venerdì, marzo 10, 2006

Anch'io

Se io sono stato ucciso in Italia nel 2004, ho l’ 8,0% (*) di possibilità che l’autore fosse uno straniero e il 26,7% che fosse un familiare. E nessuno che invochi tolleranza zero contro la famiglia. Inaccettabile


(*) vittime italiana, autore straniero sul totale degli omicidi volontari di cui è noto l’autore.
fonte: Rapporto Eurispes 2005 - L’omicidio volontario in Italia

19 commenti:

  1. Forse davvero la risposta a tutto è: meglio froci.

    RispondiElimina
  2. "con le cifre si può dimostrare qualsiasi cosa" (come ha detto un Giovanardi quando gli hanno fatto notare che il 97% degli inquilini del CPT non ha commesso reati).

    RispondiElimina
  3. meglio froci purchè non ci si faccia una famiglia

    RispondiElimina
  4. "con le cifre si può dimostrare qualsiasi cosa"

    infatti il dato dell'8% è sicuramente sovrastimato.
    l'ho calcolato sul totale degli omicidi di cui sono noti gli autori, ma siccome la ricerca spiega che la stragrande maggioranza di omicidi di cui gli autori sono ignoti sono quelli legati alla criminalità organizzata e siccome è difficile pensare che i picciotti siano diventati extracomunitari il dato reale è sicuramente inferiore all'8% (anche se sicuramente superiore al 2,qualcosa indicato dalla ricerca, che lo calcola sul totale di tutti gli omicidi volontari)

    RispondiElimina
  5. errata corrige: il dato sottostimato indicato dalla ricerca è il 4,2%

    RispondiElimina
  6. Cragno, ti facevo meno facilone - e meno razzista. Ricopio dalla fonte da te citata (scusa l'impaginazione, ma comunque si capisce:
    "Tabella 44 – Autori noti italiani e stranieri degli omicidi volontari in Italia
    Anni 2003-2004 - Valori assoluti, percentuali e variazioni percentuali
    2003 2004
    V.A. % V.A. %
    Var.%
    2004/2003
    Italiani 337 72,5 332 72,5 -1,5
    Stranieri 128 27,5 124 27,1 -3,1
    Non rilevato - - 2 0,4 -
    Totale 465 100,0 458 100,0 -1,5
    Fonte: EURES Ricerche Economiche e Sociali, Archivio degli omicidi dolosi in Italia - Agenzia ANSA"
    Ovvero: gli stranieri costituiscono il 27,5% degli assassini in Italia. Dato che gli stranieri residenti in Italia in percentuale sono meno, è evidente che la propensione all'omicidio tra gli stranieri è molto più alta che non tra gli autoctoni.
    Poi però ti concentri sulle vittime italiane - ed ecco il razzismo: 'solo' l'otto (o il quattro? comunque pochi) per cento di loro viene ammazzato da sranieri; ergo, finché s'ammazzano tra loro, non c'è da preoccuparsi. In effetti, anche l'altra sera da queste parti, un marocchino è morto dissanguato: i suoi connazionali dicono che si è seduto inavvertitamente sul coltello, chissà se rientrerà nelle tue statistiche...
    Un'altra piccola perla cragnesca:
    "è difficile pensare che i picciotti siano diventati extracomunitari".
    Mai sentito parlare di mafia albenese? o di Triadi? Queste ultime taglieggiavano già quando in Sicilia, forse, si parlava ancora greco. Però in effetti, prima di sparare guardano la vittima negli occhi e si assicurano che li abbia a mandorla.

    RispondiElimina
  7. ma caro griso,
    temo che tu abbia frainteso il senso del post.
    che in primo luogo voleva sottolineare la pericolosità di un'istituzione come la famiglia che viene universalemente incensata come fondamento della società e balle varie. in campagna elettorale la cosa raggiunge livelli stomachevoli.

    in secondo luogo: certo hai scoperto che la fascia di popolazione più socialmente svantaggiata delinque di più (almeno per certi tipi di reato, sul falso in bilancio non credo)
    chi l'avrebbe mai detto eh? questo griso non fa notizia, è come il cane che morde l'uomo. sono secoli che va così.
    ma proprio per questo è necessario rimuovere le cause del disagio sociale qualora si voglia vivere meglio e più sicuri tutti.

    in terzo luogo: tu, inteso come tu griso cittadino italiano devi guardarti di più dai tuoi familiari che dall'extracomunitario che hai dietro quando fai bancomat. e questo invece è l'uomo che morde il cane: fa notizia. e infatti lo sottolineavo.

    riguardo la perla cragnesca: se avrai la bontà di leggere la ricerca nelle parti che riguardano la criminalità organizzata vedrai che vengono considerati delitti di criminalità organizzata quelli commessi da mafia siciliana, camorra campana, ndrangheta calabrese e sacra corona pugliese.
    quindi il mio discorso è valido.
    mandagli una mail, magari l'anno prossimo estrapolano anche il dato sulle mafie straniere.

