martedì, aprile 27, 2010

Leghisti

Si dice bene i leghisti, ma loro, / io ne conosco più d’uno, / si credono d’essere, / non lo sanno che sono dei leghisti, e si sposano, hanno figli, e i figli sono figli di leghisti, / che io non dico mica, / il babbo è il babbo, / tu non abbia da voler bene al tuo babbo, portargli rispetto, / però questi figli, non lo so, io, non se n’accorgono? / quando parlano con il loro babbo, non lo vedono, non lo sentono? / o sono leghisti anche loro? / che lì allora è fatica, fra leghisti – / ecco, sì, no, c’è delle volte che gli scappa detto: il mio babbo è un leghista / ma in un altro senso, nel senso che è buono, che è un galantuomo… / Che questo però è un discorso, / come sarebbe allora? / i galantuomini sono dei poveri leghisti? / Intendiamoci, può essere che un leghista sia un galantuomo, può essere che sia buono, / ma può essere anche cattivo, / ci sono i buoni e i cattivi anche tra i leghisti, / leghista vuol mica dire, / uno è un leghista, ma può andare vestito bene, portare gli occhiali, / può essere, guarda io quello che ti dico, / può essere anche intelligente, e nello stesso tempo leghista, che è un caso eccezionale, ma succede, / essere leghista è una cosa, / può essere tutto un leghista, può essere anche istruito, può essere perfino laureato… / certo che se è ignorante, i leghisti ignoranti, quelli sono una disgrazia, non si ragiona, è come parlare al muro, / e prepotenti – / che uno, io capisco, / quando dico che un leghista può essere tutto, / uno può rimanere disorientato, / gli viene da dire: allora, se uno è un leghista, in cosa si distingue? / insomma, cosa vuol dire essere un leghista? cos’è la Lega? / Eh, questa è una domanda, è fatica, / come si può dire? fammi pensare, non c’è un esempio? / Ecco, i leghisti fanno le cose alla rovescia, e tu li vedi che sbagliano, tu lo sai come andrebbero fatte, / provi a dirglielo, anche con le buone maniere, ma loro niente, tirano dritto, / tu cerchi di dargli una mano, di metterli sulla buona strada, loro ti guardano con un’aria: / t’arrabbi: / “Sono dei leghisti!” ti sfoghi in piazza, e in piazza c’è anche qualcuno che ti ascolta: / “Hai ragione, sono leghisti, però…” / “Però?…” / “Cosa si può fare? Sono tanti, comandano loro”.


(liberamente tratto da una poesia in dialetto romagnolo di Raffaello Baldini. Ho cambiato solo una parola; secondo me ho cambiato quella giusta)

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