giovedì, giugno 10, 2010

E non si conoscono neppure

E’ notoria la mia severità di giudizio verso le pubblicazioni che in un modo o nell’altro sono state dedicate all’ambiente “nero”: le ho bocciate più o meno tutte.

Non faccio regali né sconti sull’argomento e se considero Fuori dal cerchio un libro che non può assolutamente mancare in una biblioteca dr, né in una biblioteca militante di qualsiasi colore e ancor meno in quella di chi ha una curiosità didattica, non lo sostengo per gusto personale, e non esprimo di certo un giudizio affrettato e poco ponderato.
Questo libro è un capolavoro.

Siamo alle prese con il percorso di un labirinto in cui l’autore, uno studioso modenese non ancora quarantenne, con un passato giovanile nel partito comunista e una sensibilità dichiaratamente di sinistra, penetra in ogni corridoio e in ogni stanza mediante l'ausilio di interviste articolate, corpose e appassionanti a protagonisti e studiosi della dr in evoluzione.
Nell'ordine, il viaggio nell'Ade di Antolini fa tappa in: Blocco Studentesco, Gianluca Iannone, Francesca Giovannini, Valerio Morucci, Miro Renzaglia, Marcello De Angelis, Gabriele Adinolfi, Ugo Maria Tassinari, Marco Cimmino, Luca Telese, Francesco Cappuccio, Maurizio Murelli, Gabriele Marconi, Guido Giraudo, Flavio Nardi, “Turbodinamismo”.

Definire masgitrale l'operato di Nicola Antolini è fargli un torto.

L'imbarazzante recensione di Gabriele Adinolfi a Fuori dal Cerchio - viaggio nella destra radicale italiana

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