giovedì, ottobre 09, 2008

the Real Disaster Movie

Cioè, capita di vedere un film brutto nella vita. Anche due, tre, diciotto. Io per dire ho visto Inland Empire, cose che capitano, ci ridi sopra, ci scrivi un post, fine.
Ma non mi era capitato, ancora in poltroncina, di ragionare sulla necessità di scovare ogni singola pizza del suddetto film e darle fuoco sulla pubblica piazza, finché non ho visto questo, e con Glauco, poi. Che mi avrebbe fatto schifo uguale, eh. Però c'era anche Glauco.
E non è neanche colpa del doppiaggio, come dicono qui. Il doppiaggio è imbarazzante, molto al di sotto degli standard a cui siamo rassegnati. Ma non è nemmeno questo il punto. Il punto è che a Lee tirava il culo venire in Italia a girare un film in montagna, e ci ha mandato un tizio qualunque, tanto per i toscani i negri son tutti uguali. E questo tizio qualunque all'inizio aveva anche degli scrupoli, cioè, Spike, ma sei sicuro? E Spike: tranquillo bro', tanto sono italiani, si sono bevuti anche She Hate Me, figurati.
Prima di partire il tizio si è fermato al videonoleggio a rendere La vita è bella, vista con un occhio solo mentre faceva le valigie. Il tizio sa vagamente che c'è stata una guerra mondiale, e siccome in America è da trent'anni che ci giocano, su queste cose, ritiene necessario capovolgere i cliché: per esempio, i graduati americani bianchi sono stronzi, i graduati tedeschi leggono poesie e REGALANO LE PISTOLE AI NEMICI NEGRI!, i partigiani sono un po' traditori, i fantaccini delle SS sono professionalmente ben disposti al massacro, ma se gli tocchi i bambini! Se gli tocchi i bambini si ribellano, perché hanno un cuore! Il tizio non sa che in questo modo si sta pulendo il culo con la pagina più dolorante e sensibile della Storia della nostra nazione, e nessuno ha il coraggio di dirglielo perché credono che sia il grande maestro Spike Lee.
Tutta l'idea del film sta nel mostrare i Buffalo Soldiers, giacché non l'aveva ancora fatto nessuno. Capisci? Come faranno a criticare un film che finalmente mostra i soldati negri? "Spike, ma se mi criticano lo stesso?" "Bah. Fa una cosa. Ammazza un po' di bambini". "Sul serio?" "Sul serio. Quando ammazzi i bambini nessuno ti può più criticare. Entri in una dimensione diversa, al di là del bene e del male". 
Dunque ci sono questi soldati negri, in un villaggio toscano nel '44. Spike non lo sa, e nemmeno il suo sosia lo sa, però potevano anche arrivarci con un po' d'immaginazione: un soldato negro in un villaggio toscano nel '44 è un mostro. Perché nessuno ne ha mai visto uno coi suoi occhi, e inoltre sono armati, e parlano una lingua incomprensibile, e non sono poi troppo diversi dagli scimmioni dei cartelloni di propaganda. Invece questi arrivano, e subito Valentina Cervi si offre di guidarli nei boschi. Davanti a tutto il paese, eh, perché tutti devono sapere che appena vede quattro negri li guida nei boschi, t'immagini poi i discorsi davanti al focolare: "Deh quant'è brava e multi'ulturale la nostra Valentina, pei boschi con quattro negri". Poi alla fine non se ne fa niente, (e nessuno spiega il perché), comunque s'è capito che codesti negri son brava gente e quindi LI INVITANO A BALLARE. IN CHIESA. CON IL SANTISSIMO ESPOSTO. NEL 1944. Però quando uno prova ad accendersi da fumare, la tipa gli fa no, ehi, siamo in chiesa, non si fuma. Si mangiano dolciumi creati dal nulla nella carestia generale, e si balla in faccia al Santissimo, ma non si fuma. Quant'erano avanti, eh? C'era già il divieto di fumare nei luoghi pubblici. 
A questo punto uno dei quattro negri conclude che in Italia lo trattano meglio che negli USA, ah, beh, immagino. Prova ad accenderti da fumare in una chiesa battista ad Atlanta, dai, vediamo cosa succede. Intanto Valentina Cervi si spoglia nuda all'aperto, perché questa è un po' l'idea che hanno a Brooklyn dell'Italia, un posto dove si stende la biancheria in campagna spogliandosi nudi. Ma io posso capire il fascino del soldato e anche dell'esotico, e quella fregola di vivere che ti viene quando fuori c'è la guerra, capisco tutto, e chissà quante nostre nonne avranno fatto l'amore col primo soldato nero che passava, però quando vedi Valentina Cervi uscire di casa col casco del suo drudo in testa e la sigaretta 'mericana TI VIENE DA RASARLE I CAPELLI, O BU'AIOLA! Ecco, questo è il tipo di emozioni che ti costruisce questo film. 
Più in generale fantastichi di mettere al muro gli attori italiani che hanno letto il copione e non hanno avuto il coraggio di dire, Mr Lee, la prego, cambi questa cosa, è una cazzata. Cosa vuol dire "prima gli inglesi poi i tedeschi e adesso voi [americani]?" Gli inglesi? Nel '43?  Giustiziare Lo Cascio, che hanno assunto per fargli rovesciare il caffè, e non gli è riuscito bene neanche quello. Litri di caffè, da una tazzina. Agli americani piace lungo, si sa.

5 commenti:

  1. Lee e' da anni che fa film di un razzismo e un sessismo imbarazzanti.

    RispondiElimina
  2. Ti è piaciuto, insomma.

    RispondiElimina
  3. Meglio di un calcio in bocca.
    Oddio, però, se ci penso bene, forse un calcio in bocca ha più senso.

    RispondiElimina
  4. Grazie di esistere, Leo

    RispondiElimina