sabato, ottobre 31, 2009

Sorridi

Online da Lunedi'...Lo scorso anno in questo periodo infuriava la discussione sulle cosiddette “classi ponte”, una proposta della Lega Nord che prevedeva l’istituzione di classi separate per i bambini figli di immigrati. Questo, secondo la proposta, avrebbe favorito l’apprendimento della nostra lingua da parte dei bambini figli di stranieri e allo stesso tempo avrebbe impedito il rallentamento dello svolgimento dei programmi nelle classi “normali”.
A un anno di distanza, che fine ha fatto quella proposta?
Esistono davvero già le “classi ponte”?
Se non sono state mai istituite per legge, perché nelle nostre scuole esistono invece di fatto delle classi ormai interamente composte da bambini stranieri?
Ascoltando le proteste dei genitori, il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini propone, oggi, l’introduzione di un tetto massimo di studenti stranieri per classe. Non potranno essere più del 30% del totale.
A che punto è la proposta della Gelmini? Quali sono le reazioni degli insegnanti e dei genitori all’introduzione di questo tetto? E perché, nonostante questa proposta sia stata già fatta anche da altri ministri e da altri governi sotto forma di circolari ministeriali, gli istituti faticano ad applicarla?
Per rispondere a queste domande le telecamere di “Crash” sono andate a verificare la situazione in alcuni istituti italiani, e hanno ripreso le varie facce del problema, ascoltando genitori e insegnanti. Verranno mostrate scuole dove il tetto viene già applicato da anni con buoni risultati, scuole con un alto tasso di presenza di bambini stranieri, scuole dove si dice vengano dissuasi i genitori immigrati ad iscrivere i loro figli, dirottandoli su altri istituti.
Per discutere e approfondire l’argomento, poi, Valeria Coiante ospiterà in studio l’on. Valentina Aprea (Pdl), presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione, la senatrice Maria Pia Garavaglia (PD), responsabile settore scuola del PD, e Leonardo Tondelli, professore di Lettere a Carpi (Modena).

2 commenti:

  1. e invece ce piace, ce piace 'na cifra. Senza urla. Sereno ed anche impacciato quel tanto che basta a capire che era un confronto cotto e mangiato. Non male, Leo. A me e' piaciuto.

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