, prova senza tanta convinzione a dire a un poliziotto che lui gestisce un blog... il poliziotto senza neppure guardarlo gli risponde "Un blogghe che?", mi viene in mente che l'ho visto sul web... "Come si chiama il tuo blog?", questo mi guarda e sorride sardonico e non mi risponde.
Penso: "Aoh, chi cazzo ti credi di essere, non sai che io sono l'Ineffabile WeBlog?", non insisto, poverino...
A un certo punto la polizia decisamente ci allontana.
Tento l'ultima carta disperata... mi avvicino a un poliziotto con la faccia da bravo padre di famiglia e esibendo il cellulare e il mio tesserino (quello che timbro quando entro ed esco dall'ufficio...) dico sottovoce: "... emh..emh.. sa... io sono un giornalista di un importante blog di Genova, devo entrare per fare la cronaca sul mio blog... lei capisce...", il suo sguardo si illumina, evvvaiii, forse ce l'ho fatta..., mi sorride, apre la bocca e... "Vada... Vada..." e mi spinge verso la piazza...
Neanche lui aveva capito con chi stava parlando...
Qualcuno fa finta di sentirsi male per impietosire i poliziotti, ma questi manco per l'anima. Ogni tanto qualche fotografo riesce a passare facendosi largo tra la folla esibendo ai poliziotti qualche grosso apparecchio fotografico, io tiro fuori il telefonino lo esibisco a mo' di macchina fotografica e cerco di accodarmi ai fotografi che riescono ad entrare, ma il telefonino è troppo piccolo, non fa scena, maledetti questi aggeggi così compatti e piccoli, a cosa servono se non ti fanno passare neanche ai posti di blocco?
Ogni tanto mi saluta qualcuno che conosco "Come va? Anche tu qui?", "Eh, ci sto provando, ma mi sa che non si riesca!", "io provo dall'altra parte", "Ok, ci vediamo", "domenica vieni anche tu a sentire Fini?", "c'è Fini?... Puo darsi...", "ok, ciao...", "ciao...".
A fianco a me c'è un tipo squinternato con i capelli lunghi e una barbetta che mi sembra di aver già visto da qualche parte, prova senza tanta convinzione a dire a un poliziotto che lui gestisce un blog... il poliziotto senza neppure guardarlo gli risponde "Un blogghe che?", mi viene in mente che l'ho visto sul web... "Come si chiama il tuo blog?", questo mi guarda e sorride sardonico e non mi risponde.
Penso: "Aoh, chi cazzo ti credi di essere, non sai che io sono l'Ineffabile WeBlog?", non insisto, poverino...
A un certo punto la polizia decisamente ci allontana.
Tento l'ultima carta disperata... mi avvicino a un poliziotto con la faccia da bravo padre di famiglia e esibendo il cellulare e il mio tesserino (quello che timbro quando entro ed esco dall'ufficio...) dico sottovoce: "... emh..emh.. sa... io sono un giornalista di un importante blog di Genova, devo entrare per fare la cronaca sul mio blog... lei capisce...", il suo sguardo si illumina, evvvaiii, forse ce l'ho fatta..., mi sorride, apre la bocca e... "Vada... Vada..." e mi spinge verso la piazza...
Neanche lui aveva capito con chi stava parlando...
martedì, marzo 21, 2006
diseducatività d'Andrea Pazienza
Ha ragione, costui.
Come tutti i Grandi Classici, Pazienza sta tornando nelle edicole (via l'Espresso) Molto bene. Ora, da quel che leggo in giro (su Petunias, per esempio), ci troviamo in una situazione piuttosto curiosa: sospesi tra chi lo considera superiore (per invenzioni verbali) a Gadda, e chi i giornaletti ha smesso di leggerli perché è roba da bambini.
Voglio che sia messo agli atti che non è colpa dell'Accademia: Pazienza e Frigidaire stanno persino da molti anni in un volume della letteratura italiana Einaudi (non mi ricordo quale, io non mi tengo le enciclopedie in casa, io c'ho internet).
