lunedì, marzo 14, 2011

Time out

Magari a rovinarmi fu il sussidiario musicale delle Medie, era un libro strano che si intitolava Ma è musica questa?, parlava di John Cage e dei Jethro Tull (ma perfino dei Téléphone, sarò uno dei sette italiani che si ricordano ancora i Téléphone). Se la menava molto col concetto di pulsazione, manteneva lungo tutte le pagine un malcelato disprezzo nei confronti del pop perché non riusciva ad allontanarsi dalla pulsazione, dai Quattro Quarti, il battito del cuore della mamma (come se poi quando ti stacchi dalla mamma non continuassi a battere il Quattro Quarti, come se crescere fosse sviluppare ritmi extrasistolici). Pare che nel pop ci fossero riusciti solo i Pink Floyd con Money e poi basta. Da lì mi è rimasta questa piccola ossessione per i tempi dispari. Qualsiasi brutta canzone per me non è brutta, se almeno prova a oscillare un po' su un tempo dispari. E non dico Battiato, ma quest'anno a Sanremo ci è andato Tricarico con un tempo dispari (5/4?), e non so se sapete quanto io malsopporti Tricarico, ma ora ha tutta la mia stima. L'hanno eliminato immediatamente, presumo.



La mia passione per i tempi dispari credo che derivi direttamente dall'ansia per la fine della musica, le note sono solo 12 e tutte le melodie sono già state composte eccetera. Ecco, continuo a credere che fuori dal grembo materno ci siano cose incredibili che non abbiamo ancora concepito, e i pochi pezzi in tempo dispari che abbiamo non sono che un minuscolo assaggio: un giorno nasceremo ai cinque quarti, ai tredici ottavi, ai ventun sesti, sarà come scoprire un senso nuovo. All'inizio sarà ostico, ma poi diventerà tutto facile e immediato, come lo era per Joe Morello. Io ci credo. Il mio cuore, soprattutto, ci crede, è extrasistolico come non mai.

8 commenti:

  1. Mi permetto di consigliarti Native Dancer di Wayne Shorter, un grande disco pieno di tempi dispari meravigliosi. Se non lo conosci già ascoltalo.

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  2. potrà sembrarti blasfemo, ma ascolta questo ;)

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  3. questo per me è il sette ottavi più bello di tutto il mondo.
    http://www.youtube.com/watch?v=1UPlyQow2rI
    non è discolabirinto.
    non è nemmeno solsbury hill.

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  4. I Thelepone, gruppo punk francese, suonarono anche nella mia città (dove il punk non arrivò mai...).
    Sono uno dei sette.

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  5. Assaggia i Pentangle (http://www.youtube.com/watch?v=d9gCN9-Jnfg), che non credo si chiamassero così solo perché erano in cinque loro.

    Alberto

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  6. Leonardo, senti qua http://www.youtube.com/watch?v=m9N_Atr1tiQ
    anche questo è in tempo dispari.

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  7. Caro leonardo,
    non voglio sembrarti cinico e disincantato,
    ma ci hanno provato in tanti (mica solo i Floyd!) ad abbandonare i cari, vecchi rassicuranti 4/4 e 3/4, e questo avveniva in linea con tanti altri tentativi di rivoluzione antropologica, musicali e non. Per dirne uno, più o meno nello stesso periodo hanno provato in tanti ad abbandonare il caro vecchio ipocrita concetto della coppia chiusa in favore della coppia aperta, e abbasso la gelosia e la possessività eccetera. Lasciamo perdere poi la proprietà privata che pareva che fosse sempre e comunque un furto sennò diventa troppo complicato.
    Temo insomma di poter dire che i tentativi non sono andati a buon fine: sembrano cozzare con alcune odiose leggi naturali. Questo vale sia la dittatura del 4/4 che la gelosia.
    Almeno qui da noi, nell'opulento occidente.

    Un musicista cinico antipatico controrivoluzionario e disincantato.

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  8. che post magnifico, grazie. take five è in assoluto un ritmo che mi innamora.

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