    RispondiElimina
  8. Carissimo Cragno,
    il senso del post l'avevo capito benissimo. Visto che il cane extracomunitario che morde (scippa, stupra, rapina - e ogni tanto ammazza) l'uomo indigeno (ma preferisce ammazzare altri cani) era troppo banale, per fare notizia hai tirato fuori l'uomo che morde il cane (senza offesa per i cani, o per gli extracomunitari: la metafora è tua).
    Altro morso troppo banale e scontato per incidere sulle tue nobili terga: le mafie d'importazione non sono ancora abbastanza radicate sul territorio e istituzionalizzate da potersi permettere le stragi in stile corleonese, ma si stanno applicando, abbi fiducia.
    Le ricerche serie e approfondite (ne avevo letta una dalla biblioteca, a Rovigo: magari spulcio il catalogo online e te la consiglio) evidenziano il fatto che la criminalità importata non ha semplicemente sostituito, ma si è sovrapposta a quella indigena. E poi per favore, risparmiami la lagna sul 'disagio', che mi fa venire l'orticaria: vallo a spiegare alla polverina raccattata a Ground Zero, quant'era disagiato, che so, il povero Moussaoui, che aveva la mammina 'emotivamente instabile' che l'ha portato in giro per la Francia e poi l'ha mandato a Londra a prendersi un Master e studiare la Jihad; ma poverino, lui voleva diventare un campione di basket e non c'è riuscito, vedi alle volte il disagio...
    Quanto alle 'balle varie', fammi capire: tu da chi sei stato tirato su, da una famiglia o da un Canile Municipale (parlando di cani)? Chi ti ha pagato gli studi, la tua famiglia o la Coop? Chi si è preoccupato (e continuerà vita natural durante) di trovarti un tetto quando ti sarai (o fosti già) stufato del loro, i tuoi o una Comune? E se non trovi un lavoro o non ti bastano i soldi, da chi vai, da loro o dal Comitato di Quartiere?
    Senza contare balle varie come la socializzazione primaria, il sostegno affettivo, etc. E il fatto che al mondo non ti ci ha messo un Allevamento - e neppure la cicogna.

    RispondiElimina
  9. Griso, se alla tua età non ti sei liberato dal concetto di "famiglia che ti aiuta", direi che adesso è tardi.

    Le famiglie sono quelle che drenano le risorse del Paese e ci impediscono di aiutarci da soli. Quello lo direbbero anche i liberali, se ne esistessero in Italia

    RispondiElimina
  10. (meglio froci che mammoni, inoltre).

    RispondiElimina
  11. "Meglio froci che mammoni"?
    L'una cosa non esclude l'altra, anzi: spesso dietro un gay c'è una mamma-virago iperprotettiva (ma spesso anche no, boh).
    Poi quella di 'liberarsi dal concetto di famiglia che ti aiuta' il più delle volte non è neanche una scelta, come spiegheresti tu a gesti.
    Il punto è che della famiglia come cellula fondante della società (in senso riproduttivo in primis) non si può fare a meno - a meno di immaginare scenari alla Brave New World: a quel punto, molto meglio froci.

    RispondiElimina
  12. Prima non stavi parlando della "cellula fondante" della società.

    Stavi dicendo a un trentenne di oggi che esiste un ente (cellulare) che "continuerà vita natural durante" a trovargli un letto, a prestargli i soldi, ecc..

    Se esistono cellule così, secondo me siamo già alla metastasi.

    RispondiElimina
  13. Leo, io prima stavo parlando di:
    -tirar su / allevare un figlio;
    -provvedere alla sua istruzione;
    -aiutarlo a farsi una vita propria;
    -parargli il culo se non ci riesce.
    Solo l'ultima attività, in effetti, negli ultimi anni e in Italia in particolare, è patologicamente sviluppata.
    Ma il mio non era un elogio del mammismo. Mi faceva semplicemente specie che un trentenne italiano contemporaneo, che presumibilmente dalla famiglia riceve un cosìnsiderevole supporto (ma se è indipendente da un decennio, complimenti), la dipingesse come un covo di potenziali assassini, più pericolosi delle bande di albanesi.
    Cragno presumo l'abbia capito (o mi chiederà chiarimenti lui); a te, posso sempre spiegarlo a gesti.

    RispondiElimina
  14. purtroppo, statisticamente, è così da anni: si rischia più in famiglia che in strada.

    RispondiElimina
  15. A letto poi, non hai idea di quanta gente ci muoia.
    Ah ma io da domani dormo in poltrona, tié.

    Comunque, statisticamente non so, non ho dati, ma secondo il senso comune è così da sempre: hai presente quella vecchia fiction, quella coi due fratelli, col maggiore geloso del fratellino che era il cocco di mamma (e del Padreterno), mentre lui si faceva un mazzo tanto a zappar la terra ma non se lo filava nessuno?

