L'amore di Dio non fa differenza fra il neoconcepito ancora nel grembo di sua madre e il bambino o il giovane o l'uomo maturo o l'anziano". Benedetto XVI torna a parlare "della dignità della persona umana" che "ha le sue radici nell'intimo legame che la unisce al suo creatore". Un giudizio morale, questo, che vale "già agli inizi della vita di un embrione prima ancora che si sia impiantato nel seno materno"
Ai ricercatori e ai genetisti, poi, il Papa ha indicato una precisa "frontiera": "Al di là dei limiti del metodo sperimentale - ha detto - là dove non basta più o non è possibile la sola percezione sensoriale né la verifica scientifica, inizia l'avventura della trascendenza, l'impegno del 'procedere oltre'".
E a ogni dibattito che ciellini & friends "Eh ma tu non sai che il cuore si sviluppa dopo WEQFQ giorni" "Eh ma tu non sai che la scienza dice che il feto comincia a percepire il dolore dopo SLADKF giorni"
cazzate. la scienza non c'entra nulla con la vostra battaglia, c'entra la trascendenza.
Credo che questo sia veramente il migliore dei papi possibili. Senza ironia. Rompendo la tradizione ipocrita della chiesa, parlare ambiguo per dire tutto e il suo contrario, smussare gli angoli per non scontrarsi frontalmente col mondo, Benedetto XVI parla chiaro quant'altri mai. Lui è il nemico e noi siamo il suo. Punto
E tutto sulla base della più rispettabile delle motivazioni: partire da premesse opposte, trarne dunque opposte conclusioni.
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