domenica, aprile 15, 2007

stella rossa su Milano

In via Paolo Sarpi a Milano i bottegai cinesi hanno organizzato una sommossa contro i vigili urbani. Hanno le loro ragioni, hanno i loro torti, ma il punto è che per farli valere hanno chiamato il Console.

Questa è secondo me la cosa più inquietante. Non hanno meccanismi di rappresentanza, i cinesi di via Sarpi? Si devono far rappresentare da un signore nominato da Pechino?

E insomma, dietro a tutto questo c'è la Domanda: siete in Italia o no? Ci siete per turismo o per contribuire al Prodotto Lordo? Non vi chiediamo neanche di imparare tutti l'italiano subito, è una lingua difficile. Ma lo troncate almeno il cordone ombelicale con quella Repubblica Popolare nel cui grembo non dovevate stare molto comodi? Il Console di Pechino deve venire a rimproverare l'autorità italiana per come ha gestito la faccenda; con che faccia?

La domanda va naturalmente girata anche a milanesi e italiani: vogliamo trattare i cinesi che lavorano in Italia come italiani o ci sta bene smollare i nostri quartieri a un altro Stato sovrano?

1 commento:

  1. la stessa cosa della caserma dal molin, più o meno.

    a parer mio, ovviamente.

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