    RispondiElimina
  16. su non mettiamola sul personale,
    torniamo on-topic

    stracarissimo griso,
    io apprezzo molto la verve polemica, essendo una cosa che tra l'altro esercito in abbondanza. e poi se scriviamo blog è proprio per discutere e confrontarci no ?
    però tu a volte eserciti la tua su bersagli veramente improbabili

    1) la metafora
    cane morde uomo, uomo morde cane. è la metafora archetipica del mestiere più vecchio del mondo: il giornalista. cosa c'entra il razzismo?

    2) la statistica
    nella ricerca euripes i delitti commessi da stranieri non sono classificati alla voce delitti di mafia ma alla voce criminalità comune. e allora ? ci sono comunque tutti. i numeri di cui stiamo parlando sempre quelli resterebbero anche con l'introduzione della classificazione da te auspicata.
    l'8% sovrastimato sempre 8% sovrastimato resterebbe. se i delitti delle mafie italiane rimangono in gran parte irrisolti, altrettanto irrisolti rimarrebbero. e sarebbero sempre delitti commessi da italiani

    3) Moussaoui
    questa è forte. in nome di allah, cosa c'entra Moussaoui con questo discorso?

    Sul disagio sociale.
    guarda, le statistiche sono secoli che parlano chiaro: è più facile che chi rapina banche provenga da un contesto di miseria piuttosto che di ricchezza. E' più facile che abiti a Scampìa piuttosto che in Montenapoleone. Questo è un fatto. e ai fatti ci dobbiamo rassegnare, con l'orticaria e tutto. poi ci sarà anche il miliardario eccentrico eh? per carità.

    diverso è discutere sulle colpe di chi rapina banche. perchè è vero che i rapinatori sono quasi tutti poveri ma non tutti i poveri sono rapinatori. sono secoli che si dibatte sulle colpe. e ci sono le opinioni più disparate. da chi dice che il vero ladro è chi la banca la fonda e non chi la rapina (di brechtiana memoria, ciao leo) a chi vorrebbe la pena di morte per tutti quei farabutti. ma questo esula dal mio discorso.

    e per finire la famiglia. la famiglia non mi sta simpatica - non la mia in particolare eh? la famiglia come concetto - non mi sta simpatica come tutti quei luoghi ai quali sei associato non per scelta ma per obbligo di nascita o per bisogno (tipo lo stato, la ditta in cui lavori e quisquilie simili). Trovo che siano fonte di un mare di guai evitabili.
    non mi piace la famiglia, non mi piace il lavoro, vorrei abolirli entrambi. utopia? sì e allora?
    trovo che l'utopia fornisca il valore aggiunto di poter indirizzare la realtà - non solo quella collettiva eh - anche quella personale, verso qualcosa di migliore. magari sempre imperfetto ma migliore.
    naturalmente questa è la mia analisi, non pretendo assolutamente che tu la condivida.

    RispondiElimina
  17. Mio adorato Cragno,
    non l'ho messa solo io sul personale, ma anche chi mi ha detto che alla mia età dovrei smettere di fare il mammone, etc., ignorando che io coi miei non ci vivo più da diversi anni - e che anche volendo, ormai non potrei più, ma appunto, torniamo on topic.
    1) il razzismo non è nella metafora canina, figuriamoci, ma nel ritenere rassicurante il fatto che gli stranieri s'ammazzino tra di loro.
    2) se la ricerca non considera la criminalità organizzata straniera come tale ma come 'comune', l'inadeguatezza sta nella ricerca stessa e nella sua incapacità di leggere il fenomeno, la sua evoluzione e la sua pericolosità.
    3) Moussaoui c'entra non (solo) in nome di Allah ma per almeno due motivi:
    A) come improbabile 'disagiato';
    B) perché lui da solo è sufficiente a sballare i tuoi calcoli: è un cittadino francese a tutti gli effetti, che ha ammazzato (non personalmente, l'avevano beccato senza patente: chissà la frustrazione) circa tremila persone, quasi tutti extracomunitari.
    Quanto alle tue utopie, non te ne voglio certo privare: liberissimo di aspettare che qualcuno inventi un'alternativa praticabile alla famiglia, se hai qualche milioncino di anni di pazienza.
    PS: il libro di cui parlavo (coi dati da aggiornare, ma piuttosto ben argomentato) è quasi sicuramente questo.

    RispondiElimina
  18. Giungiamo a un compromesso: vivere in una famiglia di stranieri è assai pericoloso. Statisticamente, è meglio diventare uomini bianchi soli (non necessariamente froci).

    RispondiElimina
  19. siete ignoranti...gli omicidi commessi da stranieri nel 2006 sono stati il 32% con 442 denunciati...
    per i dettagli leggere qui:
    http://it.answers.yahoo.com/question/;_ylc=X3oDMTE1MHJyNG9hBF9TAzIxMTU1MTkxMTgEc2VjA2Fuc19ub3QEc2xrA3N1YmplY3Q-;_ylv=3?qid=20071115074755AAiNIds

    RispondiElimina