giovedì, dicembre 30, 2010

Sempre di Battisti, mai di Cacciola

Si riparla di Cesare Battisti, che senza dubbio è colpevole, anche se forse non esattamente di quello per cui lo hanno condannato. Di Cacciola invece no, non si parla mai.

Come sarebbe a dire chi è Cacciola. E' un criminale, un truffatore, un reo confesso, che i brasiliani volevano e noi italiani non abbiamo mai estradato. Di lui si sa così poco qui da noi. L'unica pagina wiki è in portoghese.

I brasiliani se ne ricordano meglio (la storia la conoscono persino le ballerine). Magari, ascoltando più ballerine e meno editorialisti italiani, potremmo farci un'idea sul perché Lula e in generale i brasiliani non siano così lesti a concedere l'estradizione a un tizio che è stato processato in modo discutibile, in una nazione discutibile.

5 commenti:

  1. Al governo italiano, che vuole mostrare di aver tentato tutto il possibile per avere Battisti, sarà il caso di far notare che trasformare in puttan-tour una visita di stato non è stato certo il modo migliore per tentare di sigillare un accordo di estradizione che già si presentava difficile.
    Non era una prostituta ma era una ballerina? OK, ma devi renderti conto che la tua fama all'estero è quella che è, e piazzarci il carico giustificando la festa come "folclore locale" non è stato il massimo della diplomazia. Un po'come dire che è tipico delle donne brasiliane strusciarsi ad un palo in onore dell'ospite straniero.
    Sono paranoico? Siamo noi italiani a vergognarci di cose che all'estero sanno prendere per il verso giusto, come battute spiritose? Vediamo…
    Ad esempio qui

    http://www.estadao.com.br/estadaodehoje/20100702/not_imp575095,0.php#noticia

    i commenti – pochi per fare statistica ma indicativi di come è stata presa la cosa – sono abbastanza offesi. Tale Joao Salisso lo dice chiaramente: "quando il governo italiano dice che era una festa tipica vuol dire che il Brasile è un grande bordello?"
    Folclore locale: davvero una bella uscita in un paese che sta cercando di combattere qualcosa di cui ha ragione di vergognarsi, e cioè di essere meta di turismo sessuale.

    Be' dai, forse se ne sono dimenticati. No, questa è di Natale:

    http://www.estadao.com.br/estadaodehoje/20101225/not_imp657962,0.php

    In un riepilogo di coloro che – senza volerlo – hanno fatto notizia nel 2010, trova posto la ballerina Alexandra Valença, che ha messo lo scandalo nel curriculum e ha così avuto più offerte per lavorare. E nell'introduzione è Berlusconi a beccarsi del "folclórico".

    Deve far riflettere che il governo italiano abbia investito così tanto, in termini di comunicazione, per una storia che era meglio lasciare in un cassetto. Discorso cinico? Non più della vendita delle indulgenze con cui si è sconfitto il terrorismo. Ma di colpo ci scopriamo luterani.
    Ché un po' di cinismo non guasta: almeno si eviterebbe di dire stronzate (sì, intendevo Gasparri) dalle quali sembra che Lula si dovrebbe preoccupare dell'opinione pubblica italiana e non di quella brasiliana.
    Ma la perla di Gasparri è "il Brasile ai margini della comunità internazionale" (http://www.diritto-oggi.it/archives/00054288.html), cioè il Brasile come la Corea Del Nord. Lecchiamo voluttuosamente il culo – mai si è avuta l'impressione che ci fosse di ché turarsi il naso – a due o tre dei peggiori dittatori e poi piantiamo grane con un paese democratico. Perché ha offeso la nostra dignità di stato in cui i diritti sono rispettati. Ce ne ricordassimo più spesso, magari quando abbiamo la lingua affondata nell'ano di Putin o di Gheddafi (fa schifo, lo so, ma è così).

    No, dicevo, l'investimento comunicativo del governo sulla questione. Si parla di un latitante per reati commessi oltre trent'anni fa. Pochi giorni fa la Gelmini ha archiviato "la scuola del '68" (e pensare che non hanno ancora fatto la maturità ragazzi che hanno iniziato le scuole prima della riforma Moratti). Le critiche al marchionnismo sono tacciate di vecchio ideologismo (leggi: anni '70). Non so, ma il sospetto è che quando hai governato per otto degli ultimi dieci anni e ti rendi conto che non può essere sempre colpa di Prodi, allora devi sventolare fantasmi più vecchi, e la retorica che ne risulta è un po' fuori sincrono (ma solo di 30 o 40 anni eh).

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  2. Se si vuol dar credito alla teoria che B., con il suo straordinario carisma, può sbrogliare le più intricate situazioni di politica internazionale, allora si deve ammettere che qualche volta lo stare sul cazzo a tanta gente possa avere un prezzo da pagare.
    Perché Dilma si è già detta favorevole all'estradizione, ma Lula (a fine mandato) ha fatto sapere da tempo di voler decidere lui. Scarpe, sassolini, niente da perdere.

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  3. leggendo gli ultimi due post ho sorriso, di Cacciola ne parlai parecchio tempo fa e nessuno ci fece caso, mentre il giochino fatto a Belpietro l'ho fatto a Feltri ai tempi del caso Boffo

    proprio vero che la differenza la fa l'odiensss

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  4. Ciao a tutti.
    Una sola piccola informazione: Cacciola non è stato estradato dall'Itakia verso il Brasile perchè ha cittadinanza Italiana.
    Un abbraccio a tutti

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  5. Quindi un cittadino italiano che commette crimini non è estradato verso il paese in cui ha commesso crimini? Interessante.

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