sabato, gennaio 14, 2006

La sinistra e il maestro Miyagi

“ se stai di qua dalla strada, va bene. Se stai di là dalla strada, va bene. Ma se stai in mezzo alla strada, ti schiacciano.”
Il maestro MiyagiKarate Kid

Come direbbe leonardo, la sinistra perde anche per questo motivo. E’ poco seria.
E’ politicamente poco seria. E non sto parlando della sinistra cosiddetta riformista. No no. Sto proprio parlando della sinistra cosiddetta radicale. Quella con la quale mi trovo spesso gomito a gomito in manifestazioni e birrerie.
Faccio un esempio vicino a noi, uno dei più clamorosi: la questione dei centri di permanenza temporanea.
La sinistra radicale ne vorrebbe la chiusura. Ma al contempo si guarda bene dallo schierarsi per l’apertura incondizionata delle frontiere e la libera circolazione degli individui senza limitazioni di sorta. A quest’ ultima soluzione sono favorevoli solo pochi pazzoidi dell’ala più radicale dei radicali, quella che io chiamo la sinistra della sinistra (che è cosa diversa dall’estrema sinistra): gli anarchici e i libertari.
Al di là del merito della questione, quello che importa è mostrare la poca serietà di chi vuole conciliare una posizione di frontiere chiuse ma impunità garantita
Delle due l’una: o sono le frontiere, le polizie ecc. che ci salvano dall’invasione dell’orda dei miserabili e allora è utile difenderle, oppure no. E allora sono inutili.
Se si vogliono difendere le frontiere, non c’è dubbio, occorre avere la possibilità di rimpatriare chi si è introdotto clandestinamente. E per farlo c’è bisogno dei cpt. Il sistema in vigore prima era ridicolo e dava la possibilità a chiunque di sottrarsi al rimpatrio.
Poi c’è la posizione di Rifondazione e dintorni, i quali argomentano che i cpt sono da chiudere perché:

1. sono dei lager

2. attuano una forma di detenzione amministrativa, che rende più insicuri tutti i cittadini

3. in realtà i numeri dei rimpatri dimostrano l’assoluta inefficacia di questo strumento

Vediamo l’assurdità di queste tre motivazioni:

1r. se i cpt sono dei lager, intesi come luoghi di detenzione molto degradati (e degradanti) non si vede perché li si debba chiudere. E’ sufficiente battersi perché diventino luoghi di detenzione decenti. Una tipica battaglia riformista. E infatti Fassino e Giovanardi sottoscrivono

2r. se attuano una forma di detenzione amministrativa, più o meno idem come sopra. Basta cambiare la legge, in parte è stato già fatto.

3r. Se i numeri dei rimpatri dimostrano l’inefficacia dello strumento, di nuovo delle due l’una: o lo strumento è inefficace perché la legge è farraginosa (e allora è sufficiente modificarla) oppure è inefficace strutturalmente. Perché è l’idea stessa di fermare, o anche solo tamponare significativamente, l’orda dei migranti coi rimpatri ad essere ridicola. Ma allora hanno ragione i pazzoidi: non sono le frontiere che ci tutelano.

Solo che la sinistra cosiddetta radicale non vuole cambiare la legge (sennò che radicali sarebbero ?). Vuole chiudere i cpt e basta. E ne ha fatto punto d’onore. O per meglio dire, vista l’inconsistenza argomentativa, un capriccio.
Dietro questa posizione c’è una presunta astuzia. Attaccare il principio è perdente (s)ragionano i rifondaroli e dintorni. Occorre essere pragmatici.
Quindi, all’italiana, fanno i furbi. Fanno l’occhiolino ai poveracci: teniamo le frontiere formalmente chiuse ma rendiamo possibile la loro violazione.
Solo che i poveracci, come tutti gli altri del resto, non hanno bisogno di occhiolini. Hanno bisogno di gente che dica quello che pensa e che pensi quello che dice.

Questo giocare al ribasso, questo insistente fissare il dito anziché la luna è caratteristico di una sinistra che in tutto il mondo riesce sempre a deludere tutto il deludibile. A perdere tutto il perdibile
La sinistra parli di libertà e non di cpt.

E’ l'affermazione della sacrosanta libertà di ognuno a vivere dove meglio crede, perché unico è il pianeta e unica la specie biologica a cui apparteniamo, lo strumento per affogare queste assurde galere.

E’ la denuncia di un proibizionismo migratorio che, esattamente come quello sugli stupefacenti, è completamente inefficace negli obiettivi che si propone ma al contempo eccellente nel peggiorare inutilmente la vita di tutti. Migranti e indigeni.
Questo. Non il ragionare su cosa si può estorcere agli alleati di improbabile coalizione.

Sarebbe ora che i furbetti del clandestino capissero che non aiutano la causa. La affossano.
E che i ragionamenti, o si portano fino in fondo oppure è meglio non iniziarli nemmeno.

7 commenti:

  1. uffa, i radicali sono altra roba, dai; finché si dice sinistra radicale si capisce che s'intende bertinotti, ma se si dice radicali s'intende un'altra roba dai

    ciò detto, ma te cosa proponi?
    [gb]

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  2. stai dicendo, ho capito bene, che Rifondazione non propone di cambiare la Bissi-Fini, ma solo di chiudere i cpt?

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  3. x gb: nell'accezione politica comunemente utilizzata sinistra radicale= rif.com + verdi + extraparlamentari vari tipo no global, ecc.

    non coincide con gli esponenti del partito radicale, certo.

    cosa propongo io ? ma quello che sta scritto nel post naturalmente.

    x leo : no. sto dicendo che anche se il prossimo governo farà una legge un pochino migliore sull'immigrazione il problema calndestinità permarrà ugualmente. e quindi ci vorranno lo stesso i cpt.

    sto dicendo che non ha senso chiederene la chiusura. e oltre a non avere senso è poco serio e pure perdente.
    a meno che non si ponga fine al concetto stesso di clandestinità. cosa che naturalmente io e i pazzoidi come me ci auguriamo.

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  4. Cragno, hai scritto che Rifondazione "non vuole cambiare la legge"... e invece la vuole cambiare. Mi sembra già abbastanza per qualificare il tuo post una stronzata. Correggi almeno in "non la vuole cambiare come piace a me, inserendo un generico invito ad abolire ogni frontiera che, espresso da un Partito politico con il 6%, non sortirà nessun effetto pratico a parte quello di isolare il partito, e magari far vincere di nuovo la destra, dimodoché potremo ancora scrivere post incazzosi sui cpt per altri 5 anni. Io in ogni caso quel partito lì non lo voterò, ci mancherebbe altro, sono anarchico, impiccheremo i papi con le budella dei re o viceversa".

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  5. hai ragione, quel passaggio è scritto male. Il senso corretto è: non vuole cambiare i cpt ma abolirli.

    purtroppo mi è scappato di scrivere "la legge". contento ?

    se poi basta questo per giudicarlo "una stronzata" lascio a te giudicare.

    Il problema che io pongo non è essere d'accordo o meno con me.
    E' essere d'accordo almeno con sè stessi. Se si accettano le quote si accettino anche i cpt.

    E' proprio la poca serietà di accettare le quote e al contempo chiedere la chiusura dei cpt che può far gioco alla destra.

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  6. ma questo naturalmente è niente rispetto alla vera grande cosa che fa gioco alla destra: ovverosia una sinistra che gioca sempre al ribasso.

    tipo quando parla di cpt anzichè di libertà.

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