Pazienza non ha mai disegnato i porno da stazione o è passato per altre forme di gavetta tipiche degli autori di fumetti. È spuntato fuori a 21 anni, perfetto e completo come un fungo che sbuca dalla sera alla mattina dopo la pioggia.[...]
È per questo, che Pazienza è diseducativo.
Perché il suo talento è enorme (e spesso gli consente di mettere il pilota automatico).
Perché fa sembrare il fumetto un’arte semplice da realizzare, frutto del bisogno quasi fisico di comunicare.
Perché è talmente bravo che ti fa dimenticare quanta ricerca, esercizio, fatica, ci sia dietro quel risultato così splendidamente spontaneo, così ordinato nella sua caoticità, come se non potesse che essere così, come se quel tratto fosse quello necessario e obbligato per quella cosa.
Come tutti i Grandi Classici, Pazienza sta tornando nelle edicole (via l'Espresso) Molto bene. Ora, da quel che leggo in giro (su Petunias, per esempio), ci troviamo in una situazione piuttosto curiosa: sospesi tra chi lo considera superiore (per invenzioni verbali) a Gadda, e chi i giornaletti ha smesso di leggerli perché è roba da bambini.
Voglio che sia messo agli atti che non è colpa dell'Accademia: Pazienza e Frigidaire stanno persino da molti anni in un volume della letteratura italiana Einaudi (non mi ricordo quale, io non mi tengo le enciclopedie in casa, io c'ho internet).
sabato, marzo 18, 2006
Se lo querela lo chiameremo Pippetta
Ma dai. Il Vate, che di pippate se ne intendeva, per un pezzo così ti sfidava a duello. E la mezza pippa d’annunziana cosa fa ? Minaccia querele ? Ma dai che scherza...
venerdì, marzo 17, 2006
Non piangere Argentina, stiamo arrivando
Questo sito dice che l'Italia oggi sembra l'Argentina il giorno prima che smettessero di funzionare i bancomat.
Ma forse si sbaglia. E' solo il Financial Times.
(Via Progetto Mayhem, che ne traduce un pezzettino)
Ma forse si sbaglia. E' solo il Financial Times.
(Via Progetto Mayhem, che ne traduce un pezzettino)
mercoledì, marzo 15, 2006
San Policarpo mi ha fatto la grazia
Multiculturalisti, tremate.
è uscito Sacripante n. 7, con la mia nuova antipoliticallycorrect rubrica sui Santi del mese.
Ahimè, sono già i Santi del mese scorso. Per il prossimo numero faccio aprile, magari?
è uscito Sacripante n. 7, con la mia nuova antipoliticallycorrect rubrica sui Santi del mese.
Ahimè, sono già i Santi del mese scorso. Per il prossimo numero faccio aprile, magari?
che noia che barba che barba che noia
è da venti ore che non fanno che dire che si sono annoiati taaaanto. E continuano.
Chissà se invece fosse stato eccitante.
Chissà se invece fosse stato eccitante.
martedì, marzo 14, 2006
Poi uno si chiede perchè non comprano il biglietto dell'autobus
ma alla civilissima gara di resistenza per extracomunitari denominata "decreto flussi" e attualmente in corso di svolgimento si potrebbe aggiungere qualcosa per spettacolarizzare maggiormente no ? che so, una camminata sui carboni ardenti obbligatoria, trenta frustate ..
lunedì, marzo 13, 2006
La più bella della settimana (scorsa)
Gli articoli si leggono per intero
titolo sul blog di Christian Rocca
(superlativo. ma come gli vengono ?)
titolo sul blog di Christian Rocca
(superlativo. ma come gli vengono ?)
domenica, marzo 12, 2006
ieri molotov oggi champagne
Ovviamente a me che Caruso si candidi o no non me ne può fregar di meno.
