lunedì, novembre 30, 2009

Rispostina

O papà.
Sono un po' preoccupato.

Mi fa piacere che tu mi abbia scritto, anche se hai copincollato male il mio indirizzo e hai inviato la mail alla Repubblica. No, perché in generale se hai qualche problema preferirei che restassero in famiglia.

Allora, io il tuo messaggio non l'ho tanto capito. Ricapitolando: tu sei un pezzo grosso. Io sono tuo figlio e mi sto per laureare. Ora, dovrei essere veramente l'ultima anima candida d'Italia per non aspettarmi da un genitore serio e rispettato come te, in un momento così delicato per la mia formazione, un solenne spintone.

E invece mi arriva 'sta letterina aperta, in cui mi chiedi di levare le tende. Come no, certo, mio papà dirige la Luiss e io devo andare a fare l'assistente sottopagato alla facoltà di Stocausen... Papà, senti, senza tanta sociologia, dimmi qual è il vero problema: hai promesso a qualcuno un posto che tenevi per me? Ti sei innamorato? Ti ricattano? C'è in giro un tuo video con due trans e la Mussolini? Papà, sul serio, se c'è un problema possiamo parlarne.
Basta che non attacchi la manfrina della povera Italia – sai papà, noi giovani abbiamo tanti difetti, però non è che ci beviamo qualsiasi fregnaccia.

9 commenti:

  1. Propongo che "rispostina" divenga un genere letterario.

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  2. se la repubblica fosse un giornale serio, pubblicherebbe anche la rispostina come hai fatto tu.

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  3. ahahah,ben gli sta direi!

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  4. Siccome ieri non bastava, oggi ci hanno dedicato altre 2-3 pagine alla faccenda con tanto di risposta dei ministri.

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  5. Grandissimo Leonardo. Rispostina GENIALE! Peccato però che quella lettera, se letta dai milioni di giovani che NON hanno un papà alla Luiss, suoni dannatamente vera e giusta.

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  6. Caro figliuolo, il mittente della lettera cui rispondi era certamente quello sbagliato, ma il contenuto era altrettanto certamente sacrosanto.
    E il punto è che, al contrario di quanto accade in qualunque università della "povera Italia", "alla facoltà di Stocausen" gli assistenti NON sono sottopagati.

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  7. Certo quando Repubblica pubblica una lettere da Veronica a Silvio da padrerettore a figlio quasilaureato....c'e'sempre un certo fremito nella popolazione per il messaggio di speranza


    Pare fosse gia' successo una volta tempo fa.
    Tra i Tessalonicesi.

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  8. > Peccato però che quella lettera, se letta dai milioni di giovani che NON hanno un papà alla Luiss, suoni dannatamente vera e giusta.

    Io non ho il papà alla Luiss, eppure mi ha fatto prudere le mani.
    Un membro, come si legge dalla lettera stessa, della classe dirigente che ha FALLITO, dice a noi (non al figlio, a noi, quello del figlio è un espedientino retorico da due soldi) di andare via, perché lui col cazzo che molla lo scranno. Mea maxima culpa, quattro ave maria ma il feudo rimane tutto suo.

    Si stanno cercando la forca, e non sarò io a dolermene.

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