martedì, settembre 28, 2010

Cominciamo a riflettere sull'eventualità di lasciare un po' di internet anche ai non carpigiani

Forse i carpigiani non dovrebbero più andarci alla Blogfest - o andarci travestiti da ticinesi - passaporti falsi, cose del genere - l'accento comunque li fregherebbe.

Non è una questione di spocchia, è che sta diventando troppo facile - sei carpigiano? Hai un blog? Ok, lasciati amare. Una volta ero a un convegno, a Roma. Parlavo di guerre mondiali, avanguardie storiche, roba pesante. La gente rideva e applaudiva, sembrava Zelig, ma cazzo avrete da ridere pensavo io. Ma sai, con quell'accento lì, hahaha, che spasso che sei.

Vien voglia di prenderli tutti a calci in culo, ma lo sapete chi siamo noi veramente? Abbiamo inventato il fascismo agrario, noi, e tante altre cose. Abbiamo una percentuale di teste di cazzo pro capite che non potete nemmeno immaginare. E loro Hahaha, ma Pucci, possiamo abbracciarti pagando?

Come forse qualcuno già sa, il vincitore morale della Blogfest è il carpigiano che scrive su Piste e che non sono io. Costui, dopo un'ora e mezza di camp, ovvero chiacchiere all'aria aperta, se ne arriva, tira fuori dalla giacca della laurea il suo discorso, e si mette a leggerlo, in dispregio del fondamentale principio di tutti i convegni: Primo Non Leggere! La gente si addormenta appena sente il fruscìo della pagina sul leggìo! Di' qualsiasi cazzata ma dilla a braccio! No, lui non solo legge, ma legge sempre le stesse frasi aggiungendo variazioni minimali. Bordone, che passa di lì per caso, si sintonizza sull'accento, fornisce le coordinate geografiche, analizza i probabili ispiratori, e conclude diagnosticando una paratassi emilianoide di derivazione paolonoriana. Pare abbia un blando effetto ipnotico e dia dipendenza. Nel frattempo la gente si è messa ad applaudire, così, tra una frase e l'altra. Many non alza neanche gli occhi dal foglietto. Il pubblico ride, piange dal ridere, lo ama, sogna di avere figli con lui e di chiamarli con buffi nomi emiliani (Wainer, Ivo, Henghel, Jaures, ahahah, che sagome che siete).

Mi macero nell'invidia. Insomma, questo arriva, legge da un foglietto, e produce l'intervento più vivace di tutta la baracca. Ma è troppo facile così, l'anno prossimo almeno prova a fare un accento diverso. Prova il bresciano, secondo me ti tirano le sedie. L'invidia mi dà al cervello e comincio a fantasticare di affittare Villa Sorra e girare Le 120 Giornate di Sodoma II ("oggi col 25% di merda in più") tutto in dialetto della bassa, coi magliari carpigiani che passano il tempo a suppliziare giovinetti innocenti. E' ora di dire basta a questo orsacchiottismo emiliano, di recuperare quell'elemento stronzo e paranoide che è pure parte importante della nostra cultura, come ben sapeva Ferretti prima di innamorarsi del suo cavallo (ma forse anche dopo, infatti in Sodoma II non ci starebbe male il cavallo di Ferretti, se non addirittura Ferretti, insomma parliamone).

6 commenti:

  1. Io ammetto di aver riso alla presentazione di "Cronache di una sorte annunciata".

    Detto questo però vorrei unirmi alla crociata.
    Prof posso anche se sono un reggiano che abita a 11km da Carpi? Posso provare di aver fatto il liceo al Fanti.

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  2. io farei il giovinetto seviziato, volendo.

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  3. "Wainer, Ivo, Henghel, Jaures"
    Ancor più che emiliani, novesi, direi.
    (@Marco: anche mia madre è di Novi)

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  4. ah!
    siamo anche nelle prime pagine di cronaca nera, noi novesi, oggi :)

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