Però giusto così, come nota a margine. Pare che gli incidenti di ieri siano stati causati essenzialmente da tre centri sociali: Orso, Transiti e Vittoria, legati tutti alla vecchia autonomia operaia. Quella che Casarini e soci spaccarono tra il 97 e il 98 con la cosiddetta Carta di Milano, documento che fece nascere le Tute Bianche e poi i Disobbedienti.
Naturale, viste le premesse, che i primi vedano i secondi come il fumo negli occhi. Immagino che oggi stiano stappando bottiglie non-molotov per il danno politico inferto all’avversario. Immagino
Però giusto così, come nota a margine. Pare che gli incidenti di ieri siano stati causati essenzialmente da tre centri sociali: Orso, Transiti e Vittoria, legati tutti alla vecchia autonomia operaia. Quella che Casarini e soci spaccarono tra il 97 e il 98 con la cosiddetta Carta di Milano, documento che fece nascere le Tute Bianche e poi i Disobbedienti.
Naturale, viste le premesse, che i primi vedano i secondi come il fumo negli occhi. Immagino che oggi stiano stappando bottiglie non-molotov per il danno politico inferto all’avversario. Immagino
venerdì, marzo 10, 2006
Anch'io
Se io sono stato ucciso in Italia nel 2004, ho l’ 8,0% (*) di possibilità che l’autore fosse uno straniero e il 26,7% che fosse un familiare. E nessuno che invochi tolleranza zero contro la famiglia. Inaccettabile
(*) vittime italiana, autore straniero sul totale degli omicidi volontari di cui è noto l’autore.
fonte: Rapporto Eurispes 2005 - L’omicidio volontario in Italia
(*) vittime italiana, autore straniero sul totale degli omicidi volontari di cui è noto l’autore.
fonte: Rapporto Eurispes 2005 - L’omicidio volontario in Italia
giovedì, marzo 09, 2006
Das Schwein ist krepiert
Lupo il berlinese ha visto il blockbuster turco che impazza in Germania, tanto che lo vogliono proibire (e Cragno non si è ancora visto picchettare l'ambasciata).
un altro che è partito
Secondo fonti di polizia, l'uomo avrebbe con sé un'arma, probabilmente una pistola. Si tratta di un docente precario di 33 anni, attualmente disoccupato, che aveva insegnato nella stessa scuola fino a due anni fa.
In Francia non so, ma in Italia la categoria degli insegnanti è una delle più esposte al rischio depressione.
In Francia non so, ma in Italia la categoria degli insegnanti è una delle più esposte al rischio depressione.
martedì, marzo 07, 2006
italia-islam via pechino
Ma sono l'unico che quando sente dire che "la consulta islamica si è riunita sotto la presidenza del Ministro dell'Interno" ha un brividino che gli attraversa longitudinalmente la colonna vertebrale ?
sabato, marzo 04, 2006
Fallaci, Calderoli, Baricco, nogglobbal, Gheddafi...
...La gente deve pur parlare di qualcosa per tenere in esercizio le corde vocali, in modo da avere una bella voce nel caso gli capiti di avere qualcosa di veramente significativo da dire.
Kurt Vonnegut
Kurt Vonnegut
venerdì, marzo 03, 2006
giovedì, marzo 02, 2006
non riesce a venirmi un titolo divertente
...in quel lavoro si parla di Italia, ed in particolare si dimostra, statistiche alla mano, come in un pezzo di provincia di Napoli, da Acerra a Nola e Marigliano, passando per Pomigliano d'Arco, si muore di cancro molto di più che nel resto d'Italia, anzi molto più che nel resto d'Europa.
(via macchia)
(via macchia)
mercoledì, marzo 01, 2006
Ah, e poi un consiglio
Se come me non siete raggiunti dall'ADSL e dovete usare la flat dial-up di Telecom (Teleconomy Internet) ricordatevi che da oggi cambia il numero (7020187187 anzichè 7010187178). Se non lo fate vi addebitano la tariffa a minuti.
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